Mara Jade Skywalker: differenze tra le versioni

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Mara entrò a far parte dell’organizzazione di [[Talon Karrde|Karrde]] intorno all’[[8 ABY]]. Nei suoi primi sei mesi di collaborazione scalò rapidamente i vertici del sindacato.
 
Mara entrò a far parte dell’organizzazione di [[Talon Karrde|Karrde]] intorno all’[[8 ABY]]. Nei suoi primi sei mesi di collaborazione scalò rapidamente i vertici del sindacato.
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Nello stesso periodo, la sua [[Sensibile alla Forza|sensibilità alla Forza]], in parte sopita dopo la morte di [[Palpatine]], si risvegliò improvvisamente: durante un viaggio a bordo della ''[[Wild Karrde]]'', si imbatté infatti nell’''[[Ala-X]]'' danneggiato di [[Luke Skywalker]]. Il [[Grand’Ammiraglio]] [[Mitth'raw'nuruodo|Thrawn]] aveva posto una taglia significativa sulla testa di Skywalker e Karrde considerò subito l’ipotesi di vendere il suo prigioniero a Thrawn o addirittura estorcere denaro alla [[Nuova Repubblica]].
 
Nello stesso periodo, la sua [[Sensibile alla Forza|sensibilità alla Forza]], in parte sopita dopo la morte di [[Palpatine]], si risvegliò improvvisamente: durante un viaggio a bordo della ''[[Wild Karrde]]'', si imbatté infatti nell’''[[Ala-X]]'' danneggiato di [[Luke Skywalker]]. Il [[Grand’Ammiraglio]] [[Mitth'raw'nuruodo|Thrawn]] aveva posto una taglia significativa sulla testa di Skywalker e Karrde considerò subito l’ipotesi di vendere il suo prigioniero a Thrawn o addirittura estorcere denaro alla [[Nuova Repubblica]].
  
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Mara rimase al fianco di Karrde, osservando dalla ''Wilde Karrde'' l’arrivo degli Imperiali su Myrkr.
 
Mara rimase al fianco di Karrde, osservando dalla ''Wilde Karrde'' l’arrivo degli Imperiali su Myrkr.
 
Il Grand’Ammiraglio Thrawn giunse sul pianeta a bordo della ''[[Chimaera]]'' e s’impossessò in breve tempo della base ormai abbandonata. A Karrde sfuggì tuttavia un particolare: Thrawn, infatti, dedusse che la Wild Karrde era rimasta nel sistema e ordinò alla ''[[Constrainer]]'' di intrappolare il contrabbandiere. Mara, grazie alla Forza, riuscì, però, a percepire l’arrivo degli Imperiali e attivò i motori della nave, con grande sorpresa dello stesso Karrde e del resto dell’equipaggio. Mara pilotò il trasporto fuori dal raggio d’azione dell’Incrociatore Imperiale e si preparò al salto nell’iperspazio.  
 
Il Grand’Ammiraglio Thrawn giunse sul pianeta a bordo della ''[[Chimaera]]'' e s’impossessò in breve tempo della base ormai abbandonata. A Karrde sfuggì tuttavia un particolare: Thrawn, infatti, dedusse che la Wild Karrde era rimasta nel sistema e ordinò alla ''[[Constrainer]]'' di intrappolare il contrabbandiere. Mara, grazie alla Forza, riuscì, però, a percepire l’arrivo degli Imperiali e attivò i motori della nave, con grande sorpresa dello stesso Karrde e del resto dell’equipaggio. Mara pilotò il trasporto fuori dal raggio d’azione dell’Incrociatore Imperiale e si preparò al salto nell’iperspazio.  
 
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Mentre si accingeva a stabilire la nuova base di Karrde su [[Rishi]], Mara fu avvicinata dal [[cacciatore di taglie]] [[Gunner Groth]]. Uccise il suo nemico, ma l’organizzazione di Karrde fu costretta a traslocare nuovamente.   
 
Mentre si accingeva a stabilire la nuova base di Karrde su [[Rishi]], Mara fu avvicinata dal [[cacciatore di taglie]] [[Gunner Groth]]. Uccise il suo nemico, ma l’organizzazione di Karrde fu costretta a traslocare nuovamente.   
 
In rotta per [[Abregado-rae]] per recuperare la ''[[Etherway]]'', altra nave di Karrde, Mara venne poi sorpresa dall’arrivo dello ''[[Star Destroyer di classe Victory]]'' ''[[Adamant]]'': comprese subito che Thrawn non aveva affatto rinunciato a darle la caccia; pertanto, reclamando il suo ruolo di Braccio dell’Imperatore, decise di allearsi temporaneamente al Grande Ammiraglio e gli offrì le coordinate della [[Flotta Katana]] in cambio dell’amnistia per Karrde e i suoi uomini.
 
In rotta per [[Abregado-rae]] per recuperare la ''[[Etherway]]'', altra nave di Karrde, Mara venne poi sorpresa dall’arrivo dello ''[[Star Destroyer di classe Victory]]'' ''[[Adamant]]'': comprese subito che Thrawn non aveva affatto rinunciato a darle la caccia; pertanto, reclamando il suo ruolo di Braccio dell’Imperatore, decise di allearsi temporaneamente al Grande Ammiraglio e gli offrì le coordinate della [[Flotta Katana]] in cambio dell’amnistia per Karrde e i suoi uomini.

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Mara Jade.jpg
Mara Jade Skywalker
Informazioni biografiche
Nascita

17 BBY

Morte

40 ABY, su Kavan

Descrizone fisica
Razza

Umani

Sesso

Femmina

Altezza

160 cm

Capelli 

Rossi

Occhi 

Verdi

Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione
Maestri noti
Apprendisti noti
"Sono una combattente. Lo sono sempre stata. Le poche volte che mi sono concessa un momento di riposo, sono finita nella miseria. Voglio le sfide. Le pretendo."
―Mara Jade Skywalker[fonte]


La vita di Mara Jade Skywalker fu segnata da numerose tappe, caratterizzate da svariati incarichi e "professioni". Prima Braccio dell'Imperatore, poi contrabbandiere, divenne infine una Maestra Jedi e un membro dell'Alto Consiglio all'epoca del Nuovo Ordine fondato da Luke Skywalker. Come Braccio dell'Imperatore, Mara eseguì con spietata efficienza gli ordini del suo padrone, uccidendo ribelli e imperiali corrotti. Dopo la morte di Palpatine, ricevette il suo ultimo comando: eliminare Luke Skywalker. Tuttavia, la fine dell'oscurantismo la fece cadere in disgrazia. Alla ricerca di un nuovo scopo, si unì a Talon Karrde e diventò una dei suoi migliori contrabbandieri nonché suo secondo al comando. Durante la campagna di Thrawn, fu costretta a collaborare con Skywalker, sviluppando nei suoi confronti rispetto e ammirazione. Col passare degli anni, continuò a lavorare per Karrde e incontrò Luke ad intervalli irregolari, finché i due, nel 19 ABY, realizzarono i loro veri sentimenti e decisero di sposarsi.

Dopo il matrimonio, Mara dedicò la sua vita al Nuovo Ordine Jedi, in qualità di Maestra. Poco prima della Guerra Yuuzhan Vong, fu colpita da una grave malattia infettiva, che sconfisse gradualmente, grazie alla Forza, solo dopo aver dato alla luce suo figlio Ben nel 26 ABY. Come Maestra, curò l'addestramento di sua nipote Jaina Solo, fino al raggiungimento del Cavalierato. In questo periodo, Mara partecipò all'offensiva Jedi contro gli Yuuzhan Vong. Collaborò attivamente durante la Crisi del Nido Oscuro e la Guerra dello Sciame, continuando a combattere a fianco di suo marito. Durante la Seconda Guerra Civile Galattica andò incontro al suo triste destino: fu uccisa dal nipote Jacen Solo, divenuto un Signore Oscuro dei Sith con il titolo di Darth Caedus.


Biografia

Giovinezza (17 BBY - 4 ABY)

"Sì, è vero. E ora dimmi chi te l'ha spifferato, così posso tagliargli la testa."
―Mara Jade, ad una coppia di apprendisti Jedi che la interrogano sul suo passato di Braccio dell'Imperatore[fonte]


Mara Jade mentre impersona una ballerina.

Mara Jade nacque nel 17 BBY su un pianeta sconosciuto, durante il periodo di grande instabilità politica sorto in seguito alla presa di potere di Palpatine e le fasi finali della Grande Purga Jedi. L'Imperatore strappò Mara dai suoi genitori e la portò con sé su Coruscant per iniziarla alle vie della Forza. Entrò a Palazzo in giovanissima età, ufficialmente con il ruolo di danzatrice. Mara dichiarò sempre di non avere particolari ricordi dei suoi primi anni di vita, ad accezione dell'estrema riluttanza dei suoi genitori nel consegnarla all'Imperatore. Da Palpatine ricevette gli insegnamenti nella Forza e diventò ben presto suo agente personale. Molti cortigiani continuarono a pensare a Mara come a una semplice danzatrice o addirittura come a una delle concubine dell'Imperatore.

Braccio dell'Imperatore

"E', potremmo dire, un esperimento."
―Palpatine[fonte]


Nonostante la sua giovane età, Mara venne sottoposta ad un addestramento durissimo, insieme ai pretendenti al ruolo di Guardia Imperiale; apprese le tecniche dello spionaggio e dell'assassinio e diventò "Braccio dell'Imperatore" dopo aver superato la prova finale, ovvero infiltrarsi con successo negli appartamenti privati di Wilhuff Tarkin. Per completare la missione, Mara, presentatasi come ospite ad una serata di gala nella residenza di Tarkin, si finse ad un certo punto malata, in modo da potersi allontanare dagli altri invitati. Recuperò poi il suo equipaggiamento e penetrò nella stanza del Governatore. Una volta all'interno, venne attaccata da un gruppo di guardie, contro le quali ingaggiò un combattimento a fuoco e con la spada laser. Ad ogni modo, quando percepì che una delle guardie era ancora in vita, la colpì, ma non la uccise. Vader e Palpatine apprezzarono le sue qualità e ottenne pertanto la carica di Braccio dell'Imperatore.

Mara Jade in azione.

Benché ci fossero altre Braccia sparse per la galassia, Mara, così come i suoi parigrado, era inconsapevole della loro esistenza. Data la sua profonda connessione con la Forza, poteva essere raggiunta dalla voce di Palpatine in qualsiasi luogo si trovasse. Mara eseguì la volontà dell'Imperatore su diversi mondi, eliminando ufficiali Imperiali corrotti, traditori e chiunque meritasse la morte. La stima di Palpatine nei suoi confronti era tale da concederle brevi periodi di relax, atteggiamento di certo inusuale per il dominatore della galassia. Inoltre, le diede una nave personale, un droide protocollare di nome Kaythree e un appartamento privato su Coruscant, dove custodiva la sua spada laser e la sua collezione d'armi.

Prima della Battaglia di Yavin, fu incaricata di appoggiare l'intelligence per aiutare Darth Vader nella caccia ai Jedi sopravvissuti all'Ordine 66, tra cui An'ya Kuro. Durante gli anni successivi a Yavin e precedenti la Battaglia di Hoth, Mara spiò Vader, inviando costanti rapporti all'Imperatore: arrivò addirittura ad osservare le sue azioni durante l'assalto del Tempio Massassi, in cui fu catturato il Comandante Ribelle Jan Dodonna. Nelle missioni seguenti fu incaricata di controllare discretamente il suo operato e Mara iniziò a percepire un certo conflitto in lui; ella non capiva, in particolare, la sua ossessione per il giovane Luke Skywalker. Ad un certo punto, Mara iniziò a sperare che Vader tradisse l'Imperatore, cosicché avrebbe potuto prendere il suo posto come suo apprendista.

A dispetto della sua attività di spionaggio, condusse alcune missioni per conto dello stesso Vader.

Attorno all'1 ABY, fu responsabile del recupero di informazioni circa i droidi C-3PO e R2-D2, ma Vader non si presentò personalmente su Naboo per ritirare i dati ottenuti e inviò al suo posto un esploratore, in cambio di una ricompensa di 2.100 crediti.

Circa in questo periodo Mara si recò su Belsavis.

Mara Jade, Braccio dell'Imperatore.

In seguito, condusse alcune indagini sul Moff Glovstoak, camuffandosi da una certa "Contessa Claria". Scoprì un giro di sottrazioni illecite di denaro proveniente dalle tasse destinate al Centro Imperiale: fingendo un'intossicazione, Mara si ritirò nei suoi appartamenti privati durante un party di Glovstoak, si cambiò e si infiltrò velocemente nel suo ufficio, dove trovò sei quadri rubati dal valore inestimabile. Mara tornò al Centro Imperiale e fece rapporto a Palpatine, ma salvò il Generale Deerian, ritendendolo estraneo alla vicenda di Glovstoak.

Dopo l'arresto di Glovstoak, Mara cercò di risalire ai complici implicati nel furto dei quadri. Dapprima si recò alla casa d'aste presso cui i dipinti erano stati venduti, poi investigò nei docks e trovò una pista nei Magazzini e Centro Reclami del Fratelli Birtraub, probabilmente legati al crimine locale. Il proprietario, Pirtonna Birtraub, cercò di ucciderla, ma Mara lo sconfisse facilmente. Pirtonna confessò il suo coinvolgimento con un gruppo di pirati noto con il nome di BloodScars, una gang criminale che aveva come obiettivo il dominio del settore di Shelsha. Mara si nascose su una delle navi pirata, una fregata HT-2200 inviata per attaccare un trasporto con a bordo equipaggiamenti Imperiali, la Happer's Way. Al momento dell'assalto, tuttavia, Mara fu scoperta, ma riuscì a prendere in breve tempo il controllo della nave, catturò Tannis, e contattò il Reprisal attraverso il relay di comunicazione della Happer's Way per assisterla durante le operazioni successive.

A bordo del Reprisal, Mara fu accolta con estrema freddezza dal Capitano Kendal Ozzel. Richiese un paio di persone per la nave e il Connello Vak Somoril gli fornì due ISB. Insieme a Tannis e ai due nuovi membri dell'equipaggio, Mara si infiltrò nella base pirata di Gepparin e cercò di far passare la Happer's Way come trasporto indipendente con l'obiettivo di unirsi ai BloodScars. Giunse infine su Gepparin e incontrò il Commodoro. La sera stessa, Mara fu assalita dai due ISB del suo equipaggio, che avevano ricevuto l'ordine di ucciderla: tale complicazione attirò l'attenzione dei pirati. Cercò di venire a patti con il commodoro, ma fu interrotta. A bordo del Reprisal, Ozzel e Somoril, che volevano la sua morte, giunsero su Gepparin e lanciarono i Caccia-TIE per un bombardamento orbitale, in modo da uccidere sia Mara che i pirati. Mara raggiunse velocemente il centro di comando e trovò il corpo del commodoro vicino al messaggio che era sul punto di inviare tramite HoloNet su Shelkowna. Abbattè i caccia e il Reprisal abbandonò il campo di battaglia dopo aver ricevuto l'ordine di inseguire il Millennium Falcon. In questo modo, riuscì a fuggire a bordo di uno Z-10 Seeker.

A caccia di Skywalker

"Spero che il suo compenso sia più generoso del suo costume, Signorina..."
"Uh...Puoi chiamarmi Arica."
C-3PO e Mara Jade nel Palazzo di Jabba[fonte]


Mara Jade nei panni di "Arica".

In seguito alla Battaglia di Hoth, Mara iniziò a percepire le preoccupazioni di Palpatine circa il giovane ribelle Luke Skywalker; le venne pertanto ordinato di infiltrarsi nel Palazzo di Jabba nelle vesti di una danzatrice di nome Arica, in attesa dell'arrivo del Jedi. Mentre aspettava Skywalker, si accorse della presenza di C-3PO e R2-D2 nel palazzo. Più tardi, i droidi entrarono a far parte della servitù di Jabba e Mara incontrò C-3PO. Dopo una breve conversazione, nella quale cercò di strappare al droide alcune informazioni sul suo padrone, Mara sparì.

Melina Carniss, un membro della sicurezza di Jabba, iniziò a nutrire dei sospetti circa d'identità di Mara e, in particolare, sulle sue intenzioni nei riguardi del gangster: cercò pertanto di arrestarla, ma Mara utilizzò la Forza per contrastare la sua nemica, spingendola ad aprire il fuoco contro una delle guardie Gammoreane. Si calò in uno dei tunnel sotterranei e osservò Luke uccidere il rancor. Si infiltrò poi nel condotto d'areazione e seguì l'equipaggio del galeone. Pregò Jabba di farla rimanere sul trasporto e di potersi unire a lui nel tragitto verso il Mare delle Dune, ma Jabba, sospettoso, rifiutò categoricamente e le disse di abbandonare il pianeta. Tornò quindi al Centro Imperiale, con grande delusione di Palpatine. Anni dopo, una visione della Forza rivelò a Luke che se Mara fosse stata presente al Grande Pozzo di Carkoon avrebbe portato sicuramente a termine la sua missione, tagliando ogni possibile via di fuga.

Alla ricerca della Nebulosa Nera

"Le prede scappano e si nascondono. Ma io non sono una preda. Io sono il Braccio dell'Imperatore. Sono l'ultima predatrice. E per Dequc e la Nebulosa Nera è tempo di morire."
―Mara Jade[fonte]


In seguito alla sua missione su Tatooine, Mara ricevette dall'Imperatore l'ordine di eliminare Dequc, un Jeodu che aveva intenzione di riportare in vita il Sole Nero tramite la sua riorganizzazione e fusione con il suo impero criminale personale, la Nebulosa Nera. Mara giunse sul pianeta Svivren e si rese subito conto della necessità di un diversivo, in modo da poter infiltrarsi senza problemi nella base di Dequc. Si recò pertanto dal comandante della guarnigione Imperiale locale, il Generale Touno e richiese due squadre di assaltatori e un ufficiale. Insieme al Capitano Strok, pianificò il raid nel quartier generale del boss: Strok era tuttavia inconsapevole del suo ruolo di "esca" che Mara aveva pianificato per lui. Il giorno seguente il raid fallì e la maggior parte degli Imperiali furono uccisi dai criminali. Mara, ad ogni modo, riuscì a penetrare nella base e assassinò un Jeodu che credeva fosse Dequc.

La fine della carriera di Mara come Braccio dell'Imperatore.

Fece dunque rapporto all'Imperatore circa il successo della missione. Palpatine, come ricompensa per la sua efficienza, concesse a Mara una breve vacanza. Tuttavia, continuò a pensare all'incarico appena concluso e alla facilità con cui l'aveva portato a termine. Decise pertanto di simulare l'assassinio per dar risposta ai suoi dubbi. Scoprì che avrebbe potuto uccidere Dequc in sole due occasioni e concluse che la persona che aveva eliminato non era il vero boss, ma una semplice copertura. Mara si rimise all'opera per riparare alla sua ingenuità e continuò la caccia al leader della Nebulosa Nera.

Utilizzò la Forza per mettersi in contatto con l'Imperatore e avvertirlo circa le sue scoperte, ma, prima che potesse compiere qualsiasi mossa, percepì la sua morte per mano di Vader e Luke Skywalker. Il suo ultimo ordine si riverberò attraverso la Forza fino alla sua mente: TU UCCIDERAI LUKE SKYWALKER.

Ella iniziò a sviluppare un profondo odio per il Jedi responsabile della morte del suo maestro e della distruzione della sua vita. Mara fu sopraffatta dall'agonia di Palpatine e cadde in una totale incoscienza.

Mara uccide uno dei criminali della Nebulosa Nera.

Rimase in uno stato di trance per diversi giorni, finché fu svegliata da due scagnozzi di Ysanne Isard. Fu condotta quindi da Isard, che ordinò la sua carcerazione. Mara riuscì comunque a fuggire dalla sua prigionia e trovò un passaggio per Phorliss. Una volta sul pianeta, trovò lavoro come cameriera nella cantina locale di Gorb Drig. Per diverse settimane lavorò sotto lo pseudonimo di Chiara Lorn, fino all'arrivo dei membri della Nebulosa Nera, pronti a riscuotere i debiti di Drig. Mara combatté contro gli sgherri dell'organizzazione criminale, ma trovò infine Drig e Jorshim, un cliente con cui aveva fatto amicizia, entrambi morti.

Alla luce degli ultimi avvenimenti, decise di scovare la base segreta della Nebulosa Nera su Phorliss e scoprì che il vero Dequc risiedeva su Qiaxx. Si infiltrò nel casinò del signore del crimine camuffata da Baronessa Paltonae e attirò su di sé l'attenzione della gang grazie alle sue numerose vincite al gioco d'azzardo (ottenute creando illusioni con la Forza). Fu quindi condotta da Dequc per discutere circa gli affari della compagnia che Mara "rappresentava". All'interno della base, Mara si imbattè in Strok, l'ufficiale imperiale con cui aveva collaborato su Svivren. Era a conoscenza del fatto che un agente della Nebulosa Nera si era inserito all'interno del corpo ufficiali dell'Impero per fornire informazioni a Dequc: furiosa, fu costretta ad ucciderlo per tenere segreta la sua identità. La sua morte, tuttavia, fu subito scoperta dall'organizzazione e Mara iniziò la sua offensiva. Riuscì a penetrare nella stanza della sicurezza di Dequc e utilizzò contro il boss e le sue guardie un piccolo esplosivo. Quindi, fuggì attraverso un passaggio segreto, rubò lo yacht privato di Dequc e lasciò le prove dei traffici loschi della Nebulosa allo spazioporto Imperiale, dove sarebbero state scoperte dalle autorità preposte.

In fuga (4 ABY - 6 ABY)

Mara in fuga da Ysanne Isard.

Il suo odio per Skywalker iniziò ad infiammare la sua anima e la sua mente si focalizzò su un unico obiettivo: uccidere il Cavaliere Jedi. Mara era inconsapevole del fatto che l'ultimo ordine dell'Imperatore le fu impartito nel momento culminante della sua ferocia e, pertanto, la sua forza telepatica era sicuramente di portata maggiore rispetto agli altri incarichi finora portati a termine. Nel frattempo, la sua vita venne letteralmente sconvolta: le risorse a sua disposizione, il lusso, i privilegi, tutti provenienti dalle volontà dell'Imperatore, sparirono di colpo. Ancora ricercata da Isard, iniziò a vagare per la galassia, guadagnandosi da vivere con i lavori più disparati. Le sue abilità nella Forza si indebolirono, ma la sua mente fu continuamente perseguitata dall'ultimo ordine di Palpatine: "Tu ucciderai Luke Skywalker". Durante i suoi viaggi, atterrò su Kintoni, dove trovò il Generale Ribelle Crix Madine. Mara lo seguì e si infiltrò nell'edificio. Vide Madine mentre interrogava l'ex Governatore Imperiale Barkale. Trovò poi un vecchio datapad che mostrava l'arrivo dell' Executor. Ad ogni modo, Mara fu fermata negli appartamenti di Madine dallo stesso Generale, che chiamò rinforzi. Ella utilizzò il datapad per far apparire l'immagine dell' Executor sugli schermi, inducendo i Ribelli a pensare che l'Incrociatore fosse sulle loro tracce. Infine, convinse Madine a lasciarla andare insieme a Barkale. Barkale condusse Mara alla sua dimora, ma la donna notò una scultura di grande valore che, tempo prima, era stata rubata insieme a diversi altri capolavori d'arte. Quando accusò il Governatore di tradimento, Barkale le lanciò contro un vaso. Mara uccise infine Barkale e informò Madine circa la presenza degli inestimabili oggetti sul pianeta.

Contrabbandiere (6 ABY - 9 ABY)

"Se è per questo, tu meriti di morire."
―Mara Jade a Luke Skywalker[fonte]


Mara Jade.

Mara si trovava su Chibias per assistere all'esibizione della Coruscant Full Symphony quando incontrò un giovane Zakarisz Ghent: si interessò al giovane e, facendosi passare per un membro dello staff, lo aiutò a fuggire da Raines, rappresentante del Governatore Egron. Mara portò Ghent nella sua camera d'albergo e cercò di capire il motivo per il quale fosse ricercato. In seguito di recò al Palazzo del Governatore per confrontarsi con Raines circa l'assenza di ogni tipo di informazione su Ghent nei file personali del Governatore stesso. Raines le disse che Ghent era un collaboratore speciale del governatore e che i suoi servigi erano stati richiesti da un altro membro dello staff, un uomo di nome Markko. Ella riuscì inoltre a scoprire che il giovane era stato ingaggiato per penetrare nel nucleo centrale del computer principale per rubare informazioni e rivenderle alla Nuova Repubblica. Mara si fece passare per l'agente di Ghent e acconsentì a portare il ragazzo a palazzo per mettere fuori uso il computer. Tuttavia, fu pedinata fino all'hotel: intenzionata a ribaltare le sorti della situazione, abbandonò il suo obiettivo iniziale e si mise anch'essa a seguire di nascosto i due uomini. Venne infine al confronto con Markko e scoprì che altri non era che un agente al servizio della Ribellione. Mara accettò di portare Ghent a palazzo come pianificato, in questo modo avrebbe potuto vendere Markko e guadagnare qualche credito. Una volta giunti a palazzo, Ghent apprese che l'obiettivo del tentativo di hackeraggio non era un semplice nucleo informatico, ma il nodo di controllo di uno Star Destroyer. Mara scoprì inoltre che lo stesso governatore Egron era coinvolto nella faccenda e stava pianificando di vendere le informazioni al miglior offerente: nella concitazione che seguì la fuga insieme a Ghent, la donna uccise Egron. Tuttavia, Markko prese Ghent come ostaggio: a dispetto delle loro differenze ideologiche, Mara e Markko vennero a patti e Ghent fu liberato. Mara disse al ragazzo di tornare alla sua casa di Sibisime. Poco dopo fu ingaggiato come contrabbandiere da Talon Karrde.

Negli anni successivi, Mara passò da un lavoro all'altro, variando continuamente copertura. Sotto lo pseudonimo di Merellis, entrò a far parte di una swoop gang. Nello stesso periodo, in occasione di un incontro con Lumiya, perse la spada laser viola che le era stata data da Palpatine. Lumiya infatti aveva ricevuto da Ysanne Isard l’ordine di trovare Mara e ricondurla a lei, ma Mara rifiutò di seguire tale disposizione. Le due si scontrarono e Mara riuscì a fuggire, perdendo nel processo la sua arma. Dopo il duello con Lumiya, lavorò come meccanico su Varonat, sotto il nome di Celina Marniss. Infine salvò il contrabbandiere Talon Karrde da un agguato, nel quale perse la vita il suo secondo in comando, Quelev Tapper. L'efficienza di Mara impressionò a tal punto Karrde che offrì subito un lavoro alla donna.

L'incontro con Skywalker

Mara entrò a far parte dell’organizzazione di Karrde intorno all’8 ABY. Nei suoi primi sei mesi di collaborazione scalò rapidamente i vertici del sindacato.

Mara Jade durante la campagna di Thrawn.

Nello stesso periodo, la sua sensibilità alla Forza, in parte sopita dopo la morte di Palpatine, si risvegliò improvvisamente: durante un viaggio a bordo della Wild Karrde, si imbatté infatti nell’Ala-X danneggiato di Luke Skywalker. Il Grand’Ammiraglio Thrawn aveva posto una taglia significativa sulla testa di Skywalker e Karrde considerò subito l’ipotesi di vendere il suo prigioniero a Thrawn o addirittura estorcere denaro alla Nuova Repubblica.

Karrde accolse il Jedi a bordo della sua nave e lo condusse sulla base di Myrkr, in modo che i suoi poteri fossero resi innocui dall’influenza delle creature native del pianeta, gli ysalamiri. Sebbene la primissima intenzione di Mara fu quella di uccidere Skywalker, Karrde cambiò poi totalmente strategia. Quando Thrawn giunse su Myrkr per raccogliere alcuni ysalamiri, tenne nascosti sia Luke che R2-D2. Luke riuscì comunque a fuggire su uno Skipray, ma Mara lo inseguì ed entrambi i veicoli si schiantarono all’interno della foresta infestata dai vornsk. Fu costretta a collaborare con Luke per sopravvivere, nonostante il suo chiaro desiderio di ucciderlo. I due riuscirono a raggiungere Hyllyard City, ma caddero in un’imboscata dei soldati imperiali. Grazie all’intervento provvidenziale di Lando Calrissian, Han Solo e alcuni uomini fidati di Karrde, gli imperiali furono sconfitti e Luke lasciò Myrkr insieme ai suoi amici.

Anche Karrde e la sua organizzazione furono costrette a lasciare il pianeta a causa della taglia massiccia posta sulle loro teste dall’Impero. Mara rimase al fianco di Karrde, osservando dalla Wilde Karrde l’arrivo degli Imperiali su Myrkr. Il Grand’Ammiraglio Thrawn giunse sul pianeta a bordo della Chimaera e s’impossessò in breve tempo della base ormai abbandonata. A Karrde sfuggì tuttavia un particolare: Thrawn, infatti, dedusse che la Wild Karrde era rimasta nel sistema e ordinò alla Constrainer di intrappolare il contrabbandiere. Mara, grazie alla Forza, riuscì, però, a percepire l’arrivo degli Imperiali e attivò i motori della nave, con grande sorpresa dello stesso Karrde e del resto dell’equipaggio. Mara pilotò il trasporto fuori dal raggio d’azione dell’Incrociatore Imperiale e si preparò al salto nell’iperspazio.

Mara e Luke si confrontano con C'baoth su Jomark.

Mentre si accingeva a stabilire la nuova base di Karrde su Rishi, Mara fu avvicinata dal cacciatore di taglie Gunner Groth. Uccise il suo nemico, ma l’organizzazione di Karrde fu costretta a traslocare nuovamente. In rotta per Abregado-rae per recuperare la Etherway, altra nave di Karrde, Mara venne poi sorpresa dall’arrivo dello Star Destroyer di classe Victory Adamant: comprese subito che Thrawn non aveva affatto rinunciato a darle la caccia; pertanto, reclamando il suo ruolo di Braccio dell’Imperatore, decise di allearsi temporaneamente al Grande Ammiraglio e gli offrì le coordinate della Flotta Katana in cambio dell’amnistia per Karrde e i suoi uomini. Thrawn accettò, non senza sospetti, ma giocò Mara facendo collocare un dispositivo di tracciamento sulla sua nave. La donna ripartì poco dopo per il nuovo avamposto di Karrde. Guidati dall’imprudenza di Mara, i soldati imperiali non si fecero attendere, irruppero nel covo del contrabbandiere e catturarono nuovamente Talon. Disgustata dalla meschinità di Thrawn, Mara decise di lanciarsi in un disperato tentativo di salvataggio, ben consapevole che i suoi singoli sforzi non sarebbero stati sufficienti.

Per risolvere la situazione, si recò quindi su Jomark luogo in cui Luke Skywalker si stava addestrando con Joruus C’baoth. C’baoth cercò di metterla fuori gioco scaraventandole contro una pioggia di massi in fase d’atterraggio, ma Mara riuscì a raggiungere la sua residenza, scortata peraltro da un ysalamiri in modo da evitare qualsiasi influenza o controllo mentale. Mentre si arrampicava su una parete esterna della fortezza, per poco non rischiò di essere colpita da R2-D2, che in quel momento era a guardia dell’Ala-X di Luke. Convinse il droide che C’baoth era in combutta con l’Impero. Dopo un breve scontro con il folle Maestro Jedi, Mara convinse Luke a unirsi a lei nel tentativo di salvare Karrde. Grazie alla sua utenza privilegiata di ex Braccio dell’Imperatore, riuscì a penetrare nel sistema informatico nemico e a inserirsi nel blocco detentivo. Una volta liberato Karrde, il trio raggiunse con successo il Millennium Falcon e a fuggire dalla Chimaera.

Mara e la squadra di Karrde tornarono in aiuto della Nuova Repubblica durante la Battaglia per la Flotta Katana. Durante gli scontri, pilotò uno Z-95 Headhunter, ma un colpo di cannone a ioni la mise fuori combattimento. Per sua fortuna, Luke Skywalker riuscì a salvarla prima di un’eventuale esposizione al vuoto spaziale.

Portata su Coruscant per una terapia di rigenerazione, Mara non si trovò mai a proprio agio nel Palazzo Imperiale: era completamente sola e senza amici e la sua intenzione di lasciare al più presto il pianeta crebbe di giorno in giorno. Durante la sua permanenza, fornì tuttavia un contributo fondamentale nell’individuazione della Fonte Delta, una pericolosa spia al servizio dell’Impero, e sventò un tentativo di intrusione e rapimento negli appartamenti della Famiglia Solo. Mara, con Lando Calrissian e Garm Bel Iblis, respinse con successo gli invasori. Tuttavia, Molo Himron, leader del gruppo sovversivo, sopravvisse e, in virtù del suo passato imperiale, la accusò di essere coinvolta direttamente nell’attacco: data la situazione d’incertezza, Mara fu imprigionata su ordine del Colonnello Jak Bremen.

Wayland

Durante il periodo di prigionia, Mara fece una scoperta sconcertante: portò alla luce il progetto principale di Thrawn, ovvero la creazione di un nuovo esercito di cloni. Rivelò subito a Leia l’ubicazione del centro di clonazione dell’Imperatore, ricordando man mano informazioni e segreti del suo antico padrone.

Data la pericolosità degli obiettivi di Thrawn, Luke, Han e Lando capirono presto che l’operazione non poteva essere condotta attraverso i normali canali: Mara fu pertanto liberata e portata in missione. Impostò le coordinate di Wayland e insieme al gruppo atterrò con successo nella foresta. Mara si trovò ancora una volta a lavorare a fianco di Luke, che tra l’altro la incoraggiò a sviluppare man mano le sue abilità nella Forza e ad attingere da essa per amplificare le sue capacità. Durante i momenti passati insieme, Luke iniziò a rendersi conto che la volontà di Mara era ancora prigioniera dell’ultimo ordine telepatico di Palpatine: promise alla donna di aiutarla a rimuovere dalla sua coscienza quel comando che tanto la perseguitava.

Poco dopo, Mara e Luke ebbero alcune premonizioni circa l’incontro con il folle C’baoth; una volta in cima al Monte Tantiss, Mara, nell’eventualità di un risvolto negativo nella missione, fece promettere a Luke di ucciderla piuttosto che lasciarla in balia dell’influenza di C’baoth. Luke le disse che non l’avrebbe abbandonata per alcun motivo. Mentre cercavano un modo per distruggere la stazione di clonazione, Luke e Mara incontrarono finalmente l’insano Maestro Jedi, il quale iniziò a scagliare Fulmini di Forza in preda alla totale pazzia: addirittura, Luke si trovò come avversario un suo stesso clone. Nonostante l’aiuto di Han, Leia e Karrde, il duo non sconfisse C’baoth finchè Mara non riuscì ad impadronirsi della spada laser di Leia e ad attaccare il Maestro. Nel frattempo, Luke diede forza a Mara: questa realizzò l’ultimo ordine dell’Imperatore, uccidendo il clone di Luke. Infuriato, C’baoth li attaccò, ma il gruppo riuscì a fuggire a bordo della Wilde Karrde: Luke protesse Mara dall’energia oscura rilasciata dal Maestro Jedi e, infine, Lando fece saltare in alto la stazione. Come segno d’amicizia, Luke regalò a Mara la spada laser di suo padre.

In seguito, Mara fu inviata da Karrde a supporto della Nuova Repubblica dopo la perdita di Coruscant. Il Governo repubblicano aveva inviato alcuni corrieri in diversi punti della flotta per comunicare la ritirata, in un momento in cui le comunicazioni erano state interrotte. Una parte della stessa flotta aveva cambiato ubicazione, così il governo neorepubblicano pagò Mara affinché incontrasse il corriere della Messenger per aggiornarlo sulla situazione dell’equipaggio. Ad ogni modo, un segnale di riconoscimento fu scoperto a bordo della nave, ma Mara riuscì a far fuggire il corriere abbattendo alcuni TIE decollati dall’Incrociatore Imperiale responsabile della trappola.

Personalità e tratti

Poteri e abilità

Le navi di Mara

Relazioni

Dietro le quinte

Presente in

Fonti

Wizards.com

Vedi anche

Link esterni