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Dace Diath | |
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Maestri noti |
- "La nostra nave comando ha registrato numerose perdite umane. Ma ci ha dato buone notizie come volevamo."
- ―Dace Diath[fonte]
Dace Diath fu uno dei numerosi Cavalieri Jedi che vennero addestrati dal Maestro Vodo Siosk-Baas. Trascorse la propria infanzia sul pianeta Tatooine, per poi essere iniziato alle vie Jedi dal padre Sidrona Diath. Al termine di questa formazione, venne inviato su Ossus e divenne apprendista di Baas. Egli fu parte dei rinforzi inviati su Onderon per aiutare Ulic Qel-Droma durante la Rivolta Naddista. Partecipò in seguito al Conclave sul Monte Meru presso Deneba, per poi lottare contro i Krath durante la Grande Guerra Sith.
Era un esperto e talentuoso pilota e su Onderon imparò l'arte dei Cavalca Bestie.
Dace Diath morì insieme a Qrrrl Toq e Shoaneb Culu, quando Aleema Keto utilizzò i poteri Sith per creare una supernova al fine di disintegrare i nemici di Exar Kun. Egli fu l'antenato del Maestro Jedi Nico Diath e del Padawan Tae Diath.
Biografia
Prima formazione
Dace, figlio del famoso Maestro Jedi Sidrona Diath, trascorse l'infanzia sul pianeta deserto di Tatooine. La lontananza del pianeta dai tumulti della Galassia consentì a Sidrona di avviare la formazione del figlio, permettendogli di addentrarsi sempre più nella conoscenza della Forza. Gli insegnamenti del padre, uniti alla tranquillità e all' isolamento del pianeta, permisero a Dace di "toccare" la Forza e farla scorrere attraverso lui senza incontrare ostacoli. Tuttavia, anche se riuscì ad aprirsi completamente alla Forza, cercando di essere il più possibile uno studente modello, il suo apprendimento procedeva troppo lentamente. Ciò portò Dace a pensare di abbandonare la sua formazione Jedi, perchè insoddisfatto del rigido stile di vita a cui era sottoposto e, soprattutto per non deludere il padre.
Suo padre, come ogni buon maestro, riconosce i dubbi sorti nel figlio e fece il possibile per rafforzare la fiducia di Dace in se stesso e la sua fede verso la via di un Jedi. Sidrona capì che i Jedi, dediti ad un ferreo studio sulla Forza, potevano comprendere al meglio i problemi gli si presentavano, risolvendoli nel miglior modo possibile. Sidrona continuò a ricordare al figlio queste parole, che contribuirono a motivarlo nel proseguire il proprio apprendistato Jedi.
Dubbi e scoperte
Sidrona formò Dace nella Desolazione dello Jundland. Dopo un giorno particolarmente frustrante, Dace perse la fiducia in tutte le proprie capacità. Come ogni volta, andò da suo padre per cercare supporto morale, ma questa volta Sidrona non gli offrì parole di conforto. Anzi, disse al figlio che era giunta l'ora di fare affidamento sulla propria forza interiore, piuttosto che contare sempre su di un aiuto esterno. Dace, sopreso dalle parole del padre, girò per la casa meditando sulla Forza e sul suo problema.
Vagò per tutto il paesaggio circostante, lottando con la confusione nella sua mente. Egli arrivò sino al Mare delle Dune, ove cominciò ad intravedere ricordi del suo passato. Sì ricordò di quando il padre lo prese in tenera età ad Ossus per fargli visitare la Grande Biblioteca Jedi: lì aveva ispezionato un Holocron Jedi ed il custode aveva parlato al giovane. Egli affermò che un Jedi vota la sua vita alla ricerca senza arrendersi, offrendo se stesso alla Forza.
Meditando su ciò che il custode gli aveva detto, Dace capì che alla base dei propri errori vi era il suo errato modo di pensare. Egli capì, in sostegno a ciò che più volte il padre gli disse, che era il turbine di pensieri negativi ad averlo ostacolato nella formazione Jedi. Dace continuò il proprio addestramento con il padre per altri due anni, per poi, una volta pronto, si recò su Ossus al centro di formazione Jedi, ove divenne studente del Maestro Vodo Siosk-Baas.
Strada verso il cavalierato
- "E' questo il flusso di apertura in cui va collocato, maestro Vodo?"
- ―Dace Diath[fonte]
Dace avviò la propria formazione su Ossus più o meno allo stesso modo di come aveva gestito l'apprendistato con il proprio padre; studiò diligentemente alla Biblioteca Jedi, spinse sè stesso verso nuovi livelli di apprendimento della Forza, continuando a migliorarsi nello studio di essa. Sempre vivo nella mente manteneva l'insegnamento appreso al Mare delle Dune, eccellendo così nella propria formazione. Impressionò il Maestro Vodo a tal punto che, al momento della sua partenza da Ossus a Dantooine, gli venne chiesto di seguirlo per continuare il suo percorso di studi. Su Dantooine, Dace venne addestrato insieme ad Exar Kun, Sylvar e Crado.
A conclusione dell'addestramento, Dace rispose alla richiesta di Nomi Sunrider di unirsi al gruppo dii Jedi composto da Qrrrl Toq, Shoaneb Culu e Kith Kark diretto su Onderon in aiuto di Ulic Qel-Droma.
La rivolta Naddista
- "Sono proprio dietro di te, Kith!"
- ―Dace Diath durante la Rivolta Naddista[fonte]
Dopo gli eventi di Onderon e in seguito alla cattura del Maestro Arca Jeth, Ulic Qel-Droma inviò una richiesta d'aiuto su Ossus per chiedere ulteriori rinforzi per combattere la Rivolta Naddista. In risposta a ciò, si riunirono tutti i Jedi presenti sul pianeta, ma solo cinque di essi vennero scelti. Dace Diath era uno di loro.
La Repubblica rispose alla richiesta d'aiuto con l'invio di una flotta di navi da guerra che assediarono la città fortificata di Iziz e sbarcarono alla ricerca di Ulic e dei Jedi sopravvissuti. Quest'ultimi vennero rilevati in un luogo non lontano da Iziz; i cinque Jedi si fecero strada grazie all'uso delle loro avanzate tecniche della Forza, riducendo di gran lunga le schiere dei loro nemici. Durante l'attacco, Nomi Sunrider constatò che un campo di energia stava bloccando l'uso della sua Meditazione da Battaglia e, allo stesso tempo, Dace si accorse che qualcosa stava andando storto. Dace, insieme a Ulic e Cay Qel-Droma, Tott Doneeta e Oss Willum scoprirono che la fonte di tale energia oscura era Re Ommin, il quale, dopo una serie di scontri, venne ucciso dai Jedi. In seguito alla morte del monarca, i resti dell'antico Signore Oscuro dei Sith, Freedon Nadd, vennero seppelliti su Dxun.
La salita al potere dei Krath
- "Com'è possibile, Maestro Arca?"
- ―Dace riguardo a delle azioni Sith nel Sistema Imperatrice Teta[fonte]
Poco dopo gli eventi di Onderon, il Maestro Arca entrò in contatto con Dace e gli altri Jedi, informandoli di una presenza Sith nel Sistema Imperatrice Teta. Arca lì mise al corrente del recente colpo di stato della setta Krath, guidata dai Tetani Satal e Aleema Keto. I Jedi furono stupiti nel constatare che i giovani Tetani avevano approfondito le loro conoscenze nel Lato Oscuro. Dace, Qrrrl Toq, Shoaneb Culu e Oss Willum vennero incaricati da Jeth di recarsi su Ossus e avvisò i Jedi e la Repubblica dei recenti ed oscuri avvenimenti nel sistema Teta.

Con queste informazioni la Repubblica e l'Ordine Jedi inviarono aiuti ai mondi Tetani non ancora colpiti dai recenti avvenimenti. Dace e molti altri Jedi aderirono a questa operazione, arrivando con una grande flotta nel sistema Teta, appena in tempo per aiutare la resistenza presso Koros Major. Tuttavia, grazie all'ausilio di antiche Magie Sith, le forze Krath (sotto il comando dei cugini Keto) spazzarono via i Jedi e la Repubblica. Dace fu uno dei pochi a sopravvivere al massacro.
Dopo la vittoria Krath presso Koros Major, Nomi Sunrider, Tott Doneeta e Cay Qel-Droma cercarono di sostenere l'amico Ulic nel tentativo di infiltrarsi segretamente fra i Krath. Tuttavia questo non fu che il primo passo di Ulic verso il lato oscuro. Su Ossus, in seguito, Dace provò insieme a Ca, il nuovo Caccia Star Saber XC-01. Durante la prova, Dace scampò alla morte dopo aver perso il controllo del mezzo, schiantandosi nel canyon di rocce del pianeta e sopravvisse solamente grazie all'uso della Forza.
I Jedi organizzarono così un nuovo piano per liberare Ulic. Dace, durante il nuovo attacco, utilizzò un prototipo diverso di Caccia. Tuttavia, il piano fallì ed Ulic scelse di abbracciare la causa dei Krath.
La guerra Sith
- "Perchè nessuno voleva uccidere il Maestro Dominus?"
- ―Dace trovando il corpo del Maestro Jedi Dominus[fonte]
Ulic Qel-Droma guidò la flotta d'attacco Krath verso i confini della Repubblica e alla capitale Coruscant, conducendo l'invasione personalmente e scatenando la Grande Guerra Sith. Dace, insieme a molti altri Jedi, combattè su Coruscant e contribuì a difendere il pianeta dagli invasori Krath, il cui attacco da terra venne guidato da Ulic. Quando le forze Krath si ritirarono da Coruscant, Ulic venne abbandonato sul pianeta di fronte a un gruppo Jedi guidato da Nomi Sunrider e Vodo Siosk-Baas e di cui faceva parte Dace stesso. Nomi e Vodo utilizzarono un'antica tecnica insegnata loro dal Maestro Odan-Urr, spezzando temporaneamente il legame di Ulic con la Forza. A tale azione contribuì il potere combinato di Dace e degli altri Jedi lì presenti.
Dopo la disastrosa invasione di Coruscant, Ulic venne salvato dalla Repubblica dall'intervento di Exar Kun e di Mandalore l'Indomabile. Ulic sapeva che Aleema l'aveva tradito ed abbandonato su Coruscant, perciò la sua vendetta fu rapida: ordinò alla Krath di condurre un attacco alla stazione di Kemplex IX tramite l'attivazione di una supernova. Dace, in risposta all'attacco di Aleema, organizzò un gruppo Jedi recandosi immediatamente alla stazione.
Uno con la Forza
Le Grande Guerra Sith prese una brutta piega per l'Ordine Jedi, soprattutto in seguito all'omicidio di numerosi Maestri da parte di agenti di Exar Kun. Al ritrovo indetto su Ossus, Tott Doneeta annunciò che Kemplex IX era sotto attacco da parte di un'antica nave Sith. Il Maestro Thon rimase titubante dinnanzi all'attacco Sith, diffidando di ciò che sarebbe potuto accadere. Nonostante ciò, Dace, Shoaneb Culu e Qrrrl Toq partirono volontariamente alla caccia della misteriosa nave Sith, mentre gli altri Jedi rimasero su Ossus.
Al momento dell'arrivo a Kemplex IX il gruppo trovò un'area completamente deserta e priva di vita, eccezion fatta per la nave Sith comandata da Aleema e Crado. Dace condusse l'attacco all'antica nave Sith, scoprendo la grande potenza dei suoi sistemi. Fu così che Aleema ordinò di fare fuoco ad una della stelle del sistema di Cron, dando così vita ad una gigantesca supernova che uccise sul colpo Dace.
Personalità e tratti
Dace Diath era conosciuto per essere un grande cultore degli insegnamenti Jedi. Grazie all'addestramento del padre Sidrona, Dace riuscì a percepire la Forza senza ostacoli, lottando unicamente contro il ritmo blando della propria formazione. Aveva frequenti dubbi su di sè, che superò grazie ai suoi ragionamenti e al proprio orientamento.
Poteri ed abilità
Al termine del suo apprendistato, Dace era noto come un abile guerriero con la Spada laser, abilità dimostrata a pieno durante le campagne della Grande Guerra Sith. Egli venne scelto come membro della task force Jedi inviata su Onderon in aiuto di Ulic, durante la Rivolta Naddista. Dace fu presente durante l'invasione Krath su Coruscant, ove contribuì, grazie alla propria abilità nel combattimento, a respingere le forze d'attacco nemiche. Fu uno degli Jedi che contribuì, con i suoi poteri, a fermare il Signore dei Sith Ulic Qel-Droma.
Dace fu un esperto pilota e mostrò la sua abilità durante numerose battaglie e, soprattutto, al momento della prova dei Caccia Star Saber, ove sopravvisse a uno schianto accidentale. Dace trovò la morte su Kemplex IX e fu uno dei Jedi abili nel guidare le bestie da guerra su Onderon.
Apparizioni
- Le Cronache dei Jedi: La rinascita di Freedon Nadd (prima apparizione)
- Le Cronache dei Jedi: Gli Oscuri Signori dei Sith
- Le Cronache dei Jedi: La Guerra Sith