Jacen Solo

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La Morte Nera sarà completata entro i tempi previsti...

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era del Nuovo Ordine Jedi.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era Legacy.
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Jacen Solo
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Coruscant

Nascita

9 ABY

Morte

41 ABY, Anakin Solo

Descrizione fisica
Razza

Umani

Sesso

Maschio

Altezza

179 cm

Capelli

Castano scuro

Occhi

Castani

Informazioni storiche e politiche
Era(e)
Affiliazione
Maestri conosciuti
Apprendisti conosciuti

Jacen Solo fu un importante personaggio e Cavaliere Jedi all'epoca del Nuovo Ordine di Luke Skywalker. Figlio di Han Solo e Leia Organa, Jacen fu fondamentale per la vittoria nella Guerra degli Yuuzhan Vong, anche se successivamente la sua volontà di portare ordine e sicurezza alla Galassia ne determinarono la caduta nel lato oscuro e la trasformazione nel crudele Signore dei Sith Darth Caedus.

Biografia

Infanzia

Jacen visse un’infanzia felice, ricolma di avventure e privilegi, essendo il figlio del Capo di Stato della Nuova Repubblica Leia Organa Solo e dell'eroe di guerra han Solo. Lui e la sorella gemella, Jaina, nacquero su Coruscant alla fine della crisi di Thrawn. Fin da piccoli, i gemelli Solo erano potenti nella Forza, e fra loro vi era un inseparabile legame mentale.

Durante i primi anni delle loro vite, i gemelli furono portati su pianeti ritenuti sicuri, per proteggerli da attacchi imperiali. Alla fine, i loro genitori decisero che la cosa più sicura da fare era quella di tenere la famiglia unita. I bambini erano accuditi e protetti da Chewbacca, C-3PO, e dalla loro tata: Winter. Quando i due fratelli avevano circa un anno e mezzo, furono raggiunti dal terzogenito della famiglia Solo: Anakin Solo, anche lui molto potente nella Forza.

L'Imperatore Palpatine risorto cercò disperatamente di appropriarsi dei gemelli e di Anakin per votarli al lato oscuro e renderne un'arma contro i loro stessi genitori, ma fallì grazie all'intervento dello zio dei piccoli, Luke Skywalker, e del suo nascituro Nuovo Ordine Jedi.

Persino prima della tenera età di tre anni, i gemelli riuscirono ad imbucarsi in un’avventura. Sfuggendo al controllo di C-3PO, i due presero un turboascensore non autorizzato che li portò nei pericolosi Bassifondi di Coruscant. Fortunatamente, furono tratti in salvo prima che accadesse loro qualcosa.

Incontri pericolosi

Poco tempo dopo, Jacen e Jaina furono introdotti al Praxeum Jedi di Yavin 4 per conoscere l'ambiente e, in futuro, essere addestrati come Jedi. Appena arrivati, i due dovettero accorrere in difesadello zio Luke: egli era rimasto infatti privo di conoscenza a causa dello spirito oscuro di Exar Kun. Nessuno degli studenti di Luke poteva vedere lo spirito incorporeo del loro Maestro, ma i giovani gemelli Jedi sì. Luke guidò Jacen in difesa del suo corpo da attacchi predatori, e all’età di appena 2 anni, Jacen riuscì a brandire la spada laser di Luke.

Le avventure dei bambini non finirono qui: circa tre anni dopo furono infatti presi di mira dal movimento Impero Rinato, che voleva ricostituire l'Impero, il cui leader Hethrir voleva sacrificare i gemelli Solo e Anakin alla divinità Waru per ottenere il potere assoluto della Forza. Grazie anche ai propri innati poteri, i bambini riuscirono a fuggire, mentre il piccolo Anakin fu salvato poco dopo, appena prima di essere sacrificato a Waru.

D'ora in avanti, la vita della famiglia Solo fu meno rocambolesca. Benché Leia fosse ancora tormentata dalla politica e Han costantemente chiamato a guidare flotte e operazioni, la famiglia riuscì a ritagliarsi piccoli spazi intimi. I due cercarono anche di costruire un droide tutto loro, anche se finirono solamente per mandare all'aria la loro camera nel tentativo.

I Solo furono nuovamente presi nel mezzo durante la Prima Insurrezione Corelliana: si trovavano infatti su Corellia quando il partito politico noto come Lega Umana tentò di prendere il potere. I bambini e Chewbacca furono catturati dalla Lega, ma successivamente liberati.

Avventure Jedi

Intorno all’età di 10 anni, Jacen e Jaina si unirono all’Accademia Jedi su Yavin IV. Quì fecero amicizia con gli altri compagni studenti, come Lowbacca (il nipote di Chewbacca), e Tenel Ka Djo. Man mano che progrediva negli studi, Jacen sviluppò un’affinità e una sensibilità verso la natura e la Forza vivente. Poteva istintivamente comunicare con gli animali, e mantenne un grande serraglio di piccole creature nei suoi alloggi all’interno del Grande Tempio Massassi.

Durante questo periodo, lui e i suoi amici affrontarono più di una crisi e, nonostante la loro tenera età, videro talmente tante avventure da rivaleggiare con lo zio.

Un giorno, durante una camminata nella giungla di Yavin 4, i Solo furono catturati da Qorl, un pilota imperiale schiantatosi sulla luna ai tempi della Battaglia di Yavin e vissuto lì da eremita. Egli costrinse i gemelli ad aiutarlo nelle riparazioni del suo caccia TIE, quindi tentò di attaccare l'Accademia. I Solo riuscirono a mettere il Praxeum in allerta e il piano di Qorl fu sventato.

Il Secondo Imperio

Successivamente, Jacen e Jaina, insieme a Lowbacca, accompagnarono Lando Calrissian alla Stazione GemDiver. La stazione, deposito di gemme preziose e rare, fu abbordata da assaltatori imperiali che rapirono i gemelli e Lowbacca. I due furono condotti all'Accademia Ombra, creata dall'ex Jedi Brakiss per addestrare nuovi Jedi Oscuri al servizio del Secondo Imperio. Brakiss tentò di convertirli, ma i Jedi si rifiutarono di starlo a sentire e furono così imprigionati.

Tentando di piegare Jacen, Brakiss gli donò una spada laser, che il ragazzo desiderava da molto. Jacen intuì il trucco e rifiutò. Brakiss lo costrinse però ad addestrarsi con un falso Darth Vader, solo per rivelargli che si trattava in realtà di sua sorella; Jaina era stata a sua volta fatta addestrare contro l'immagine di Vader, che era in realtà suo fratello. Qualche giorno dopo, i Jedi riuscirono a scappare dalle celle e raggiunsero l'hangar, dove trovarono Skywalker e Tenel Ka, che erano giunti a salvarli, e fuggirono.

I Solo e Lowbacca su recarono su Coruscant, dove si ricongiunsero a Leia e Han. Quindi parteciparono ad una cena in onore dell'ambasciatore di Karnak Alpha, durante la quale il Jedi Zekk, con una serie di goffagini, si umiliò e fuggì. L'indomani Jacen lo andò a cercare, ma non lo trovò. I Jedi si misero alla sua ricerca e lo ritrovarono nei Bassifondi, scoprendo che si era votato all'Accademia Ombra. Trovando svariati agenti del Secondo Imperio su Coruscant, i Solo compresero che l'Accademia Ombra si era nascosta tutto il tempo nel sistema di Coruscant: essi avvertirono la flotta, ma la stazione riuscì a saltare nell'iperspazio.

Ad ogni modo, dopo questo incidente, Jacen fece ritorno a Yavin 4 e costruì la propria spada laser, inserendovi la gemma corusca che aveva recuperato sulla capitale. Forte di quest'arma, Jacen era pronto ad affrontare la minaccia del Secondo Imperio.

Jacen accompagnò l'amico Lowbacca a Kashyyyk, dove il Wookiee voleva rivedere sua sorella, Sirrauk, e ritrovare Raabakyysh, una Wookiee di cui Lowbacca era invaghito, ma che era scomparsa misteriosamente. Dopo essere giunti su Kashyyyk, i Jedi assistettero ad un attacco imperiale contro il pianeta. Jacen scoprì che dietro l'attacco vi era proprio Zekk, ma la superiorità del nemico lo costrinse a fuggire insieme agli altri Jedi ed agli Wookiee nella giungla circostante. Gli Imperiali tentarono di inseguirli, ma incapparono nelle selvagge creature che abitavano le giungle di Kashyyyk e furono costretti alla fuga o uccisi.

Fortunatamente, Zekk, che ancora teneva a Jaina, prima di andarsene le aveva detto di stare lontana dall'Accademia, perché l'Imperio la avrebbe attaccata. I Jedi riuscirono a tornare precipitosamente a Yavin 4 e avvertire Luke, che riuscì ad ordinare l'evacuazione dell'Accademia. Nella battaglia che ne seguì, l'Accademia Ombra fu distrutta, Brakiss ucciso e l'Imperio definitivamente sconfitto.

L'Alleanza delle Diversità

Tempo dopo, a Tenel Ka fu donata una nave, la Rock Dragon; dal momento che si avvicinava il compleanno di Leia, Jaina suggerì che lei, Jacen ed i loro amici si recassero al Cimitero - le rovine di Alderaan - a bordo del vascello per recuperare un pezzo di metallo puro da donare alla madre. Han, pur con riluttanza, diede il proprio consenso. Mentre si preparavano ad andarsene, furono attaccati da una nave misteriosa, che si identificò poi come Boba Fett, benché in realtà fosse sua figlia, Aylin Vel, che chiedeva informazioni su Bornan Thul, padre del Jedi Raynar Thul. I Jedi dissero di non saperne nulla e Vel li intrappolò in un asteroide, per usarli come esca e attirare Han, che avrebbe potuto sapere di più. Dopo aver riparato la Rock Dragon, il gruppo riuscì a fuggire, ma la nave fu disabilitata nuovamente da Vel, costretta alla fuga solo dall'arrivo della Lightning Rod di Zekk e salvata dal Millennium Falcon. In tal modo i Solo riuscirono a consegnare il regalo alla madre, che lo apprezzò molto.

Le minacce contro Thul non si esaurirono ed il giovane fu bersaglio di un altro cacciatore di taglie, Kusk. Jacen decise di investigare. Su Kuar, pur costretto a fuggire da una massa di aracnidi da combattimento, Jacen scoprì un enigmatico messaggio che indicava un pericolo per tutti gli Umani della Galassia qualora Bornan Thul fosse stato catturato. Qui, inoltre, Jacen venne aiutato da Raabakyysh, un amico di Lowbacca, e venne raggiunto dal fratello di Bornan, Tyko Thul, intenzionato ad aiutarli; Tyko fu però catturato poco dopo da IG-88A.

Il mistero fu parzialmente svelato quando Lusa, un'ex prigioniera di Hethrir, rivelò ai gemelli Solo che si era unita ad un gruppo noto come Alleanza delle Diversità, animato da un forte odio nei confronti degli Umani. Nel contempo, mentre la minaccia aumentava, Jaina riuscì a riprogrammare IG-88A affinché, trovato Bornan, lo proteggesse.

Poco dopo, Lowbacca tentò di infiltrarsi nell'Alleanza e giunse su Ryloth, quartier generale dell'organizzazione. Poco dopo però Ta'a Chume, Regina Madre di Hapes, rivelò che aveva fatto delle ricerche sul gruppo scoprendo che traeva i propri fondi dal mercato della spezia ryll e che assumeva regolarmente cacciatori di taglie per eliminare qualsiasi disertore, onde evitare che fosse rivelato alcunché. I Solo, Tenel Ka e Thul si recarono su Ryloth per salvare Lowbacca, ma vennero catturati.

Una volta scoperto che i suoi amici erano prigionieri, Lowbacca riuscì a liberarli ed insieme fuggirono da Ryloth. Tornati su Coruscant, vennero accolti da Leia, la quale disse che aveva intenzione di usare le risorse della Nuova Repubblica per combattere l'Alleanza prima che potesse spandere una peste contro gli Umani. I giovani Jedi dovettero quindi testimoniare davanti al Senato della Nuova Repubblica, trovando però l'opposizione di svariati senatori non-Umani; tuttavia, quando la Senatrice di Dac Cilghal, una Cavaliere Jedi ella stessa, propose una missione di ricognizione, il Senato votò a favore.

Poco dopo, i Jedi scoprirono che l'Alleanza era sulle tracce del Magazzino Piaga dell'Imperatore, una struttura segreta dell'Impero Galattico ora in disuso nella quale Palpatine aveva avviato ricerche per sviluppare piaghe distruttive. Essi chiesero aiuto alla Repubblica, quindi partirono per raggiungere la struttura prima dell'Alleanza.

I Jedi arrivarono prima dell'Alleanza, ma non riuscirono a collocare le bombe in quanto furono raggiunti poco dopo dagli agenti nemici. Fuggirono quindi a bordo della Rock Dragon, inseguiti dalla flotta dell'Alleanza, finché non sopraggiunse una taskforce della Repubblica che costrinse il nemico sulla difensiva. I Jedi quindi collocarono il resto degli esplosivi e, aiutati dal bombardamento della flotta repubblicana, distrussero la struttura. Bornan Thul si sacrificò per distruggere la piaga e uccidere Nolaa Tarkona, leader del gruppo. L'Alleanza era stata così distrutta ed i suoi membri in buona fede, ignari delle tendenze estremiste di Tarkona, vennero ricondotti nella Repubblica.

Apprendista di Luke

Le avventure di Jacen non sarebbero certo finite qui. Essere un Jedi richiedeva essere sempre pronti per contribuire alla pace ed alla giustizia nella Galassia. Non molto tempo dopo gli eventi dell'Alleanza delle Diversità, infatti, Jacen fu nuovamente sul campo per fermare il tentativo di Czethros di ridare vita all'organizzazione criminale Sole Nero.

Visto che ormai era un Jedi comprovato da numerosi eventi, Jacen venne preso come apprendista da Luke Skywalker insieme ad Anakin. Sotto l'apprendistato di suo zio, Jacen scoprì di più sulla storia dell'antico Ordine e sviluppò idee assai eterodosse su come andasse gestito il Nuovo Ordine.

Convinto che un Jedi dovesse concentrarsi maggiormente sulla pace interiore e galattica piuttosto che sulla lotta, Jacen sostenne un approccio molto meno formale verso i nuovi iniziati che giungevano al Praxeum, suggerendo in particolare che gli fosse permesso di trovare la propria strada da Jedi prima di essere sottoposti ad un Maestro. Inoltre si oppose alla ricostituzione dell'Alto Consiglio Jedi e di molte pratiche tradizionali dell'Ordine, cosa che lo portò in contrasto con Luke, più tradizionalista di lui. Il Maestro Skywalker lo mise sempre in guardia contro l'eccessiva fiducia nelle proprie opinioni, in particolare quando Jacen esprimeva orgogliosamente vedute importanti come l'opposizione alla ricostituzione del Consiglio ed il nuovo Capo di Stato, Borsk Fey'lya.

La Guerra degli Yuuzhan Vong

L'inizio dell'invasione

L’invasione da parte degli Yuuzhan Vong fu uno shock per l’Ordine Jedi. Questi alieni invasori erano stati inspiegabilmente "separati" dalla Forza, e non erano disposti a nessun tipo di negoziato. Anche se i Vong provavano un enorme disprezzo nei confronti di tutta la tecnologia inorganica di cui pullulava la Galassia, avevano un odio fuori dal comune in particolare per i Jedi e per i loro poteri soprannaturali.

L’invasione iniziò sul remoto pianeta di Helska 4, ove Jacen si recò in missione di salvataggio dopo che la Nuova Repubblica aveva ricevuto una misteriosa richiesta d’aiuto. Si rivelò essere Danni Quee, una scienziata della Società ExGal che aveva visto l’arrivo degli alieni invasori e si era recata sul pianeta per scoprire cosa fossero, anche se, lei e la squadra che prese con se, non si resero conto che l’asteroide verso il quale si stavano dirigendo non era altro che una nave-mondo degli Yuuzhan Vong. Gli alieni la catturarono, ma Jacen riuscì a salvarla e a fuggire con lei.

Dopo questi eventi Jacen attraversò un periodo difficile. Non riusciva a capire quale fosse la sua vera vocazione e quale dovesse essere il suo ruolo. Sperò di potersi allontanare e vivere la vita dell’eremita per qualche tempo, ma Luke glielo proibì. Jacen svolse molte missioni al fianco e per conto di Luke, come ad esempio su Belkadan e Dantooine.

Quattro mesi dopo l’inizio dell’invasione, Jacen partecipò alla missione sul pianeta Garqi, dove, insieme a Corran Horn e Ganner Rhysode, portò in salvo molti schiavi e una preziosissima informazione: l’armatura dei Vong era allergica al polline degli alberi di Ithor (alcuni dei quali si trovavano su Garqi). Poi partecipò alla Battaglia di Ithor. I Vong distrussero il pianeta rendendo il polline inutilizzabile. Qui, Jacen rinunciò al suo bisogno di sapere cosa sarebbe diventato in futuro e si concentrò sul presente e sulla guerra in corso. Jacen continuò ad interrogarsi sulla Forza, e sul quando la cosiddetta “difesa” si trasforma in “aggressione”.

L’ottimismo di Jacen permise alle forze Yuuzhan Vong di aprirsi un varco verso i cantieri della Nuova Repubblica di Fondor, non avendo permesso ad Anakin di fare fuoco con il cannone gravitazionale della Stazione Centerpoint.

Missioni pericolose

Per non cedere al lato oscuro, Jacen abbandonò del tutto l’uso della Forza. Essendo assegnato assieme al padre sul pianeta Duro in aiuto ai rifugiati, Jacen non riuscì a trovare il punto d’equilibrio fra l’essere aggressivo e l’essere difensivo. Così, quando venne il momento di confrontarsi con gli ambasciatori di Duro per chiedere aiuto, era combattuto. Non voleva sfruttare la Forza per convincerli a offrire il loro aiuto, e questo non era facile. Il negoziato venne interrotto quando gli Yuuzhan Vong entrarono nel sistema.

Mentre aiutava la madre Leia con i rifugiati, incontrarono i Vong, e il loro Campione di Guerra Tsavong Lah rapì Leia. Il dolore che Leia sprigionò attraverso la Forza era tale che fu immediatamente percepito da Jacen e Jaina, i quali corsero in suo aiuto nonostante gli ordini di evacuazione.

Dopo averla raggiunta, Jacen fu costretto ad usare la Forza. Lanciò oggetti attraverso la stanza e si fece largo con la sua spada laser. Alla fine, assieme a Jaina, riuscirono a sconfiggere i Vong e liberare Leia, la quale era gravemente ferita.

Jacen era riuscito a portare in salvo sua madre, ma il pianeta era perduto. Lah poi inviò un messaggio in tutta la Galassia: richiese la consegna di tutti i Jedi come prigionieri, in cambio del cessate il fuoco. La galassia, piegata e sconvolta da questa cruenta guerra, fu ben disposta ad ascoltare questo appello.

Col Nuovo Ordine Jedi preso di mira da più fronti, Jacen era ancor più combattuto. Credeva che la Forza fosse molto più di un’arma da brandire contro un nemico. Era preoccupato che molti Jedi, fra cui anche suo fratello minore Anakin, stessero adottando una mentalità troppo aggressiva. Nel pieno della guerra, Jacen voltò le spalle ai suoi poteri. Invece di usarli in modo offensivo, abbandonò le sue doti per contemplare la sua connessione interiore con la Forza, alla ricerca di risposte per trovare serenità.

Jacen sfruttò i suoi talenti nella Forza più passivi in una rischiosa missione su Myrkr. Una squadra d’assalto di Jedi, giudata dal fratello Anakin, aveva il compito di infiltrarsi in una struttura di clonazione Yuuzhan Vong, dove gli alieni stavano creando letali belve caccia-Jedi chiamate voxyn. Jacen avrebbe dovuto usare la Forza per tenere unita la squadra nella lotta. La missione ebbe un esisto disastroso. Gli Yuuzhan Vong uccisero il giovane Anakin, Jaina reagì sfiorando il lato oscuro della Forza, e Jacen venne catturato da truppe nemiche guidate da Vergere e Nom Anor.

Con Vergere

Jacen scomparve. La sua presenza nella Forza si era apparentemente volatilizzata. Molti all’interno della Nuova Repubblica lo considerarono morto, anche se la madre non perse mai la fiducia che egli potesse essere vivo, in qualche modo, da qualche parte.

Svegliandosi, Jacen si ritrovò nell’Abbraccio del Dolore, uno strumento di tortura a ruota prediletto dagli Yuuzhan Vong. Il suo carceriere, l’enigmatica Vergere, lo torturava ponendogli domande ed enigmi mentre Jacen affogava nella sua sofferenza e nel suo dolore. Eppure la sua forza di volontà interiore lo risparmiò dalla pazzia o dal collasso fisico.

A bordo di una nave-seme, un vascello concepito per trasformare i pianeti in fortezze Yuuzhan Vong, Jacen venne messo al lavoro nella "nursery", una camera dove venivano accuditi gli strumenti organici di trasformazione. La naturale empatia di Jacen per le creature viventi fece sì che il giovane forgiasse un forte legame con il dhuryam, una sorta di forma larvale di un Cervello di Mondo. Usando il seme di schiavitù impiantatogli nella carne come condotto, Jacen era in grado di comunicare con gli strumenti viventi della tecnologia Yuuzhan Vong. Sfruttò questo legame per organizzare un audace piano di fuga, ordinando agli amphistaff di circondarlo come se fossero un’armatura vivente. Il dhuryam, protettivo nei confronti di Jacen, lo aiutò nel suo tentativo di fuga, ma Vergere sventò i suoi piani di sabotaggio.

Jacen e Vergere fuggirono su Coruscant. L’intera superficie del pianeta-città stava subendo una trasformazione radicale: la vongformazione. Vegetazione organica Yuuzhan Vong ricopriva l’un tempo scintillante metropoli, trasformando il pianeta in un paradiso Yuuzhan Vong.

Nuovamente in guerra

Vergere rimosse il seme di schiavitù da Jacen, ma egli sentì che poteva ancora percepire gli Yuuzhan Vong. Ancora una volta circondato dai Vong, si arrese e acconsentì di unirsi alla loro causa. Divenne il "khattazz al'Yun" o Avatar di Dio. Nom Anor voleva usare Jacen per sacrificare la sorella gemella, Jaina, per adempiere ad una antica profezia Yuuzhan Vong.

Ma i veri piani del giovane Solo erano noti solamente a lui. Durante una prova che intendeva dimostrare la fede di Jacen, gli Yuuzhan Vong ordinarono il sacrificio di un Jedi prigioniero: Ganner Rhysode. Invece, i due Jedi si ribellarono ai loro carcerieri. Mentre Ganner si occupava valorosamente dei Vong, Jacen si confrontò con il World Brain che controllava la trasformazione di Coruscant. La Mente del Mondo si ricordò del legame che aveva forgiato con Jacen tempo prima, e Jacen decise di sfruttarlo contro gli Yuuzhan Vong.

Ganner morì quel giorno, ma Jacen riuscì a fuggire con Vergere. Ritornò nei ristretti territori della Nuova Repubblica, sofferenti, deboli, e sconvolti dalla guerra. Giunse su Mon Calamari dove, dopo essersi riunito alla sua famiglia, si dedicò alla milizia, periodo durante il quale si dimostrò un grande coordinatore della flotta.

Prese parte alla Battaglia di Ebaq, a bordo della nave ammiraglia dell’Ammiraglio Traest Kre'fey. Tuttavia, quando Tsavong Lah dichiarò il suo intento di invadere Ebaq 9 e catturare i Jedi, Jacen vi si recò immediatamente. Quando atterrò, Lah gli lanciò addosso un migliaio di uomini ed un voxyn. Mentre Jacen cercava di respingerli, Vergere arrivò sulla luna a bordo di un Ala-A, uccidendo tutti i guerrieri Vong e il voxyn. Jacen riuscì a sopravvivere usando la Forza per creare una bolla intorno alla sua testa.

Alla ricerca di Zonama Sekot

Dopo gli eventi di Ebaq, Jacen ando con gli zii Luke e Mara Jade in cerca del leggendario pianeta vivente Zonama Sekot. Jacen aveva appreso di questo pianeta grazie a Vergere, e Luke sentì che avrebbe potuto essere la chiave per la vittoria contro i Vong. La prima tappa fu nel settore Imperiale, per scoprire se l’Impero aveva qualche informazione su di esso. Tuttavia, quando arrivarono scoprirono che i Vong avevano attaccato Bastion, la capitale dell’Impero, ed avevano sconfitto la flotta imperiale. Poco dopo, Jacen, Luke, e Mara aiutarono l’Impero a sconfiggere i Vong. Dopo questi eventi, Jacen accompagnò Luke Skywalker nelle Regioni Ignote alla ricerca di questo pianeta che avrebbe portato alla soluzione della minaccia Yuuzhan Vong.

Jacen fu fondamentale nella ricerca di Zonama Sekot, e nel tentativo di convincere il pianeta vivente ad unirsi alla battaglia contro gli Yuuzhan Vong.

Benché grato per averlo salvato dai Vong, Sekot mise i Jedi alla prova. Luke e Mara si incontrarono con Jabitha Hal, Magister dei Ferroani che vivevano sul pianeta. Luke tentò di convincerla ad entrare in guerra, ma Hal si riserbò di parlarne con il consiglio dei Ferroani e portarne risposta l'indomani. Nella notte però Danni Quee, venuta con loro, fu rapita da alcuni sconosciuti. Jacen e Tesar Sebatyne si misero sulle sue tracce, incontrando i rapitori ed arrendendosi a loro per evitare un bagno di sangue. Poco dopo i Ferroani dissidenti rapirono anche Hal.

Jacen tentò di convincere il loro leader, Shensi, a lasciarli tutti andare, ma questi rifiutò. Riconoscendo però di non poter trattenere un Jedi, gli disse che poteva andarsene se voleva. Shensi gettò lui, Sebatyne e Hal in mezzo ai bora, feroci piante carnivore di Sekot; Sebatyne suggerì di usare la forza, ma Jacen preferì risolvere la questione pacificamente e, attingendo ai propri poteri, riuscì ad alleviare la rabbia delle piante. Ciò soddisfò Sekot, che fece liberare i prigionieri e accettò di aiutare a fermare i Vong. Poco dopo, Jacen aiutò il pianeta a riprendersi da un'infezione causata da Nom Anor.

Fine della guerra

Jacen rimase su Sekot mentre Luke e Mara facevano ritorno per fare rapporto all'Alto Comando dell'Alleanza Galattica. Solo gli disse di convincere i capi dell'Alleanza a non attaccare Coruscant subito, in quanto ciò avrebbe infuriato la Mente del Mondo, che avrebbe reso il pianeta inabitabile. L'Alleanza optò comunque per l'attacco, e Luke incaricò Jacen di uccidere il Signore Supremo, Shimrra Jamaane, prima che potesse ordinare alla Mente di distruggere la capitale.

Quando l'attacco ebbe inizio, Jacen si lanciò all'attacco della cittadella del Signore Supremo insieme ad altri Jedi e soldati dell'Alleanza. Qui aiutarono un gruppo di ribelli Vong che stavano combattendo contro le forze di Jamaane, mentre Jacen riuscì a contattare la Mente del Mondo e ad ottenere il suo aiuto contro i Vong, portandola dalla sua parte. Solo e gli altri furono trattenuti dalle guardie del corpo di Jamaane, i Massacratori, ma il Signore Supremo fu comunque ucciso da Luke.

Poco dopo, Jacen raggiunse il famiglio di Jamaane, Onimi, che stava cercando di scappare. Identificando frammenti di yammosk contenuti in lui, Jacen capì che Onimi aveva restaurato il proprio contatto con la Forza e, per tutto quel tempo, aveva controllato la mente di Shimrra, regnando da dietro il trono. Onimi era convinto di avere vinto gli dèi e vide in Jacen la personificazione di Yun-Shuno, il dio degli Indegni.

In uno spettacolare duello, Jacen divenne uno con la Forza senza morire e riuscì ad uccidere Onimi. La guerra era finalmente terminata, e la Galassia tornava in pace.

La crisi del Nido Oscuro e la caduta al lato oscuro

Dopo aver viaggiato a lungo, Jacen sentì un richiamo attraverso la Forza, e seguì la sorella nelle Regioni Sconosciute corsa in aiuto degli insettoidi Killik contro una forza d’invasione Chiss. Ritornò nello spazio Repubblicano dopo che i suoi genitori e i suoi zii andarono a riprenderli assieme agli altri Jedi che avevano risposto al richiamo. Jacen poi si diresse verso l’Hapes Cluster per chiedere alla sua vecchia amica e amata Tenel Ka di assisterlo nella risoluzione del conflitto Chiss/Killik, convinto che la flotta potesse fungere da cuscinetto fra i due contendenti e portarli poi ad una soluzione pacifica. Ella obbedì inviando una flotta di Dragoni da Battaglia Hapan per proteggere i Killik. Tuttavia, Raynar rivelò a Jaina che Jacen era divenuto molto più potente persino della mente collettiva dei Killik, dubitava quindi sul fatto che Jacen potesse essere sotto controllo mentale quando aveva fatto la richiesta. Una delle tante abilità che aveva appreso durante i suoi viaggi era quella del “flow walk”, che gli permetteva di manipolare il tempo e i destini delle persone sia passati che futuri.

Questa impressionava e preoccupava I Maestri Jedi, i quali credevano che il potere di controllare il destino fosse troppo pericoloso da gestire per chiunque. Fu in questo periodo che Tenel Ka diede alla luce sua figlia Allana, la quale fu poi attaccata dai Gorog. Jacen respinse l’attacco con successo e mise al sicuro sua figlia. Posseduto da una inquietante paura che a Tenel Ka o alla piccola fosse fatto del male, Jacen usò la Forza per gettare la notta di Tenel Ka (la mandante dell’attacco) in uno stato comatoso. Immediatamente dopo, ebbe una visione di guerra senza fine che avrebbe distrutto la galassia, con i Killik nel cuore di essa. Determinato a salvare la figlia e la galassia da questa visione, decise di provare a provocare I Chiss affinchè distruggessero I Killik. Ma provocando una guerra, alcuni credettero che avesse aiutato la sua visione ad avverarsi. Jacen rivelò più tardi che la sua visione non rivelava chi fosse colui che avrebbe fatto scoppiare il conflitto, supportando la teoria che fu proprio lui a dare inizio alla guerra senza fine.

La ragione che stava dietro all’idea di attacco preventivo di Jacen era di impedire alle forze Chiss di iniziare una guerra secondo i loro metodi: e per un certo verso ebbe successo. Jacen in questo modo impedì un assalto genocida da parte dei Chiss per sterminare i Killik. Fu in grado di disturbare i loro tentativi di creare e rilasciare un’arma biologica contro i Killik. Ma, nonostante i tentativi del giovane Solo, la guerra si diffuse fino a coinvolgere anche l’Alleanza Galattica, quando le forze Killik cercarono di dominare le razze insettoidi dell’Alleanza. Sotto consiglio di Jacen però, i Jedi riuscirono a impedire tutti gli attacchi, eccetto uno rivolto alle riserve di bacta Alleate.

Luke Skywalker iniziò a rispettare Jacen alla pari di un saggio e abile maestro, provocando la costernazione dei pari rango di Jacen. Luke iniziò a seguire i suoi consigli così tante volte, che gli diede ascolto persino quando Jacen gli disse che non era pronto per affrontare Lomi Plo, la Regina Oscura dei Gorog. Jacen sentì che i dubbi e le paure di Luke avrebbero reso Lomi Plo invisibile a lui. Jacen aiutò Luke a dominare alcuni dei suoi dubbi in merito alla morte di sua madre, e poi lo accompagnò ad affrontare Lomi Plo. Durante il duello, le preoccupazioni di Jacen trovarono riscontro, quando Luke esitò per un momento e permise ai dubbi di entrare nella sua mente.

Questo permise a Lomi Plo di bloccarlo, rendendolo incapace di qualsiasi movimento. In quell’istante, Jacen venne gravemente ferito dalla stessa Lomi Plo, mentre il giovane cercava di salvare Mara Skywalker. Un colpo preciso sparato da Mara spinse via Lomi Plo, così Mara potè occuparsi delle fderite di Jacen. Mentre i due si trovavano in un centro medico, Jacen insegnò a Luke a non fuggire dalle sue paure e dal suo dolore, ma ad accettarli ed abbracciarli. Fu tramite questa conoscenza che Luke fu in grado di eliminare i suoi dubbi e sconfiggere la Regina Oscura. Questo, assieme alla cattura di Raynar Thul, mise fine alla minaccia Killik.

Presente in

Fonti

Vedi anche

Famiglia Solo

Link esterni