Sheev Palpatine: differenze tra le versioni

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*[[10 ABY]], ('''45'''), [[Byss]]
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*[[10 ABY]], ('''45'''), ''[[Eclipse (astronave)|Eclipse]]'', in orbita sopra [[Da Soocha V]].
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* [[Era dell'ascesa dell'Impero]]<ref name="tpm">''[[Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma]]''</ref>
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* [[Era della Ribellione]]
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*[[Casa Reale di Naboo]]
* [[Era della Nuova Repubblica]]
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*[[Repubblica Galattica]]
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*[[Impero Galattico]]
* [[Dinastia Palpatine]]{{Ref|<ref name="DPN">''[[Star Wars: Darth Plagueis]]''</ref>}}
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* [[Damask Holdings]]{{Ref|<ref name="DPN" />}}
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* [[Ordine dei Signori dei Sith]]
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*[[Dooku|Darth Tyranus]]
* [[Casa Reale di Naboo]]
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*[[Anakin Skywalker|Darth Vader]]
* [[Repubblica Galattica]]
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* [[Impero Galattico]]<ref name="tesb">''[[Star Wars Episodio V: L'impero colpisce ancora]]''</ref>
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<b>Sheev Palpatine</b> fu l'Imperatore del più potente regime tirannico di cui la [[Galassia|galassia]] abbia mai avuto testimonianza, tutto ciò nonostante le sue radici fossero estremamente umili, appartenenti a un pianeta pacifico quale [[Naboo]]. Con il nome di <b>Darth Sidious</b>, fu il primo [[Signore Oscuro dei Sith]] dopo circa mille anni a regnare sulla stragrande maggioranza della [[Galassia]].  Creò l'[[Impero Galattico]] sulle ceneri della [[Vecchia Repubblica]], dopo avere orchestrato le [[Guerre dei Cloni]] a questo scopo. Quindi, regnò quasi del tutto incontrastato finché l'[[Alleanza Ribelle]] non gli si ribellò, scatenando la [[Guerra Civile Galattica]]. Morì durante la [[Battaglia di Endor]].
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* [[Darth Maul]]<ref name="tpm">''[[Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma]]''</ref>
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* [[Vergere]]
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* [[Darth Tyranus]]<ref name="aotc">''[[Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni]]''</ref>
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* [[Darth Vader]]<ref name="rots">''[[Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith]]''</ref>
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* [[Mara Jade]]
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* [[Lumiya]]
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* [[Luke Skywalker]]}}
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{{Quote|Tutto quanto procede come avevo previsto...|Palpatine|Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi}}
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<b>Palpatine</b> fu il governante supremo del più potente regime tirannico di cui la [[Galassia|galassia]] abbia mai avuto testimonianza, tutto ciò nonostante le sue radici fossero estremamente umili, appartenenti a un pianeta pacifico quale [[Naboo]]. Con il nome di <b>Darth Sidious</b>, fu il primo [[Signore Oscuro dei Sith]] dopo circa mille anni a regnare sulla stragrande maggioranza della [[Galassia]].  Creò l'[[Impero Galattico]] sulle ceneri della [[Vecchia Repubblica]], dopo avere orchestrato le [[Guerre dei Cloni]] a questo scopo. Quindi, regnò quasi del tutto incontrastato finché l'[[Alleanza Ribelle]] non gli si ribellò, scatenando la [[Guerra Civile Galattica]]. Sebbene morto durante la [[Battaglia di Endor]], Palpatine si reincarnò in un clone e tornò a minacciare la [[Galassia]], fino ad essere definitivamente distrutto dal [[Jedi]] [[Empatojayos Brand]].
 
  
 
==Biografia==
 
==Biografia==
===Origini===
 
 
Palpatine era il rampollo di una nobile casata di [[Naboo]], figlio di [[Cosinga Palpatine]]. Profondamente ambizioso e pieno di sé, il giovane Palpatine tentò di convincere la sua famiglia a giocare un ruolo molto più incisivo nelle politiche del loro pianeta natio, accompagnandolo ad una più completa integrazione nella [[Galassia]], ma senza successo: suo padre e la sua famiglia erano contenti del potere che avevano acquisito fino ad allora e non avevano nessuna intenzione di cambiare la politica isolazionista di Naboo. Ciò mandò il giovane Palpatine su tutte le furie, estraniandolo dal padre.
 
 
Palpatine frequentò le accademie più prestigiose del pianeta, non sempre comportandosi correttamente, anzi spesso compì azioni che lo portarono a guai seri, sempre "corretti" dal padre Cosinga con le dovute bustarelle. Da giovane si appassionò anche agli [[sguscio|sgusci]], compiendo uno dei suoi primi efferati atti quando accidentalmente investì e uccise due pedoni.
 
 
Ancora speranzoso di vedere realizzate le proprie ambizioni politiche, Palpatine, giovane membro dell'[[Apprendistato Legislativo]], cercò di favorire l'ascesa al trono di [[Bon Tapalo]], che invece suo padre avversava. Fu in questa campagna che attirò le attenzioni del [[Muun]] [[Hego Damask]], ricco proprietario della [[Damask Holdings]], che lo reclutò come spia in cambio di finanziare Tapalo. Palpatine accettò, ignaro che si era appena messo al servizio di [[Darth Plagueis]], [[Signore Oscuro dei Sith]].
 
 
Vedendo del potenziale in Palpatine, Plagueis alimentò e sfruttò il suo risentimento nei confronti della sua famiglia, diventando sempre più indispensabile per lui. Quando alla fine Cosinga scoprì del coinvolgimento di suo figlio e di Damask nell'ascesa di Tapalo tentò di separare i due, Palpatine sfogò tutto l'odio accumulato e scatenò il potere del [[lato oscuro]] massacrando la sua famiglia.
 
 
Fu a questo punto che Plagueis riconobbe il suo apprendista. Nella tradizionale cerimonia Sith, Palpatine si inginocchiò ai piedi di Plagueis e giurò di affidarsi ai suoi insegnamenti e agli ideali dell'[[Ordine dei Signori dei Sith]]; Plagueis gli concesse un nuovo nome. Secondo la leggenda, i [[Signore dei Sith|Signori dei Sith]] sondavano [[la Forza]] per trovare il nome adeguato da conferire al loro nuovo apprendista. Come accadesse in realtà è ignoto, ma Plagueis nominò il suo nuovo apprendista <i>Darth Sidious</i>.{{Ref|<ref name="DPN" />}}
 
 
===Apprendistato Sith===
 
{{Quote|Il mio maestro mi ha insegnato tutto, anche la natura del lato oscuro...|Palpatine|Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith}}
 
[[Immagine: Palpatine_2.jpg|thumb|Palpatine da apprendista di Plagueis.]]
 
L'apprendistato durò vari decenni. Darth Plagueis era un maestro duro e brutale, ma in questo modo trasformò Palpatine in uno dei [[Sith]] più potenti dai tempi di [[Darth Bane]]. Sotto Plagueis, Palpatine studiò le [[tradizioni Sith]], il loro culto e le loro arti, assimilò la [[Regola dei Due]] che era alla base del loro Ordine e divenne un eccellente spadaccino. Quando l'addestramento cominciò ad arrivare a livelli più avanzati, Plagueis permise a Palpatine di studiare dagli antichi [[olocron Sith]], un privilegio concesso solo a chi si dimostrava abbastanza degno di poter usufruire degli insegnamenti del passato. Il suo Maestro, al contempo, credeva che la debolezza dei Sith stesse nell'incessante avvicendarsi violento di maestro in apprendista, perciò concluse con Palpatine un patto di reciproco aiuto.
 
 
[[Immagine: Palpatine_3.jpg|left|thumb|Sidious prende Maul come suo primo apprendista.]]
 
Mentre era ancora allievo di Darth Plagueis, Darth Sidious prese per sé un apprendista segreto: [[Darth Maul]], un giovane [[Zabrak]] trovato su [[Iridonia]]. Gli Zabrak erano addestrati a sopportare la sofferenza, ma ciò non bastò a Maul per passare indenne il doloroso addestramento cui Sidious lo sottopose. Palpatine instillò in Maul un odio viscerale verso i [[Jedi]]; un giorno, quando lo Zabrak era ancora molto giovane, Sidious lo portò appena al di fuori del [[Tempio Jedi]], fingendosi semplici turisti, e gli fece guardare i volti dei Jedi che entravano e uscivano dall'edificio, sussurrandogli parole riguardo la futura distruzione dell'[[Ordine Jedi]]. Questo avrebbe lasciato il segno in Maul negli anni a venire.
 
 
Infine, venne la prova finale. Palpatine mandò Maul su un remoto pianeta disabitato, dove gli mise alle calcagna dei droidi assassini per un mese intero. Alla fine del mese, Maul, esausto e affamato, incontrò Sidious presso una grotta. Nonostante il suo stato pietoso, Palpatine lo sfidò a duello e lo sconfisse facilmente. Troneggiando su di lui, gli gridò che avrebbe trovato un altro apprendista, più forte e valido. A quelle parole, Maul si rialzò e attaccò Sidious, per ucciderlo; questi riuscì a disarmarlo, ma il giovane continuò a combattere a mani nude. Palpatine venne anche ferito, prima di riuscire ad atterrare definitivamente il suo allievo. Con sommo stupore di Maul, Sidious gli sorrise e gli disse che, ora, era un [[Signore dei Sith]] a tutti gli effetti.
 
 
Nonostante i dettami della Regola dei Due e il doloroso addestramento cui fu sottoposto, Darth Maul ammirava Palpatine enormemente e nutriva una cieca fedeltà nei suoi confronti. Probabilmente, Palpatine sfruttò questo aspetto del suo apprendista per utilizzarlo come "allievo transitorio", già meditando di sostituirlo, un giorno, con un discepolo più potente.
 
 
===Inizia la carriera politica===
 
[[Immagine: Palpatine_4.jpg|150px|thumb|Palpatine appena eletto senatore.]]
 
Palpatine avviò la propria carriera politica su [[Naboo]] quando ancora era apprendista di [[Darth Plagueis]]. Com'era d'uso sul pianeta, entrò in politica alla tenera età di dodici anni, ma cominciò a candidarsi alle elezioni solo verso i vent'anni. La carriera politica locale di Palpatine fu quantomai disastrosa, in quanto egli si candidò numerose volte per numerose cariche, ma venne eletto in poche occasioni.
 
 
L'occasione per ascendere giunse quando [[Vidar Kim]], [[Senatore]] del [[settore di Chommell]], venne assassinato nel [[52 BBY]] (forse da un killer agli ordini di Plagueis o Sidious), lasciando vacante il posto. Palpatine, ora trentenne, si candidò per la successione e vinse, venendo eletto nuovo [[Senatore]]. Così, Palpatine si recò su [[Coruscant]] per la prima volta. Sarebbe rimasto sul pianeta per cinquant'anni, sotto varie vesti.
 
 
La prima volta che mise piede in [[Senato Galattico|Senato]], Palpatine capì che era visto dagli avidi [[Senatore|senatori]] più potenti come un sempliciotto di provincia, incapace di inserirsi nei veri ingranaggi della politica repubblicana. Ed egli non fece nulla per mutare la loro opinione; al contrario, dimostrò una grande "incapacità" quando "non riuscì" a cogliere al volo occasioni per entrare in influenti comitati senatoriali, restando nell'ombra. Presto, gli altri [[Senatore|senatori]] non lo degnarono d'alcuna attenzione.
 
 
Tuttavia, Palpatine scrisse moltissimo: pubblicò numerosi libri e opuscoli di analisi politico-economica, che ottennero un successo straordinario, tanto che i loro contenuti divennero addirittura materia di studio presso le università più prestigiose della [[Galassia]]. Grazie a questi libri, divenne estremamente popolare, specialmente presso i sistemi stellari che rappresentava, apparendo come il fautore di un radicale cambiamento dell'ormai corrotta politica repubblicana.
 
  
===Amicizie potenti===
+
===Vita iniziale===
Per conseguire il suo disegno, Palpatine cominciò a tessere una fitta rete di amicizie potenti che avrebbero potuto favorirlo nella sua ascesa.
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Appena giunto su [[Coruscant]], fece amicizia con [[Ronhar Kim]], un [[Jedi]], figlio dello stesso [[Vidar Kim]] ucciso poco prima. Dietro una maschera di sincera compassione, Palpatine divenne il confidente del giovane [[Ronhar Kim|Ronhar]], quello sempre pronto ad ascoltarlo, sempre pronto ad accogliere i suoi sfoghi. E, al momento più opportuno, colpì: Ronhar disse che suo padre avrebbe preferito che suo figlio avesse seguito le sue orme in politica, e ora meditava di farlo per onorare la sua memoria. Palpatine considerò che un Jedi che avesse lasciato l'[[Ordine Jedi|Ordine]] per entrare in politica avrebbe solo perso del tempo e suggerì piuttosto un'alleanza fra i Jedi ed i politici, un'alleanza fra lui e Ronhar. Quest'ultimo accettò e la sua figura sarebbe stata usata da Palpatine come una costante propagandistica.
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{{Quote|Il mio mentore mi ha insegnato tutto sulla Forza... Anche la natura del lato oscuro.|Palpatine ad [[Anakin Skywalker]]|Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith}}
  
Ma le amicize di Palpatine non finirono qui. Mentre faceva parte di una commissione repubblicana incaricata di sovrintendere alla smilitarizzazione di [[Ando]], conobbe il [[Jedi]] [[Jorus C'baoth]], con il quale strinse una salda amicizia; i due si incontravano spesso e C'baoth sarebbe stato utile a Palpatine per sabotare il Progetto <i>[[Volo d'Espansione]]</i>. Al contempo, Palpatine conobbe [[Janus Greejatus]], [[Terrinald Screed]], [[Kinman Doriana]], [[Sate Pestage]] e [[Ars Dangor]]; questi ultimi due erano anche suoi assistenti senatoriali. Pestage, in particolare, era anche al corrente del fatto che Palpatine e Sidious erano la stessa persona.
+
[[Immagine:Senatore Palpatine.jpeg|200px|left|thumb|Sheev Palpatine, Senatore di Naboo]]
  
Come Darth Sidious, il [[Signore Oscuro dei Sith|Signore Oscuro]] contattò [[Wilhuff Tarkin]], [[Tenente Governatore]] di [[Eriadu]], informandolo che condivideva i suoi progetti sulle super-armi galattiche di distruzione di massa. I due divennero alleati e Tarkin sarebbe stato usato più volte dal Signore dei Sith, fino a ricoprire un posto importante nello sviluppo delle super-armi imperiali.
+
Sheev Palpatine [[riproduzione|nacque]] su Naboo circa 84 anni prima della Battaglia di Yavin, fin da ragazzo intraprese la carriera [[politica]] e arrivò a [[Senatore|rappresentare]] il suo [[pianeta natale]] al [[Senato Galattico]] della [[Repubblica Galattica|Repubblica]]. Fu allora che poté toccare con mano i ferventi battibecchi e corruzione che minavano alle radici della Repubblica Galattica. A un certo punto della sua vita, Palpatine incontrò Darth Plagueis, un [[Signore Oscuro dei Sith]] ossessionato dall’immortalità, che lo scelse come [[apprendista Sith|apprendista]] ribattezzandolo [[Darth]] Sidious. [[Maestro Sith|Maestro]] e apprendista lavorarono insieme per scoprire i segreti dell’immortalità attraverso la manipolazione dei [[midi-chlorian]]. Sfortunatamente per Plagueis, nonostante avesse ottenuto un potere e una conoscenza del [[lato oscuro della Forza|lato oscuro]] tali da essere in grado di usare la Forza per creare la vita e prevenire la morte, Sidious dopo aver appreso da lui tutto ciò che sapeva, lo uccise mentre dormiva.
  
===Prime mosse===
+
In gran segreto, Sidious si dedicò all'esecuzione dell'antico piano dei Sith ordito quasi mille anni prima da Darth Bane: soppiantare la Repubblica con un [[Impero Galattico|Impero]] e distruggere l’[[Ordine dei Jedi]], i nemici giurati dei Sith. Alla ricerca di un apprendista, si recò su [[Dathomir]] dove incontrò [[Madre (titolo)|Madre]] [[Talzin]], leader del culto delle [[Sorelle della notte]]. Il Signore dei Sith promise alla strega che l'avrebbe presa come apprendista e braccio destro, e che insieme avrebbero potuto unire il potere del lato oscuro della Forza con la sua magia. Ma non era questo il vero piano di Sidious: egli aveva riscontrato un immenso potenziale nella Forza nel figlio appena nato di Madre Talzin, uno [[Zabrak]] [[Fratelli della Notte|affiliato]] al culto, così tradì la strega e rapì il piccolo per farlo suo apprendista, ribattezzandolo [[Darth Maul]]. Negli anni che seguirono Darth Sidious addestrò il suo nuovo allievo in maniera brutale per renderlo una vera e propria arma al servizio dei Sith, considerandone la prodezza e le abilità euristiche fuori del comune, come un bene ineguagliabile per i suoi piani.
[[Immagine: Palpatine_11.jpg|200px|left|thumb|La minaccia fantasma.]]
+
Darth Sidious trovò un importante strumento in [[Nute Gunray]], ambizioso funzionario della [[Federazione dei Mercanti]]. Attraverso una serie di manovre destabilizzatrici, riuscì a farlo eleggere [[Viceré della Federazione dei Mercanti|Viceré]] della grande compagnia, quindi, con l'aiuto di Tarkin, eliminò i suoi oppositori in seno al [[Direttorato della Federazione dei Mercanti|Direttorato]] durante il [[Summit di Eriadu|summit commerciale]] di [[Eriadu]]. Sidious contattò Gunray, spiegandogli quali fossero state le cause del suo successo; nulla era avvenuto per suo merito, nulla era avvenuto per caso, tutto era stato manovrato dal [[Signore Oscuro dei Sith]]. Temendo di perdere tutto, Gunray accondiscese alla richiesta di Sidious: creare un grande esercito di droidi da battaglia.
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Poco dopo, Sidious derubò la Repubblica di milioni di crediti — ritenuti rubati dal [[Fronte Nebula]] — e li passò segretamente alla famiglia di [[Finis Valorum]], allora [[Cancelliere Supremo]]. Quindi, [[Sate Pestage|Pestage]] si assicurò che [[Orn Free Taa]], acerrimo rivale di Valorum, scoprisse la transazione; come previsto, Taa denunciò il "furto" presso il [[Comitato delle Attività Interne]], assestando un durissimo colpo alla già precaria amministrazione di Valorum.
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Mentre addestrava il giovane Zabrak, Sidious, entrò in contatto con il [[Maestro Jedi|Maestro]] [[Dooku]], un Jedi il cui disgusto per la corruzione della Repubblica era in continuo aumento. Per questo aveva lasciato l’[[Ordine dei Jedi]] rientrando in possesso delle sue ricchezze e del titolo di [[Conte]] di [[Serenno]]. Sidious lo convinse a convertirsi al lato oscuro e lo fece suo apprendista ribattezzandolo Darth Tyranus contravvenendo di fatto alla [[Regola dei Due]].
  
In ultimo, quando l'esercito di droidi da battaglia fu pronto, Sidious ordinò a Gunray di [[Invasione di Naboo|porre sotto embargo]] il remoto pianeta di [[Naboo]], mentre, indossati i panni di Palpatine, gli dava una motivazione valida, essendo fra i maggiori promotori dell'abolizione delle "zone franche" di commercio dell'[[Orlo Esterno]], da cui la Federazione traeva grande ricchezza.
+
In quel periodo il [[Maestro Jedi]] [[Sifo-Dyas]], avuto il sentore di una prossima guerra, aveva commissionato la creazione di un’armata per la Repubblica ai [[clonazione|clonatori]] di [[Kamino]], all’insaputa del Consiglio Jedi. Su ordine di Sidious, Darth Tyranus  fece in modo di toglierlo di mezzo per prenderne il posto come committente: approfittando di una [[Missione su Oba Diah (Crisi di Naboo)|missione di negoziato]] con il [[Sindacato dei Pyke]] su [[Oba Diah]] che il Cancelliere [[Finis Valorum]] aveva affidato al Maestro Jedi, Tyranus pagò i Pyke perché abbattessero la nave del Jedi. Infine per eliminare ogni traccia, cancellò tutte le informazioni su Kamino e sulla missione dalla memoria degli [[Archivi Jedi]]. Ora si trattava di trovare una matrice genetica per i cloni, e Tyranus ingaggiò il [[cacciatore di taglie]] [[Jango Fett]] su una delle lune di [[Bogden]]. In ultimo, ai [[Kaminoani]] venne ordinato di impiantare nel cervello di ogni clone un [[Chip inibitore|bio-chip]] contenente un [[Ordine 66|protocollo]] che avrebbe assicurato la loro totale obbedienza a Darth Sidious quando sarebbe arrivato il momento giusto.
  
 
===La crisi di Naboo===
 
===La crisi di Naboo===
[[Immagine: Palpatine_5.jpg|thumb|Palpatine durante la Crisi di Naboo.]]
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====L’invasione di Naboo====
Il blocco generò aspri dibattiti nel [[Senato Galattico]] che durarono un mese intero. Mentre Darh Sidious istruiva i [[Neimoidiani]] sul da farsi, Palpatine parlò vigorosamente contro l'embargo, a suo dire criminale e oppressivo. Mentre i [[Senatore|senatori]] prendevano posizione, il [[Ministro della Federazione dei Mercanti|Senatore]] [[Lott Dod]], rappresentante la Federazione, disse che la compagnia non aveva infranto nessuna legge, stava solo manifestando il proprio dissenso e la propria protesta. Così impantanato, il Senato non riuscì a prendere nessuna decisione e lo stesso [[Cancelliere Supremo|Cancelliere]] [[Finis Valorum|Valorum]], pur essendo a favore di provvedimenti contro la Federazione, non fu in grado di agire, perdendo ulteriori consensi.
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{{Quote|Finalmente ci riveleremo ai Jedi. Finalmente ci vendicheremo.|[[Darth Maul]] al suo maestro|Star Wars: Episodio I La minaccia fantasma}}
  
Palpatine tentò di convincere la [[Regina]] [[Padmé Amidala|Amidala]] ad attendere una risposta del Senato, ma dopo l'ennesimo fallimento la monarca contattò Valorum, dicendogli che lo riteneva personalmente responsabile dell'evidente nulla di fatto. A questo punto, egli inviò due [[Jedi]], [[Qui-Gon Jinn]] e [[Obi-Wan Kenobi]], a trattare con i [[Neimoidiani]]. Indossato il mantello di Darth Sidious, Palpatine ordinò a [[Nute Gunray|Gunray]] di uccidere i Jedi e dare inizio all'[[Invasione di Naboo|invasione]]. Il pianeta fu preso ma, con l'aiuto dei due Jedi, [[Padmé Amidala|Amidala]] riuscì a fuggire. Sidious, infuriato, rimbeccò i [[Neimoidiani]] ordinando loro di ritrovare la Regina, ma in realtà la cosa non lo toccava minimamente: l'importante era che, finalmente, poteva mettere in atto la seconda parte del suo piano.
+
[[Immagine:Sith Federazione.png|200px|left|thumb|Darth Sidious presenta Darth Maul ai Neimoidiani.]]
  
Infine, riuscì a scoprire che la Regina era atterrata su [[Tatooine]] per riparare la sua nave. Quindi, inviò [[Darth Maul]] per riportarla a [[Naboo]] e costringerla a firmare il trattato che avrebbe legittimato l'occupazione federale, ma gli ordinò di uccidere i [[Jedi]] prima di tutto. Maul era entusiasta: finalmente, i [[Sith]] avrebbero potuto prendersi la loro tanto ambita e attesa vendetta. Tuttavia, egli non era che un sacrificabile strumento nelle mani del suo maestro, il quale ben rammentava che su [[Tatooine]] si trovava il [[Anakin Skywalker|bambino]] "di" [[Darth Plagueis|Plagueis]] e non voleva che fosse trovato dai Jedi. Maul partì per il pianeta, ma non riuscì ad uccidere i Jedi, né a catturare la Regina. Al contrario,
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Al momento opportuno Sheev Palpatine cominciò ad agire direttamente per attuare il piano di Darth Bane. Il primo obiettivo era rovesciare il [[Cancelliere Supremo]] della Repubblica [[Finis Valorum|Valorum]], che non aveva più potere politico e considerava Palpatine un prezioso amico e alleato. Nelle vesti di Darth Sidious, contattando via [[ologramma]] il [[Vicerè]] della [[Federazione dei Mercanti]], [[Nute Gunray]] a cui ordinò di assediare con lei sue navi il pianeta Naboo in segno di protesta contro la tassazione delle rotte commerciali verso sistemi stellari esterni, imposta dal Senato. Dato che il maggiore organo di rappresentanza della Repubblica rimase inattivo, Valorum inviò segretamente due [[Cavalieri Jedi]]—il [[Maestro Jedi|Maestro]] [[Qui-Gon Jinn]] e il suo [[Padawan]] [[Obi-Wan Kenobi]]—come ambasciatori, per negoziare con Nute Gunray.
  
Il piano originale stava nel far durare l'occupazione di [[Naboo]] per mesi, o addirittura per uno o più anni, al fine di demolire quel poco di stabilità su cui Valorum e il Senato potevano ancora contare; il loro fallimento avrebbe permesso all'innovativo e progressista Palpatine, nemico della corruzione per eccellenza, di ascendere alla [[Cancelliere Supremo|cancelleria]]. Quando però [[Padmé Amidala|Amidala]] dichiarò di essere in viaggio per [[Coruscant]], Sidious, che era anche un maestro dell'improvvisazione, cambiò rapidamente i propri piani.
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Gunray e il [[capitano]] [[Daultay Dofine]] contattarono Sidious per informarlo dell’arrivo dei due ambasciatori Jedi ordinò. Il Sith, dopo aver liquidato Dofine che alla vista dei Jedi voleva abbandonare il piano, ordinò al Vicerè di procedere con l’[[Invasione di Naboo|invasione]] del pianeta e di eliminare i due Jedi; quando Gunray chiese se si trattasse di un’azione legale, Sidious rispose che lui l’avrebbe resa tale. I Neimoidiani eseguirono gli ordini del Signore dei Sith, ma i Jedi scamparono all’attentato e lasciarono la [[Nave Controllo Droidi|nave della Federazione]] nascondendosi su una [[nave da sbarco C-9979|nave da sbarco]]. Chiusa la comunicazione con il Vicerè, Palpatine venne contattato dalla [[Regina]] [[Padmé Naberrie|Amidala]] di Naboo, riguardo la negazione da parte del Vicerè di aver ricevuto gli ambasciatori del Cancelliere Supremo. Palpatine si finse preoccupato a questa rivelazione, ma la trasmissione venne interrotta, e i Naboo capirono che sarebbero stati invasi da un momento all’altro.
  
===Ascesa al potere===
+
L’armata [[droide]] della Federazione atterrò sul pianeta e in un giorno, occupò la capitale [[Theed]] e le regioni circostanti. Amidala e il suo seguito furono catturati e Nute Gunray le propose di firmare un trattato che avrebbe dato un’aria di legittimità all’invasione. Tuttavia, i Jedi la liberarono, riuscendo a forzare il blocco a bordo dell’[[Astronave reale di tipo J 327 Nubian|astronave reale]].
{{Quote|Ora eleggeranno un nuovo Cancelliere, un Cancelliere forte, uno che possa porre fine alla nostra tragedia.|Palpatine|Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma}}
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Quando [[Padmé Amidala|Padmé]] raggiunse la [[Città Galattica]], Palpatine era lì ad aspettarla e le chiese di seguirlo nei suoi appartamenti, per discutere la strategia che avrebbero adottato nell'imminente [[sessione straordinaria del Senato]]. Le opportunità che Palpatine le mise davanti furono due: sfiduciare — e, quindi, far cadere — Valorum, o fare ricorso alla [[Corte Suprema]]; quest'ultima, come la stessa Amidala notò, avrebbe impiegato ancora più del Senato per prendere una decisione. Valorum era sì un amico di [[Naboo]], ma in questo momento era anche divenuto un ostacolo fra lei e la liberazione del suo popolo che moriva di fame. Di fatto, quindi, Palpatine non presentò nessuna scelta alla Regina: le impose il suo volere.
+
[[Immagine: Palpatine_7.jpg|260px|left|thumb|Palpatine convince Amidala a sfiduciare Valorum.]]
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Quando i due si presentarono in [[Senato Galattico|Senato]], Palpatine fece subito parlare [[Padmé Amidala|Amidala]]. Nel suo discorso, ella fu continuamente interrotta da [[Lott Dod]], ma [[Finis Valorum|Valorum]] lo zittì. Quando questi stava per respingere la richiesta di Dod di istituire una commissione d'inchiesta, venne convinto dal [[Vice-Presidente del Senato Galattico|Vice-Presidente]] [[Mas Amedda]], probabilmente manovrato dalla Federazione, ad accoglierla. Profondamente delusa e infuriata, Amidala propose un [[voto di sfiducia]] contro di lui. Il Senato, da tempo insofferente verso Valorum, esplose in un'ovazione. Il Cancelliere fu costretto a fissare la votazione per il giorno successivo.
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Mentre Amidala lasciava [[Coruscant]] per fare ritorno a [[Naboo]], dato che il voto di sfiducia era ormai certo di approvazione, si delinearono le fazioni per le successive elezioni. I [[Senatore|senatori]] più lealisti identificarono in [[Bail Antilles (Repubblica)|Bail Antilles]] il loro candidato, mentre i più corrotti si schierarono con [[Ainlee Teem]]. Tuttavia, gran parte del [[Senato Galattico|Senato]] non condivideva entrambe le fazioni e cercava un terzo uomo da contrapporre a loro. [[Orn Free Taa]] era il [[senatore]] più influente a sostegno di questa idea e fu proprio lui a proporre ed ottenere la candidatura di Palpatine, l'uomo che avrebbe potuto unificare le varie fazioni del Senato per un governo di vasta maggioranza.
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Quando Gunray informò Sidious della fuga di Amidala, il Signore dei Sith presentò loro Darth Maul, che incaricò di ritrovare e catturare la regina. Dato che la nave era stata danneggiata nella fuga Amidala ordinò di atterrare su [[Tatooine]], un pianeta desertico dell’[[Territori dell’Orlo Esterno|Orlo Esterno]], per poterla riparare. Maul si accertò della posizione della regina, e assicurò il suo maestro che la sua ricerca in quel mondo scarsamente popolato sarebbe durata poco. Sidious ordinò al suo apprendista di uccidere prima i Jedi e, una volta morti di catturare la regina. Maul partì per Tatooine, ma [[Duello su Tatooine|fallì]] la missione: la Regina e i Jedi sfuggirono al Sith e fecero rotta per [[Coruscant]].
  
A ciò va aggiunto il fatto che Darth Sidious, usando alcuni mercenari della [[Guardia del Sole]], aveva fatto assassinare alcuni senatori che avrebbero potuto mettere a rischio le elezioni. Coloro che li avevano sostituiti erano ora più vicini al pensiero dell'alter ego del [[Signore Oscuro dei Sith|Signore Oscuro]].
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====La caduta di Valorum ====
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{{Quote|Entrano i burocrati, i veri signori della Repubblica. E alle dipendenze della Federazione del Commercio, potrei aggiungere. E qui, il potere del cancelliere Valorum si dissolve per sempre.|Sheev Palpatine alla Regina Amidala|Star Wars: Episodio I La minaccia fantasma}}
  
Il giorno successivo, la caduta di Valorum venne formalizzata dal voto. Infine, qualche giorno dopo, si tennero le [[Elezioni del Cancelliere Supremo 32 BBY|elezioni]], in cui Palpatine ottenne una maggioranza schiacciante, votato anche da alcuni ex sostenitori di Antilles e Teem. Nel suo discorso d'insediamento, Palpatine assicurò che avrebbe restaurato la gloria perduta della [[Repubblica Galattica|Repubblica]] e combattuto senza tregua la corruzione. Inconsciamente, il [[Senato Galattico|Senato]] aveva appena eletto colui che sarà l'artefice della distruzione della [[Repubblica Galattica|Repubblica]].
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[[Immagine:Palpatine 7.jpg|200px|right|thumb|Il Senatore Palpatine convince la Regina Amidala a proporre il Voto di Sfiducia per il Cancelliere Valorum]]
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===La liberazione di Naboo===
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[[Immagine: Palpatine_8.jpg|thumb|Il nuovo Cancelliere Supremo.]]
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Mentre ancora lavorava per assicurarsi l'elezione alla [[Cancelliere Supremo|cancelleria]], Sidious ricevette i rapporti che [[Darth Maul]] gli inviava costantemente da [[Naboo]]. Ormai la situazione lì non gli interessava più, ma non poté fare a meno di denotare l'incapacità di [[Nute Gunray|Gunray]]: [[Padmé Amidala|Amidala]] riuscì non solo a sfuggire ai suoi droidi, ma anche a forgiare un'alleanza con i [[Gungan]] e a marciare su [[Theed]] con un'enorme armata. Per continuare a mantenere la sua parvenza, Sidious ordinò a Gunray di massacrare i rivoltosi e a Maul di uccidere i [[Jedi]].
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La [[Battaglia di Naboo (Invasione di Naboo)|Battaglia di Naboo]] andò molto diversamente da quanto previsto dai [[Neimodiani]]: le loro armate vennero sconfitte, Gunray fu arrestato dalla stessa Amidala e Maul venne ucciso da [[Obi-Wan Kenobi]]. Quando la notizia del risultato della battaglia raggiunse Sidious, questi non fu minimamente toccato dalla morte del suo apprendista: essa era già prevista e, prima o poi, sarebbe giunta.
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Il Senatore Palpatine incontrò la Regina Amidala nei [[500 Republica|suoi appartamenti]] a [[Galactic City]]. Ella intendeva sottoporre la sua questione al Cancelliere in persona, prima che al Senato. Il Senatore le disse che il Senato era da tanto che non aveva più a cuore il bene comune della galassia, e che Valorum, infamato da accuse di corruzione, era senza potere contro di esso. A quel punto, Palpatine le offì due scelte: avrebbe potuto proporre un [[Voto di Sfiducia]] per la leadership del Cancelliere Valorum, costringendolo a dimettersi e a indire le elezioni per un nuovo Cancelliere che fosse in grado di controllare i burocrati; oppure avrebbe potuto portare il suo caso di fronte alla giustizia, il che significava dilatare enormemente i tempi. Volendo intervenire il prima possibile per salvare il suo popolo, Amidala optò per la prima.
  
Giunto su [[Naboo]] per le celebrazioni della vittoria, Palpatine fece finalmente conoscenza con il piccolo [[Anakin Skywalker]]. Di lì in avanti, Palpatine sarebbe stato molto vicino al ragazzo, educandolo e divenendo il suo confidente personale, per poterlo prendere, un giorno, come apprendista. Sempre sul suo pianeta natio, Palpatine si divertì ad ascoltare l'[[Alto Consiglio Jedi]], proprio davanti a lui, chiedersi chi mai potesse essere il secondo [[Sith]], ancora in vita e che, a loro insaputa, stavano servendo.
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Durante la tanto attesa assemblea al Senato, il rappresentante della Federazione dei Mercanti [[Lott Dod]] si oppose fermamente alle dichiarazioni di Palpatine e di Amidala, e chiese la formazione di un comitato per indagare sulle loro accuse, mentre il [[Presidente del Senato]] [[Mas Amedda]] manteneva Valorum incatenato dalla procedura, costringendolo a concedere alla Federazione i suoi diritti. Oltraggiata, Amidala propose il Voto di Sfiducia, e fu accolta dall’applauso di centinaia di Senatori, lasciando Valorum sbalordito.
  
===Signore Oscuro===
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Il posto vacante portò alla nomina di Palpatine come candidato Cancelliere supremo insieme a [[Bail Antilles]] di [[Alderaan]] e [[Ainlee Teem]] di [[Malastare]]. Quando annunciò la sua nomina ad Amidala, la regina dichiarò la sua intenzione di tornare su Naboo per reclamarlo alla Federazione con ogni mezzo a sua disposizione. Palpatine si dimostrò preoccupato e cercò di malavoglia a convincerla a rimanere su Coruscant. Ma ella partì comunque per il suo pianeta, e il Consiglio dei Jedi mandò Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi al suo seguito.
Darth Plagueis era ossessionato dall'idea di scoprire il segreto dell'immortalità. Il suo obiettivo più ambizioso stava nello scoprire il modo per influenzare i [[midi-chlorian]] a creare la vita dal nulla, un potere che gli avrebbe consentito di divenire l'essere più potente dell'universo. Tuttavia, fece un grave errore: rivelò a Palpatine che aveva finalmente raggiunto la conoscenza suprema, aveva scoperto come modellare i midi-chlorian a proprio piacimento; il bambino che sarebbe potuto nascere da un esperimento di questo genere, intuì Plagueis, avrebbe avuto poteri stupefacenti e mai visti prima. Per giunta, Plagueis mise in chiaro a Palpatine che, in quanto Cancelliere, avrebbe dovuto passare solamente le leggi stabilire dal suo Maestro.
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Palpatine non la prese bene: temendo che Plagueis volesse rimpiazzarlo con questo bambino, e ritenendosi pronto a prendere le redini dell'Ordine, Palpatine lo assassinò nel sonno e divenne il nuovo [[Maestro Sith]]. Di lì in avanti, avrebbe tentato di cancellare ogni ricordo di Plagueis, evitando anche di istruire i suoi apprendisti sul suo conto.
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====La Battaglia di Naboo====
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{{Quote|Sterminateli subito. Tutti quanti.|Darth Sidious a Nute Gunray|Star Wars: Episodio I La minaccia fantasma}}
  
Nonostante la morte di Plagueis, Palpatine scoprì che su [[Tatooine]] era nato un [[Anakin Skywalker|bambino]] con un'altissima concentrazione di [[midi-chlorian]] nelle sue cellule, circa 20.000 per cellula (mentre la media era di 2.500). Intuendo che sarebbe potuto essere un utile strumento per i suoi piani futuri — nonché la garanzia maggiore dell'eterno dominio dei [[Sith]] —, Palpatine lo tenne attentamente d'occhio.
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[[Immagine:Funerale Qui-Gon.png|200px|left|thumb|Sheev Palpatine presenzia al funerale di Qui-Gon Jinn su Naboo]]
  
===Un nuovo apprendista===
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Sidious ordinò ai Nemoidiani su Naboo di uccidere Amidala al suo arrivo, e mandò Darth Maul con loro per accertarsi che eseguissero i suoi ordini, e per occuparsi dei Jedi. Even while he managed the election on Coruscant, he made time to go over the Neimoidians' progress. Contro ogni aspettativa apprese che non solo Amidala era sfuggita a Gunray ma che aveva anche stretto un’alleanza con i [[Gungan]] che avevano assembrato un esercito nelle paludi per cotrastare l’avanzata dell’armata droide nelle [[Grandi Praterie]]. Dubitando che sarebbe durata più di cinque minuti, Sidious approvò il piano di Gunray di [[Battaglia di Naboo|affrontare]] i Gungan sul campo.
Un compito urgente che Sidious si trovò a dover adempiere subito dopo la morte di [[Darth Maul|Maul]], fu la ricerca di un nuovo apprendista; ancora una volta, sarebbe stato un apprendista transitorio, ma necessario per dividere la [[Repubblica Galattica|Repubblica]] e portare avanti il suo piano. Avrebbe preferito un apprendista giovane, facilmente plasmabile, ma ciò non era possibile, dal momento che, in quanto [[Cancelliere Supremo|Cancelliere]], non aveva più tanto tempo da dedicargli. L'ideale sarebbe stato un [[Jedi]], già addestrato, da convertire al [[lato oscuro]].
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Sidious aveva addestrato anche un'altra apprendista in passato, [[Vergere]], la quale però si era trovata in disaccordo con lui e lo aveva abbandonato. La scelta cadde quindi su un ex [[Maestro Jedi]], deluso dalla Repubblica e dall'Ordine: [[Dooku]]. Sidious lo contattò e, intuendo ciò che egli desiderava, gli offrì due cose: una completa conoscenza della [[La Forza|Forza]] e un modo per abbattere il governo corrotto della Repubblica. Dopo qualche tentennamento, affascinato dal [[Signore Oscuro dei Sith|Signore Oscuro]], Dooku accettò e Sidious lo insignì del nome di Darth Tyranus.
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Infine, Palpatine vinse le elezioni e divenne il nuovo Cancelliere Supremo. Tuttavia, l’armata della Federazione su Naboo venne sconfitta e Gunray fu catturato dalle forze di Amidala. Darth Maul venne ucciso da Obi-Wan Kenobi, ma non prima di aver ucciso Qui-Gon Jinn, al cui [[funerale Jedi|funerale]] Palpatine partecipò, assistendo compiaciuto alla discussione dei Maestri Jedi Yoda e [[Mace Windu]] se il Sith ucciso da Kenobi fosse stato il Maestro o l’apprendista. Palpatine inoltre seppe che i Naboo avevano ottenuto la loro vittoria grazie all’inaspettato intervento di [[Anakin Skywalker]], un giovane schiavo che Qui-Gon Jinn aveva liberato durante la sosta su Tatooine, molto potente nella Forza, e che credeva fosse il [[Prescelto]] che avrebbe portato equilibrio nella Forza, di cui parlava un’antica profezia Jedi. Dopo molti dubbi e discussioni, il Consiglio decise che il giovane sarebbe stato addestrato da Kenobi. Palpatine si congratulò personalmente con il Jedi durante la celebrazione della vittoria su Naboo, e disse ad Anakin che la sua carriera sarebbe stata osservata con "grande interesse".
  
Il compito principale di Dooku stava nell'organizzare un movimento separatista in seno alla [[Repubblica Galattica|Repubblica]], usando le sue arti oratorie e, come argomento principale, la lotta alla corruzione del governo; come Darth Tyranus, egli avrebbe dovuto creare un esercito di cloni per la Repubblica, in modo tale da dotarla di un esercito e prepararla alla guerra imminente.
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===Verso la guerra===
  
===La Repubblica sotto Palpatine===
 
{{Quote|Il Cancelliere ama il potere. Se ha qualche altra passione... non l'ho vista.|Mace Windu|Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith}}
 
[[Immagine: Palpatine_10.jpg|left|thumb|Palpatine fra le sue oscure e tenebrose statue.]]
 
Il governo di Palpatine non fu altro che un grande, ben architettato inganno. Egli si presentò come un <i>leader</i> sempre al lavoro, condusse numerosi progetti, implementò importanti riforme. Tutto, però, era rivolto al suo unico obiettivo: far sprofondare la [[Galassia]] nella carneficina delle [[Guerre dei Cloni]].
 
  
====Mas Amedda====
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====La minaccia Separatista====
Una delle prime decisioni prese da Palpatine dopo la sua elezione fu la conferma di [[Mas Amedda]] alla [[Vice-Presidente del Senato Galattico|vice-presidenza]] del [[Senato Galattico|Senato]]. Amedda era infatti un abile manipolatore e [[Finis Valorum|Valorum]], per lui, era stato una preda facile. Palpatine inizialmente si dimostrò malleabile, tanto che promosse molte riforme propostegli da Amedda; ma, dopo la distruzione del <i>[[Volo d'Espansione]]</i>, e dopo avere raccolto tante informazioni su Amedda quante bastavano per condannarlo a vita, si rivelò a lui come [[Signore dei Sith]]. Amedda fu costretto, silenziosamente, a divenire parte della congiura di Palpatine, ma non ci volle molto perché ne abbracciasse entusiasta gli scopi, vedendovi nuove fonti di ricchezza e potere personali.
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{{Quote|Non permetterò che questa Repubblica, che si regge salda da mille anni, si spacchi in due. La mia trattativa non fallirà.|Il Cancelliere Sheev Palpatine dichiara di non volere la guerra.|Star Wars: Episodio II L'attacco dei cloni}}
  
====La Guardia Rossa====
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[[File:Cancelliere Palpatine.png|200 px|left|thumb|Sheev Palpatine, Cancelliere della Repubblica, all'epoca della Crisi Separatista]]
Poco dopo l'elezione di Palpatine, si cominciò a parlare della necessità di un corpo di guardie assegnate direttamente alla protezione del [[Cancelliere Supremo]]. Il primo ad avanzare questa proposta fu il [[Capitano della Guardia del Senato|Capitano]] [[Prid Shan]], della [[Guardia del Senato]], il quale disse che il pericolo di assassinio del capo della [[Repubblica Galattica|Repubblica]] era troppo elevato per lasciarlo senza protezione. Ben sapendo che una guardia privata per il Cancelliere sarebbe stata vista come una violazione dei principi costituzionali, Palpatine finse imbarazzo e disapprovazione, mentre parte del [[Senato Galattico|Senato]] parlò pubblicamente contro questa proposta.
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Tuttavia, Sidious <i>voleva</i> che tale Guardia fosse creata. Egli inscenò un tentativo di assassinio ai danni suoi e del [[Senatore]] [[Viento]], durante il quale due [[Guardia del Senato|guardie]], in un tragico incidente, restarono uccise. Lo stesso assassino venne fermato solo a [[Ronhar Kim]], amico di vecchia data di Palpatine. Dopo questo evento, e incitato da [[Viento]] e altri senatori rimasti impressionati, Palpatine fu "costretto" ad emanare la fondazione della [[Guardia Rossa]], un gruppo d'élite leale solamente al Cancelliere Supremo, con il compito di proteggerlo da eventuali aggressioni. Inizialmente, questo generò qualche critica, ma con il passare del tempo e con l'incremento delle necessità di sicurezza, le critiche vennero meno.
 
  
====Rielezione====
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Negli anni successivi, il nuovo Cancelliere Sheev Palpatine si guadagnò la reputazione di mite servitore del bene comune tanto che rimase al potere ben oltre il secondo mandato consentito dalla legge, per volere del Senato stesso, mentre nell’ombra continuava a tramare per far scoppiare un conflitto che minasse la stabilità della Repubblica. Per suo ordine, il Conte Dooku continuava a trascinare interi [[sistema stellare|sistemi stellari]] e corporazioni galattiche nel neonato [[Confederazione dei Sistemi Indipendenti|movimento separatista]].
Come programmato, al termine del mandato di Palpatine, si tennero le [[Elezioni del Cancelliere Supremo 28 BBY|nuove elezioni]]. Tuttavia, l'esaltazione sfrenata da parte dei suoi alleati delle riforme da lui implementate, nonché l'assenza di famosi e carismatici candidati ad opporsi a lui, Palpatine vinse nuovamente con una maggioranza schiacciante, ottenendo un secondo mandato. Queste sarebbero state le ultime elezioni del [[Cancelliere Supremo]].
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====Il Progetto <i>Volo d'Espansione</i>====
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Dieci anni dopo la battaglia di Naboo per far fronte alla minaccia separatista il Senato Galattico indisse un’assemblea straordinaria per votare un [[Atto di Creazione Militare|atto]] che consentisse la creazione di un esercito della Repubblica. La Senatrice Amidala giunta a Coruscant per partecipare alla votazione subì un attentato da cui uscì illesa, ma il Cancelliere rimandò l’assemblea e assegnò alla sua protezione Obi-Wan Kenobi e il suo Padawan Anakin Skywalker. In seguito a un secondo attentato fallito, Anakin Skywalker divenne la guardia del corpo della Senatrice Amidala. In quel periodo il rapporto del giovane con il Cancelliere Palpatine si approfondì: in diverse occasioni, Palpatine lodava Skywalker come lo Jedi più dotato che avesse mai incontrato, dicendo che avrebbe potuto superare in potenza anche [[Yoda]], il [[Gran Maestro]] del [[Gran Consiglio Jedi|Consiglio Jedi]]. Skywalker dal canto suo ammirava il Cancelliere Palpatine ascoltava grandemente i suoi consigli.
Poco dopo la sua rielezione, Palpatine cominciò a collaborare con [[Jorus C'baoth]] per mettere in pratica il [[Progetto Volo d'Espansione]]. Tale progetto prevedeva che un gran numero di [[Jedi]], a bordo di una nave speciale — ottenuta dall'unione di sei [[Supercorazzata|Supercorazzate]] ad un nucleo centrale —, appunto il <i>[[Volo d'Espansione]]</i>, avrebbero lasciato la [[galassia]] conosciuta per andare ad esplorare e mappare le [[Regioni Ignote]]. Appena raggiunta un'altra galassia, sarebbero dovuti tornare indietro a riferire. Palpatine approvò entusiasticamente il progetto, ma con un secondo fine molto chiaro: tutti i Jedi a bordo dovevano morire.
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Tuttavia, il [[Senato Galattico|Senato]] esitò prima di approvare una tale missione: il costo sarebbe stato mastodontico e gran parte dei senatori non riteneva che il gioco sarebbe valso la candela. Tutto dipendeva, ora, solo da C'baoth: lui avrebbe dovuto convincere il Senato ad approvare la missione. Per facilitarlo, Palpatine inviò un suo vecchio amico e alleato, [[Kinman Doriana]]; allora, C'baoth era stato assegnato a risolvere una contesa fra l'[[Alleanza Corporativa]] e il governo di [[Barlok]]. Doriana pagò alcuni assassini affinché uccidessero C'baoth; questi, ovviamente, riuscì a sopraffarli e, grazie al prestigio conseguito, costrinse entrambe le parti ad accettare un accordo che mise fine alla contesa. Impressionato dalle sue azioni, alla fine il Senato decise di approvare il finanziamento del progetto.
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Nel frattempo Obi-Wan Kenobi, indagando sugli attentati, giunse dapprima su Kamino, dove scoprì scoprì l’armata clone commissionata da Sifo-Dyas, poi su [[Geonosis]] dove si infiltrò in una roccaforte Separatista e scoprì il Conte Dooku in combutta con i leader di diverse corporazioni intergalattiche che finanziavano la creazione di un [[Armata Droide Separatista|esercito di droidi]]. Tra essi c’era anche il Vicerè Nute Gunray della Federazione dei Mercanti, il mandante degli attentati. Kenobi comunicò al Consiglio Jedi e al Cancelliere Palpatine quanto aveva scoperto ma fu fatto prigioniero dai Geonosiani.
  
Quindi, Sidious inviò Doriana a preparare un'immensa armata composta dagli eserciti privati dei suoi alleati commerciali, al fine di tendere un'imboscata al <i>[[Volo d'Espansione]]</i> e distruggerlo completamente. Tutto era praticamente pronto, quando un giovane ufficiale [[chiss]], [[Mitth'raw'nuruodo]], attaccò la task force ritenendola ostile e la annientò completamente, catturando lo stesso Doriana per interrogarlo. Questi, temendo ciò che Sidious gli avrebbe fatto se fosse tornato con quelle notizie, riuscì comunque a trarre vantaggio dalla sconfitta: disse al [[Chiss]] che, di lì a poco, si sarebbe verificata un'invasione degli [[Estremi Forestieri]], che andava assolutamente fermata prima che potesse raggiungere il resto della [[Galassia]] e distruggerla. Mitth'raw'nuruodo fu convinto.
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====Poteri di emergenza====
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{{Quote| È stato con grande riluttanza che ho accettato questa carica. Io amo la democrazia. Io amo la Repubblica. I poteri che mi conferite saranno da me rimessi al risolversi di questa crisi. E come primo decreto, in accordo alle mie nuove funzioni, ordino la fondazione di un grande esercito della Repubblica per contrastare le crescenti minacce dei separatisti.|Il Cancelliere Sheev Palpatine, accetta i poteri di emergenza|Star Wars: Episodio II L’attacco dei cloni}}
  
Nel frattempo, Palpatine scoprì che C'Baoth aveva aggiunto anche [[Anakin Skywalker]] all'equipaggio del <i>[[Volo d'Espansione]]</i>; il [[Signore dei Sith]] non poteva assolutamente perdere il suo futuro apprendista, né rimandare la distruzione della nave. Quindi, raggiunse [[Roxuli]], ultima tappa del <i>Volo d'Espansione</i> prima delle [[Regioni Ignote]], ufficialmente per sovrintendere ai negoziati fra il governo planetario e le sue colonie lunari. Estremizzando la crisi, costrinse Skywalker ad occuparsene, salvandolo così dalla tragedia, anche se questo significò anche salvare il suo maestro, [[Obi-Wan Kenobi]]. Poco importava: l'importante era impedire che il suo pupillo restasse vittima della carneficina.
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[[File:Palpatine ama la democrazia.jpg|thumb|250px|right|Il Cancelliere Sheev Palpatine accetta "riluttante" i poteri speciali.]]
  
Poco dopo, Doriana contattò Lord Sidious e gli riferì che i [[Chiss]] e i [[Vaagari]] avevano annientato il <i>Volo</i>. La missione era compiuta. Inoltre, poco prima della partenza, Sidious aveva segretamente clonato C'Baoth sottraendogli del sangue; se avesse avuto nuovamente bisogno di lui, avrebbe potuto... "resuscitarlo".
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Grazie alla testimonianza di Kenobi il Cancelliere aveva ora la scusa per forzare la mano del Senato. Durante un meeting notturno nel suo ufficio, alla presenza di alcuni membri del Consiglio Jedi e del [[Comitato dei Lealisti]], per discutere come far fronte a un imminente attacco separatista, apparve però chiaro che il Senato, anche a fronte di una tale minaccia, non avrebbe appoggiato la creazione di un esercito, finché i Separatisti non fossero passati all’azione. Dopo un interminabile dibattito, Mas Amedda suggerì che il Senato avrebbe dovuto garantire al Cancelliere Palpatine dei poteri di emergenza, così che potesse approvare immediatamente la creazione dell’esercito.
  
===La Crisi Separatista===
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Fu [[Jar Jar Binks]] il [[Gungan]] che [[Rappresentante Planetario Associato|rappresentava]] Naboo in assenza di Amidala, a proporre la mozione davanti al Senato. Questa venne accolta dagli applausi di innumerevoli Senatori che acclamarono il nome di Binks. A quel punto il Cancelliere Palpatine accettò i poteri con finta riluttanza promettendo che li avrebbe rimesse al Senato una volta che la minaccia Separatista fosse finita. Come primo decreto, ordinò la fondazione di un esercito per la Repubblica. Il suo piano per scatenare la guerra era quasi compiuto.
{{Quote|Il lato oscuro getta la sua ombra su tutto. Impossibile da vedere il futuro è.|Yoda|Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni}}
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[[Immagine: Palpatine_13.PNG|thumb|Palpatine tiene un discorso all'HoloNet News.]]
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Proprio mentre Palpatine stava per finire il suo secondo e ultimo mandato, [[Dooku]] riemerse, dopo avere radunato numerose compagnie commerciali al suo seguito, e scatenò la [[Crisi Separatista]], facendosi sostenitore della secessione generale dalla [[Repubblica Galattica|Repubblica]], di cui criticava la corruzione governativa. Dal momento che la crisi rischiava di assumere proporzioni incontenibili, il [[Senato Galattico|Senato]] emendò la [[Costituzione Galattica|Costituzione]] per permettere a Palpatine di continuare ad essere [[Cancelliere Supremo]]; "costretto contro la sua volontà" ad accettare questa misura e a cancellare le elezioni programmate per quell'anno, egli continuò a governare.
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Il Senato fu impotente — ancora una volta. Lo stesso Palpatine parve non essere in grado di frenare le sempre più frequenti secessioni. Il suo unico atto pubblico fu l'istituzione del [[Comitato Lealista]], che però gli costò anche aspre critiche. Quando i Separatisti parvero sul piede di guerra costituendo un'armata propria, allora il Senato cominciò a pretendere e dibattere l'approvazione di un [[Decreto di Fondazione Militare]]. Ufficiosamente contro questo Decreto, Palpatine tentò di ritardarne l'approvazione.
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Per tutto il corso della crisi, Palpatine si presentò come l'uomo dei negoziati, invitando continuamente Dooku a discutere con il governo repubblicano per trovare insieme una soluzione. Frequenti erano i suoi discorsi davanti all'[[HoloNet News]], chiedendo continuamente di poter parlare con i Separatisti, invitandoli a proporre le loro riforme e a non ricorrere all'insurrezione armata per fare valere le loro ragioni. Dietro le quinte, però, Sidious e Tyranus lavorarono affinché le cose andassero avanti come previsto.
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Infine, Palpatine dovette fissare la data del voto per il Decreto. Quello stesso giorno, la [[Senatore|Senatrice]] [[Padmé Amidala]] quasi restò vittima di un assassinio e il Cancelliere posticipò la votazione; quindi, inviò lei su [[Naboo]] e assegnò [[Anakin Skywalker|Anakin]] alla sua sicurezza. Dopo diverse peripezie, i due cercarono di salvare [[Obi-Wan Kenobi]], che era stato catturato dai Separatisti su [[Geonosis]], ma vennero arrestati a loro volta e condannati a morte come spie. La situazione stava precipitando e il Senato aveva bisogno di un uomo forte che guidasse la Repubblica in quei tempi turbolenti: quell'uomo non poteva essere che Palpatine.
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In una sessione storica, il [[Rappresentante Planetario Associato|Rappresentante]] di [[Naboo]] [[Jar Jar Binks]] propose di assegnare i poteri speciali d'emergenza al Cancelliere Palpatine. Il Senato esplose in un'ovazione e approvò la proposta. "Con grande riluttanza", Palpatine accettò e promise che avrebbe rimesso i suoi poteri al termine della crisi, quando si sarebbe ritirato a vita privata su [[Naboo]]. Come primo decreto in base alle sue nuove funzioni, egli ordinò la fondazione di un [[Grande Esercito della Repubblica]], che di lì a poco avrebbe combattuto la [[Battaglia di Geonosis (Guerre dei Cloni)|Battaglia di Geonosis]].
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Non molto tempo dopo, Lord Tyranus fece ritorno su [[Coruscant]] per fare rapporto al suo signore. Come meticolosamente progettato da Sidious, le [[Guerre dei Cloni]] erano cominciate.
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===Le Guerre dei Cloni===
 
===Le Guerre dei Cloni===
{{Quote|Ci sono tempi in cui tutti dobbiamo sopportare emendamenti alla Costituzione nel nome della sicurezza.|Palpatine|}}
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====L’inizio della guerra====
[[Immagine: Palpatine_12.jpg|left|thumb|Il volto sereno di Palpatine fu sempre di conforto durante le Guerre dei Cloni.]]
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{{Quote|La Forza è con noi, Maestro Sidious.''"<br />"''Bentornato, Lord Tyranus. Hai fatto un buon lavoro.''"<br />"''Ho una bella notizia da darvi. La guerra è cominciata.''"<br />"''Magnifico. Tutto sta andando secondo i piani.|Darth Tyranus fa rapporto a Darth Sidious nella [[Le Fabbriche|zona industriale]] di [[Coruscant]].|Star Wars: Episodio II L’attacco dei cloni}}
Per tutta la durata delle [[Guerre dei Cloni]], Palpatine diresse <i>ex officio</i> il [[Grande Esercito della Repubblica]], approvandone missioni e spedizioni, ma soprattutto si occupò di implementare, più o meno esplicitamente, sempre più emendamenti alla [[Costituzione Galattica]], ufficialmente in nome della sicurezza, ma in realtà per garantirgli sempre maggior potere personale.
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====L'Emendamento "Riflesso"====
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[[File:Sidious Tyranus.jpg|300 px|left|thumb|Darth Sidious e Darth Tyranus si incontrano su Coruscant dopo la Battaglia di Geonosis.]]
{{Quote|Amici miei, non cerco altre responsabilità che pesino sulle mie spalle... Ma se è volontà di questa augusta istituzione che io, per la salvezza della Repubblica, assuma anche questo manto, mi rimetterò ai vostri desideri.|Palpatine}}
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Poco dopo lo scoppio del conflitto, il [[Senato Galattico|Senato]] discusse l'approvazione o meno dell'[[Emendamento d'Emergenza 121b]], conosciuto come "Emendamento 'Riflesso'" perché i suoi sostenitori arguivano che avrebbe incrementato i "riflessi" della Repubblica nel rispondere agli attacchi separatisti. Nonostante una strenua campagna politica da parte dell'opposizione, l'Emendamento venne approvato a tempo di record e permise al [[Cancelliere Supremo]] di interferire con i governi locali e di nominare i propri assistenti e consiglieri a capo di consigli militari e task force speciali, inoltre affidava il comando delle forze locali di difesa ai comandanti del [[Grande Esercito della Repubblica]] — quindi, di fatto, a Palpatine. Successivamente, nel [[20 BBY]], le forze locali di difesa sarebbero state definitivamente abolite.
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====La scomparsa di Seti Ashgad====
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Mace Windu e molti altri Jedi piombarono su Geonosis per liberare Obi-Wan Kenobi che stava per essere giustiziato insieme a Skywalker e alla Senatrice Amidala, giunti anch’essi per salvarlo. Quando l’armata dei droidi era ormai prossima alla vittoria, arrivò il Maestro Yoda con la nuova armata di cloni che sbaragliò l’esercito separatista. La Repubblica [[Battaglia di Geonosis|vinse la battaglia]].
Palpatine fece costantemente ricorso ad assassinii o a scomparse per obbligare il Senato ad approvare i decreti che egli gli proponeva. Tali pratiche divennero assai comuni nella politica repubblicana da portare molti suoi oppositori a tacere.
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Dall'inizio della guerra, un punto costantemente all'ordine del giorno nei dibattimenti del Senato era quello dell'incremento delle misure di sicurezza. Ad un certo punto, [[Seti Ashgad]] — famoso costruttore di iperguide, che aveva anche progettato lo [[Z-95 Headhunter]] e aveva usato la sua fama per farsi eleggere [[senatore]] — parlò apertamente contro Palpatine e le nuove misure di sicurezza. Ciò non poteva essere tollerato: era normale che personalità quali [[Bail Organa]] e [[Mon Mothma]] criticassero il suo operato, finché le fazioni restavano saldamente delineate in un comodo <i>status quo</i>, ma l'intervento di Ashgad metteva in bilico il suo potere. Inoltre, né Organa né altri membri della sua fazione lealista avrebbero mai proposto un [[voto di sfiducia]] in una situazione come quella, mentre Ashgad non si sarebbe fatto scrupoli.
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Dooku dopo aver affrontato i Jedi fuggì dal pianeta eludendo le forze repubblicane e raggiunse l’ultimo posto che chiunque avrebbe potuto pensare&mdash;Coruscant, il cuore della Repubblica stessa. Raggiunto il covo segreto di Darth Sidious, nella zona industriale. Tyranus assicurò al suo maestro che il loro tanto atteso complotto si era finalmente messo in moto con l’inizio della guerra. Sidious era soddisfatto e si congratulò con il suo apprendista. Infine, Tyranus lasciò i [[piani della Morte Nera|progetti segreti]] dell’[[Stazione da Battaglia Orbitale DS-1|arma suprema]] progettata dai Geonosiani al suo maestro, perché non cadessero nelle mani dei Jedi.
  
Ashgad, in particolare, protestò contro l'installazione delle nuove telecamere di sicurezza in Senato. Pochi giorni dopo, egli scomparve e Palpatine, al centro dell'attenzione, disse che si trattava di una mera coincidenza. In realtà, Ashgad era stato rapito dagli agenti di Sidious ed esiliato su [[Nam Chorios]], dove rimase per moltissimi anni. Tale evento portò numerosi senatori ad ammorbidire — o, addirittura, a cessare — i toni della protesta.
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[[File:Parata cloni.jpg|300 px|right|thumb|Il Cancelliere Sheev Palpatine osserva le nuove truppe.]]
  
====Il Decreto per il Rafforzamento e l'Estensione della Sicurezza====
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Poco tempo dopo il Cancelliere Palpatine, insieme ad altri capi del Senato, ispezionò personalmente le nuove truppe che partivano per il fronte: le Guerre dei Cloni erano finalmente cominciate.
{{Quote|Non possiamo cedere le nostre responsabilità ad altri. Non possiamo permettere agli eventi, per quanto terribili, di renderci meno di quanto siamo. Dobbiamo dire no a questo decreto.|Bail Organa}}
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Per costringere il Senato ad approvare il [[Decreto per il Rafforzamento e l'Estensione della Sicurezza]], Lord Sidious progettò un attentato contro [[Bail Organa]], principale oppositore del Decreto, tanto che era riuscito ad ottenerne al sospensione. Mentre faceva ritorno a [[Coruscant]] da un viaggio personale su [[Alderaan]], Organa venne attaccato da una flottiglia di pirati. Riuscì a fuggire, ma subì numerose perdite e lo stesso evento impressionò notevolmente i senatori. Lo stesso Senato a questo punto insistette affinché il Decreto fosse reintrodotto.
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Non molto tempo dopo, [[Finis Valorum]] riapparve improvvisamente. Egli aveva seguito dall'ombra l'evolversi della politica repubblicana, osservando come Palpatine stesse ammassando tutto il potere nelle sue mani e come si sbarazzasse facilmente dei suoi nemici. Valorum si incontrò con Organa e gli espresse i suoi punti di vita, spingendolo a continuare a lottare per impedire l'approvazione del Decreto. Così rincuorato, il Senatore Organa si incontrò con Palpatine nel suo [[Ufficio esecutivo del Cancelliere|ufficio]] e gli promise che si sarebbe opposto a lui in materia del Decreto. Il Cancelliere gli rispose che era un suo diritto democratico. Tuttavia, poco dopo, la fregata <i>[[Star of Iskin]]</i> esplose in un tragico incidente, uccidendo tutti i passeggeri a bordo — incluso [[Finis Valorum]].
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====Manipolatore del conflitto====
[[Immagine: Palpatine_22.jpg|thumb|]]
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Nella sua doppia veste di Cancelliere della Repubblica e di Signore Oscuro dei Sith segretamente a capo delle armate separatiste, Palpatine avrebbe potuto controllare l'andamento del conflitto secondo i suoi scopi, indirizzandolo verso i propri loschi obiettivi. Sarebbero stati molti gli episodi delle Guerre dei Cloni influenzati direttamente dal burattinaio Palpatine per il proprio tornaconto.
Il dibattito finale in Senato fu fortemente condizionato dagli eventi recenti. Il [[Senatore]] [[Ask Aak]] parlò a favore del Decreto e parve che nessuno gli si volesse opporre. Inaspettatamente, [[Bail Organa]] prese la parola; [[Mas Amedda]] tentò di impedirglielo, in quanto non era registrato nell'agenda degli oratori per quella giornata, ma Palpatine volle farlo parlare. Organa tenne un discorso nel quale invitò i senatori ad opporsi coraggiosamente al Decreto, per far valere i principi sui quali la [[Republicca Galattica|Repubblica]] si fondava. Tuttavia, era troppo tardi e il Senato approvò il Decreto a maggioranza schiacciante.
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Poco dopo, Palpatine raggiunse Organa e [[Mon Mothma]] e si complimentò con il primo per il discorso in Senato. Ancora una volta, offriva la maschera del politico aperto e compassionevole, amante della democrazia e della libertà, mentre in realtà demoliva entrambe.
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Quanto le senatrici Amidala per la Repubblica e [[Mina Bonteri]] per il [[Senato Separatista]] avviarono trattative per una possibile pace, Sidious e Tyranus si misero subito all'opera per far naufragare il progetto. Dooku fece sabotare il [[generatore di potenza di Coruscant]], in un palese attacco separatista che comportò il contrattacco della Repubblica. Bonteri stessa rimase uccisa e non solo le trattative fallirono, ma il Senato della Repubblica passò addirittura una nuova [[legge per il rafforzamento militare della Repubblica]]. La fine della guerra era rimandata.
  
====I negoziati con gli Hutt====
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Qualcosa di simile avvenne quando Palpatine convinse il Senato ad eleggere [[Rush Clovis]] nuovo capo del [[Clan Bancario Intergalattico]] per evitarne la bancarotta. Il Clan era però un sostenitore dei separatisti e Dooku costrinse Clovis ad alzare i tassi d'interesse per la Repubblica, che rispose occupando [[Scipio]] e portando il Clan Bancario direttamente sotto il controllo dell'[[Ufficio del Cancelliere Supremo]].
Lord Sidious progettò con [[Darth Tyranus]] il rapimento del piccolo [[Rotta Desilijic Tiure|Rotta]], figlio di [[Jabba Desilijic Tiure|Jabba de' Hutt]]. Jabba contattò quindi la Repubblica e i Separatisti per chiedere loro aiuto; chi gli avesse riportato Rotta, avrebbe avuto a disposizione le rotte commerciali dell'[[Orlo Esterno]]. Palpatine si impegnò per condurre i negoziati da parte repubblicana, inviando [[Obi-Wan Kenobi]], [[Anakin Skywalker]] e [[Ahsoka Tano]] a salvarlo, mentre come Darth Sidious affidò a Tyranus il compito di far apparire i [[Jedi]] responsabili dell'assassinio di Rotta. Alla fine, però, essi riuscirono a riportarlo a casa e Jabba offrì le rotte commerciali alla Repubblica. Benché gli eventi non fossero andati come Sidious aveva inizialmente progettato, in ogni caso ora egli aveva il controllo di quelle rotte.
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[[File:SidiousVsNightbrothers-TL.png|300 px|left|thumb|Sidious affronta Maul e Savage Opress.]]
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In altri momenti, Sidious ordinò l'assassinio di [[Asajj Ventress]], divenuta ormai pericolosa, e l'alleanza della [[Confederazione dei Sistemi Indipendenti]] con l'[[Impero Schiavistico Zygerriano]].
  
====La trappola di Vjun====
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Ad un certo punto, Darth Maul tornò nella galassia, rivelando di essere sopravvissuto allo scontro con Kenobi. Sidious decise di prendere la questione direttamente nelle proprie mani: volò personalmente a [[Mandalore]], che Maul aveva soggiogato, e affrontò il suo ex apprendista, sconfiggendolo e portandolo via con sé dopo avere ucciso il suo allievo, [[Savage Opress]]. Qualche tempo dopo, Maul fu liberato dai [[super commando Mandaloriani]], ma questo giocò ancora una volta a favore di Sidious, in quanto lo [[Zabrak]] non fece altro che portare il Signore Oscuro dritto da [[Talzin]], come lui voleva. Dopo aver sconfitto Dooku, posseduto da Talzin, Sidious la affrontò e, con l'aiuto di [[Grievous]], la uccise, mettendo fine alla sua minaccia. Maul riuscì però a fuggire.
Verso la fine della guerra, [[Dooku]] invitò [[Yoda]] a [[Vjun]] per discutere i termini di una pace con la [[Repubblica Galattica|Repubblica]]. Si trattava in realtà di un piano per uccidere il [[Gran Maestro Jedi]], ma Palpatine sapeva che la fedeltà del suo apprendista sarebbe stata messa a repentaglio. Quindi, nella veste di [[Cancelliere Supremo]], inviò Kenobi e Skywalker a fornirgli supporto, per far apparire tutto come un piano dei [[Jedi]] per catturare Dooku.
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[[File:Dark side ritual.png|300 px|right|thumb|Sidious e Tyranus effettuano il rituale contro Yoda.]]
 
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Mentre il conflitto era ancora in corso, Sidious ebbe anche un primo scontro con [[Yoda]] quando questi si mise a indagare su [[Sifo-Dyas]]. Quando il Maestro Jedi si recò su [[Moraband]], Sidious e Tyranus unirono le forze per produrre un'[[illusione di Forza]] che prese la forma di Sifo-Dyas e tentò di convincere Yoda a cedere al lato oscuro. Yoda non cedette. L'illusione allora mutò, costringendo Yoda a scegliere fra inseguire e catturare il Signore Oscuro dei Sith in fuga, o soccorrere Anakin Skywalker e salvarlo da morte certa. Ancora una volta, Yoda si rifiutò di cedere alla lusinga, rinunciando a scoprire l'identità dell'acerrimo nemico dei Jedi pur di respingere il lato oscuro.
Yoda stava infatti per convincere Dooku a rinunciare al [[lato oscuro]], quando intervennero i due. Il [[Signore dei Sith]] accuso Yoda di essere un traditore e fuggì, ancor più fedele al suo maestro.
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====I governatori regionali====
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{{Quote|[I governatori] non competeranno in nessun modo con i doveri e le prerogative — con il potere — del Senato.|Palpatine}}
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Per tutta la durata del conflitto, Palpatine aveva nominato dei governatori a lui fedeli al posto dei legittimi senatori. Dopo che una rivolta popolare scacciò i Separatisti da [[Esseles]], Palpatine non reintegrò il [[Senatore]] [[Gabrial Atanna]], ma nominò [[Griff Takel]] governatore del sistema. Dopo la [[Battaglia di Brentaal IV (Guerre dei Cloni)|liberazione]] di [[Brentaal IV]], Palpatine nominò [[Jerrod Maclain]] governatore provvisorio del sistema. Quando il Senatore [[Arcel Mosbree]] fu arrestato per sospetto tradimento, Maclain divenne governatore permanente.
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Ma Palpatine aveva bisogno di mantenere nella calma i senatori che stavano cominciando a divenire insofferenti verso i governatori. Quindi, egli sfruttò i suoi poteri speciali per far passare il [[Decreto di Governo di Settore]], che installò governatori regionali in tutti i settori della [[Repubblica Galattica|Repubblica]]. Benché ufficialmente il loro compito fosse solo quello di coordinare le difese planetarie e trattare gli affari bellici, di fatto usurparono il potere dei senatori.
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====La Battaglia di Coruscant====
 
====La Battaglia di Coruscant====
 
[[Immagine: Palpatine_17.jpg|left|thumb|Palpatine alla fine della guerra.]]
 
[[Immagine: Palpatine_17.jpg|left|thumb|Palpatine alla fine della guerra.]]
 
{{Quote|È tempo di compiere le ultime mosse.|Darth Sidious|Star Wars Republic: The Siege of Saleucami}}
 
{{Quote|È tempo di compiere le ultime mosse.|Darth Sidious|Star Wars Republic: The Siege of Saleucami}}
Man mano che la fine della guerra si avvicinava, Palpatine inviò gran parte delle flotte poste in difesa dei [[Mondi del Nucleo]] e di [[Coruscant]] ad attaccare quella che chiamava la "triade del male": [[Saleucami]], [[Felucia]] e [[Mygeeto]]. Approfittandone, il [[Generale]] [[Grievous]] lanciò un coraggioso [[Battaglia di Coruscant (Guerre dei Cloni)|attacco]] alla capitale galattica, rapendo Palpatine e imprigionandolo a bordo della propria ammiraglia, l'<i>[[Invisibile Hand]]</i>.
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Man mano che la fine della guerra si avvicinava, Palpatine inviò gran parte delle flotte poste in difesa dei [[Mondi del Nucleo]] e di [[Coruscant]] ad attaccare [[Saleucami]], [[Felucia]] e [[Mygeeto]]. Approfittandone, il generale [[Grievous]] lanciò un coraggioso [[Battaglia di Coruscant (Guerre dei Cloni)|attacco]] alla capitale galattica, rapendo Palpatine e imprigionandolo a bordo della propria ammiraglia, l'<i>[[Invisibile Hand]]</i>.
 
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[[Anakin Skywalker]] e [[Obi-Wan Kenobi]] vennero incaricato di liberarlo. I due raggiunsero il vascello separatista e riuscirono ad arrivare fino al ponte sul quale Palpatine era tenuto prigioniero. In quel momento, però, i due vennero raggiunti da [[Dooku]], che li sfidò a duello. Tramortì Kenobi, ma venne atterrato da Skywalker. Ciò che Dooku credeva — ciò che Sidious gli aveva detto — era che sarebbe stato condotto su [[Coruscant]], dove avrebbe addossato le colpe della guerra a [[Grievous]] e dove, insieme al suo maestro, avrebbero convertito Skywalker al [[lato oscuro]], costruendo insieme un [[Nuovo Ordine]] sulle ceneri del governo repubblicano.
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Ma Dooku aveva dimenticato la [[Regola dei Due]]. Sotto il suo sguardo incredulo, Palpatine convinse Anakin a giustiziarlo. Quindi, i Jedi riportarono Palpatine sano e salvo alla [[Città Galattica]]; Sidious aveva finalmente cominciato a far sprofondare Anakin nella palude del [[lato oscuro]], anche se non si era aspettato che Kenobi sarebbe sopravvissuto alla battaglia. Ma avrebbe risolto anche quella questione.
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Il giorno dopo la battaglia, il Senato approvò a maggioranza schiacciante il [[Decreto di Sicurezza]], scritto personalmente da Palpatine ma affidato ad un leale [[senatore]]. Il Decreto rimosse il controllo senatoriale sull'[[Alto Consiglio Jedi]] e sul [[Grande Esercito della Repubblica]], passandoli direttamente a Palpatine, che divenne [[Comandante Supremo (Repubblica Galattica)|Comandante Supremo]].
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[[Anakin Skywalker]] e [[Obi-Wan Kenobi]] vennero incaricato di liberarlo. I due raggiunsero il vascello separatista e riuscirono ad arrivare fino al ponte sul quale Palpatine era tenuto prigioniero. In quel momento, però, i due vennero raggiunti da Dooku, che li sfidò a duello. Tramortì Kenobi, ma venne atterrato da Skywalker. Ciò che Dooku credeva — ciò che Sidious gli aveva detto — era che sarebbe stato condotto su Coruscant, dove avrebbe addossato le colpe della guerra a Grievous e dove, insieme al suo maestro, avrebbero convertito Skywalker al [[lato oscuro]], costruendo insieme un [[Nuovo Ordine]] sulle ceneri del governo repubblicano. Ma Dooku aveva dimenticato la [[Regola dei Due]]. Sotto il suo sguardo incredulo, Palpatine convinse Anakin a giustiziarlo. Quindi, i Jedi riportarono Palpatine sano e salvo alla [[Città Galattica]]; Sidious aveva finalmente cominciato a far sprofondare Anakin nella palude del lato oscuro, anche se non si era aspettato che Kenobi sarebbe sopravvissuto alla battaglia. Ma avrebbe risolto anche quella questione.
  
 
===Via la maschera===
 
===Via la maschera===
 
{{Quote|Potere! Illimitato potere!.|Darth Sidious|Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith}}
 
{{Quote|Potere! Illimitato potere!.|Darth Sidious|Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith}}
[[Immagine: Palpatine_18.jpg|thumb|Palpatine rivela ad Anakin di essere un Sith.]]
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[[Immagine: Palpatine_18.jpg|thumb|300px|Palpatine rivela ad Anakin di essere un Sith.]]
Man mano che la guerra si avviava alla sua conclusione, i [[Jedi]] divennero sempre più sospettosi di Palpatine, ma ciò non gli importava: egli era ormai riuscito a legare indissolubilmente [[Anakin Skywalker|Anakin]] a sé stesso, sfruttando la sua crescente insofferenza verso l'[[Ordine Jedi|Ordine]]. Nominandolo suo rappresentante personale, riuscì a farlo eleggere nel [[Alto Consiglio Jedi|Consiglio Jedi]], ma senza la carica di [[Maestro Jedi|Maestro]], cosa che lo infuriò non poco. Avendo saputo dal [[Capitano]] [[Panaka]] di [[Naboo]] del suo matrimonio con [[Padmé Amidala|Padmé]], ed essendo al corrente dei suoi incubi, Palpatine lo plasmò col suo odio verso i Jedi, gli raccontò la storia di [[Darth Plagueis]] e infine si rivelò a lui; solo il [[lato oscuro]], egli disse, avrebbe potuto salvare Padmé da morte certa.
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Man mano che la guerra si avviava alla sua conclusione, i [[Jedi]] divennero sempre più sospettosi di Palpatine, ma ciò non gli importava: egli era ormai riuscito a legare indissolubilmente Anakin a sé stesso, sfruttando la sua crescente insofferenza verso l'[[Ordine Jedi|Ordine]]. Nominandolo suo rappresentante personale, riuscì a farlo eleggere nel [[Alto Consiglio Jedi|Consiglio Jedi]], ma senza la carica di [[Maestro Jedi|Maestro]], cosa che lo infuriò non poco. Avendo saputo dal capitano [[Panaka]] di Naboo del suo matrimonio con [[Padmé Amidala|Padmé]], ed essendo al corrente dei suoi incubi, Palpatine lo plasmò col suo odio verso i Jedi, gli raccontò la storia di [[Darth Plagueis]] e infine si rivelò a lui; solo il [[lato oscuro]], egli disse, avrebbe potuto salvare Padmé da morte certa.
  
 
Confuso e titubante, inizialmente Anakin si convinse che la sua fedeltà stava verso l'Ordine e informò [[Mace Windu]] del fatto che Palpatine era il [[Signore Oscuro dei Sith]]. Windu, [[Saesee Tiin]], [[Agen Kolar]] e [[Kit Fisto]] si recarono nel suo ufficio, dove lo dichiararono in arresto, dicendogli che il Senato avrebbe deciso la sua sorte. Palpatine si rifiutò ed estrasse una [[spada laser]], accusandoli di tradimento e [[Duello nell'Ufficio del Cancelliere|attaccandoli]]. Tiin, Kolar e Fisto caddero dopo pochissimo tempo, mentre Windu continuò a resistere.
 
Confuso e titubante, inizialmente Anakin si convinse che la sua fedeltà stava verso l'Ordine e informò [[Mace Windu]] del fatto che Palpatine era il [[Signore Oscuro dei Sith]]. Windu, [[Saesee Tiin]], [[Agen Kolar]] e [[Kit Fisto]] si recarono nel suo ufficio, dove lo dichiararono in arresto, dicendogli che il Senato avrebbe deciso la sua sorte. Palpatine si rifiutò ed estrasse una [[spada laser]], accusandoli di tradimento e [[Duello nell'Ufficio del Cancelliere|attaccandoli]]. Tiin, Kolar e Fisto caddero dopo pochissimo tempo, mentre Windu continuò a resistere.
[[Immagine: Palpatine_19.jpg|left|thumb|Sidious contro Windu.]]
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[[Immagine: Palpatine_19.jpg|left|thumb|300px|Sidious contro Windu.]]
Ma Anakin, temendo per la sorte della sua amata, fece ritorno all'ufficio. Proprio mentre stava per entrare, Windu disarmò e atterrò Palpatine, puntandogli contro la [[spada laser]]. La scena che Anakin si trovò davanti fu quella di Windu che minacciava un Palpatine apparentemente disarmato, il quale poté dire ad Anakin che le cose stavano come lui aveva sospettato: i [[Jedi]] avevano tramato contro la [[Repubblica Galattica|Repubblica]] ed ora volevano prendere il potere. Quindi, attaccò Windu con una scarica di [[Fulmini di Forza]], ma fu inutile; i fulmini, riflessi dalla [[spada laser]] di Windu, gli deformarono la maschera che portava da tempo, rivelando il suo vero volto da [[Signore dei Sith]].
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Ma Anakin, temendo per la sorte della sua amata, fece ritorno all'ufficio. Proprio mentre stava per entrare, Windu disarmò e atterrò Palpatine, puntandogli contro la [[spada laser]]. La scena che Anakin si trovò davanti fu quella di Windu che minacciava un Palpatine apparentemente disarmato, il quale poté dire ad Anakin che le cose stavano come lui aveva sospettato: i Jedi avevano tramato contro la [[Repubblica Galattica|Repubblica]] ed ora volevano prendere il potere. Quindi, attaccò Windu con una scarica di [[Fulmini di Forza]], ma fu inutile; i fulmini, riflessi dalla [[spada laser]] di Windu, gli deformarono la maschera che portava da tempo, rivelando il suo vero volto da [[Signore dei Sith]].
  
Windu si preparò a sferrare il colpo di grazia. Anakin, sapendo che Palpatine era l'unico modo che avesse per salvare Padmé, gli tagliò un braccio, impedendogli di colpire. Così, accantonando l'apparenza di vecchio debole e senza più forte, Palpatine attaccò nuovamente Windu e lo scagliò fuori dalla finestra dell'ufficio, uccidendolo. Quindi, fu lui a sferrare il colpo di grazia su Anakin: questi si inchinò ai suoi piedi, affidandosi ai suoi insegnamenti e convertendosi al [[lato oscuro]]. Così, Palpatine proclamò il suo ingresso nell'[[Ordine dei Signori dei Sith]] e lo proclamò trionfante <i>Darth Vader</i>.
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Windu si preparò a sferrare il colpo di grazia. Anakin, sapendo che Palpatine era l'unico modo che avesse per salvare Padmé, gli tagliò un braccio, impedendogli di colpire. Così, accantonando l'apparenza di vecchio debole e senza più forte, Palpatine attaccò nuovamente Windu e lo scagliò fuori dalla finestra dell'ufficio, uccidendolo. Quindi, fu lui a sferrare il colpo di grazia su Anakin: questi si inchinò ai suoi piedi, affidandosi ai suoi insegnamenti e convertendosi al lato oscuro. Così, Palpatine lo proclamò trionfante <i>Darth Vader</i>.
  
 
===Sorge un Nuovo Ordine===
 
===Sorge un Nuovo Ordine===
 
{{Quote|Ancora una volta i Sith saranno i padroni della Galassia, e sarà sempre pace.|Darth Sidious|Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith}}
 
{{Quote|Ancora una volta i Sith saranno i padroni della Galassia, e sarà sempre pace.|Darth Sidious|Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith}}
 
[[Immagine: Palpatine_20.jpg|250px|thumb|Darth Sidious smascherato.]]
 
[[Immagine: Palpatine_20.jpg|250px|thumb|Darth Sidious smascherato.]]
Come i suoi precedenti apprendisti, anche per [[Darth Vader]] Palpatine preparò una prova di lealtà. I Jedi andavano tutti distrutti se la vittoria dei [[Sith]] voleva dirsi completa, quindi il Signore Oscuro ordinò al suo nuovo apprendista di condurre l'[[Operazione Tramonto dei Cavalieri]], quindi di sferrare un poderoso attacco contro il [[Tempio Jedi]] e massacrarne gli occupanti. Alla testa della [[501esima Legione]], Vader penetrò nelle sale di quella che fino a poco tempo prima era stata la sua casa, sterminando tutti i [[Jedi]] con cui aveva precendentemente convissuto, senza eccezione: maestri, Padawan, vecchi e bambini, tutti caddero sotto la sua lama o le fucilate dei [[clone troopers]].
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Ora i Jedi andavano tutti distrutti se la vittoria dei Sith voleva dirsi completa, quindi il Signore Oscuro ordinò al suo nuovo apprendista di sferrare un poderoso attacco contro il [[Tempio Jedi]] e massacrarne gli occupanti. Alla testa della [[501esima Legione]], Vader penetrò nelle sale di quella che fino a poco tempo prima era stata la sua casa, sterminando tutti i Jedi con cui aveva precedentemente convissuto, senza eccezione: maestri, Padawan, vecchi e bambini, tutti caddero sotto la sua lama o le fucilate dei [[soldati clone]].
  
Mentre avveniva il massacro al Tempio, Palpatine trasmise a tutti i comandanti cloni l'[[Ordine 66]]. In tutta la [[Galassia]], i Jedi vennero uccisi dai loro stessi soldati; innumerevoli eroi delle [[Guerre dei Cloni]], come [[Ki-Adi-Mundi]] e [[Aayla Secura]], vennero uccisi a sangue freddo. Il rapporto ufficiale stimò che il 99% dell'Ordine era stato spazzato via solo con l'esecuzione di questo comando. Con i poteri di cui disponeva grazie al [[Decreto di Sicurezza]], Palpatine sciolse ufficialmente l'Ordine Jedi.
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Mentre avveniva il massacro al Tempio, Palpatine trasmise a tutti i comandanti cloni l'[[Ordine 66]]. In tutta la [[Galassia]], i Jedi vennero uccisi dai loro stessi soldati; innumerevoli eroi delle [[Guerre dei Cloni]], come [[Ki-Adi-Mundi]] e [[Aayla Secura]], vennero uccisi a sangue freddo.
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[[Immagine: Palpatine_21.jpg|350px|left|thumb|"La Repubblica verrà riorganizzata, trasformandosi nel primo Impero Galattico".]]
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Poco dopo, Palpatine si recò al Tempio per vedere i frutti del lavoro del suo apprendista. Trovò Darth Vader nella [[Sala delle Mille Fontane]], di fianco al corpo di [[Cin Drallig]] e di altri prominenti Jedi. Vader si inchinò al suo maestro, che si complimentò con lui per il lavoro svolto e lo inviò su [[Mustafar]], per eliminare i membri del [[Consiglio Separatista]]. Qui, Vader compì un altro massacro, uccidendo [[Nute Gunray]] e gli altri <i>leader</i> separatisti, trasmettendo quindi un ordine di smobilitazione a tutte le [[Forze Armate della CSI]].
  
Poco dopo, Palpatine si recò al Tempio per vedere i frutti del lavoro del suo apprendista. Trovò [[Darth Vader]] nella [[Sala delle Mille Fontane]], di fianco al corpo di [[Cin Drallig]] e di altri prominenti Jedi. Vader si inchinò al suo maestro, che si complimentò con lui per il lavoro svolto e lo inviò su [[Mustafar]], per eliminare i membri del [[Consiglio Separatista]]. Qui, Vader compì un altro massacro, uccidendo [[Nute Gunray]] e gli altri <i>leader</i> separatisti, trasmettendo quindi un ordine di smobilitazione a tutte le [[Forze Armate della CSI]].
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Mentre ciò avveniva, Palpatine convocò una [[sessione straordinaria]] del [[Senato Galattico]]. Davanti a tutti i senatori della Repubblica — notevolmente impressionati dal suo disgustoso aspetto e memori del suo volto indulgente e benigno —, Palpatine denunciò il complotto dei Jedi per rovesciare il Senato. Palpatine andò oltre: denunciando la corruzione e l'instabilità della Repubblica, proclamò la nascita di un governo più stabile, più sicuro, più ordinato: il [[Impero Galattico|primo Impero Galattico]]. La [[Proclamazione del Nuovo Ordine]] venne accolta da un'ovazione, mentre Palpatine demoliva le ultime libertà repubblicane e si proclamava [[Imperatore Galattico]] a vita. L'opposizione, messa a tacere, si trovò alle strette e votò a suo favore.
[[Immagine: Palpatine_21.jpg|250px|left|thumb|"La Repubblica verrà riorganizzata, trasformandosi nel primo Impero Galattico".]]
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Mentre ciò avveniva, Palpatine convocò una [[sessione straordinaria]] del [[Senato Galattico]]. Davanti a tutti i senatori della Repubblica — notevolmente impressionati dal suo disgustoso aspetto e memori del suo volto indulgente e benigno —, Palpatine denunciò il complotto dei Jedi per rovesciare il Senato. Egli presentò ai senatori registrazioni truccate del suo incontro con [[Mace Windu]], in cui egli minacciava di morte il [[Cancelliere Supremo]] democraticamente eletto e lo denigrava come [[Sith]], mentre quest'ultimo lo accusava di tradimento — ma non negava di essere un Sith. I Jedi, disse Palpatine, avevano sfruttato senatori fantoccio (molti membri dell'opposizione e della [[Delegazione dei Duemila]]) per corrompere il governo, avevano sfruttato [[Sifo-Dyas]] per creare un esercito di cloni, avevano sfruttato [[Dooku]] per scatenare la guerra, tutto perché si creasse una situazione tale da permettere al [[Alto Consiglio Jedi|Consiglio Jedi]] di prendere il potere — esattamente quello che, al contrario, aveva fatto Darth Sidious.
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Palpatine andò oltre: denunciando la corruzione e l'instabilità della Repubblica, proclamò la nascita di un governo più staibile, più sicuro, più ordinato: il [[Impero Galattico|primo Impero Galattico]]. La [[Dichiarazione del Nuovo Ordine]] venne accolta da un'ovazione, mentre Palpatine demoliva le ultime libertà repubblicane e si proclamava [[Imperatore Galattico]] a vita. L'opposizione, messa a tacere dalla presenza di numerosi [[clone troopers]] armati nella sala, si trovò alle strette e votò a suo favore. Anche [[Padmé Amidala]] lo fece: sapeva che, benché in quel momento non ci fosse più nulla da fare, in futuro ci sarebbe stato modo di opporsi.
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===L'ultima resistenza dei Jedi===
 
===L'ultima resistenza dei Jedi===
 
{{Quote|Ora di Jedi non ce ne sono più!<br>Non se qualcosa da dire in proposito io ho.|Darth Sidious e Yoda|Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith}}
 
{{Quote|Ora di Jedi non ce ne sono più!<br>Non se qualcosa da dire in proposito io ho.|Darth Sidious e Yoda|Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith}}
[[Immagine: Palpatine_23.jpg|200px|thumb|Scontro fra luce e oscurità.]]
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[[Immagine: Palpatine_23.jpg|250px|thumb|Scontro fra luce e oscurità.]]
[[Yoda]] e [[Obi-Wan Kenobi]], scampati all'[[Ordine 66]], decisero di tentare l'ultima resistenza: Yoda avrebbe affrontato Palpatine, mentre Kenobi avrebbe redento, o ucciso, [[Darth Vader]]. Yoda raggiunse Palpatine nel suo ufficio ai piedi dell'[[Aula di Gran Convocazione]] e lì lo affrontò a duello. I due, rispettivamente campioni del [[lato chiaro]] e del [[lato oscuro]], lottarono a lungo, ma i loro poteri si eguagliavano, senza che nessuno dei due riuscisse effettivamente a prevalere. Alla fine, Yoda, capendo che Sidious non poteva essere sconfitto in duello, fuggì aiutato da [[Bail Organa]]. Palpatine ordinò alle sue truppe di trovarlo, ma non prese ulteriori disposizioni: avvertiva infatti che il suo apprendista era in pericolo.
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Yoda e Obi-Wan Kenobi, scampati all'Ordine 66, decisero di tentare l'ultima resistenza: Yoda avrebbe affrontato Palpatine, mentre Kenobi avrebbe redento, o ucciso, Darth Vader. Yoda raggiunse Palpatine nel suo ufficio ai piedi dell'[[Aula di Gran Convocazione]] e lì lo affrontò a duello. I due, rispettivamente campioni del [[lato chiaro]] e del [[lato oscuro]], lottarono a lungo, ma i loro poteri si eguagliavano, senza che nessuno dei due riuscisse effettivamente a prevalere. Alla fine, Yoda, capendo che Sidious non poteva essere sconfitto in duello, fuggì aiutato da [[Bail Organa]]. Palpatine ordinò alle sue truppe di trovarlo, ma non prese ulteriori disposizioni: avvertiva infatti che il suo apprendista era in pericolo.
  
Sidious si precipitò su [[Mustafar]], dove trovò [[Darth Vader]] menomato, languente, scottato dalla lava e in punto di morte. Ma era vivo. Palpatine ordinò che fosse messo d'urgenza in una capsula medica, quindi riportato a [[Coruscant]]: certo, ora sarebbe divenuto una metà macchina, avendo bisogno di sistemi tecnologici per continuare a vivere, ma sarebbe stato molto più potente e nessuno dei Jedi rimasti avrebbe potuto opporsi a lui. E, inoltre, Palpatine non voleva che Vader morisse, altrimenti non avrebbe mai potuto scoprire il segreto di [[Darth Plagueis]].
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Sidious si precipitò su [[Mustafar]], dove trovò Darth Vader menomato, languente, scottato dalla lava e in punto di morte. Ma era vivo. Palpatine ordinò che fosse messo d'urgenza in una capsula medica, quindi riportato a [[Coruscant]]: certo, ora sarebbe divenuto una metà macchina, avendo bisogno di sistemi tecnologici per continuare a vivere, ma sarebbe stato molto più potente e nessuno dei Jedi rimasti avrebbe potuto opporsi a lui. E, inoltre, Palpatine non voleva che Vader morisse, altrimenti non avrebbe mai potuto scoprire il segreto di Darth Plagueis.
  
Presso il [[Centro di Ricostruzione Chirurgica Imperatore Palpatine]], Vader venne rimesso a nuovo, con una temibile armatura nera e nuove braccia e gambe cibernetiche. Appena fu pronto, chiese a Palpatine dove fosse [[Padmé Amidala|Padmé]]. Fingendosi rattristato, Sidious gli disse che, nella sua ira, egli l'aveva uccisa. Infuriato come non mai, Vader distrusse l'intera sala, struggendosi per quanto aveva fatto. Palpatine sorrise: nella rabbia e nella sofferenza, era sorto un nuovo [[Signore dei Sith]].
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Presso il [[Centro di Ricostruzione Chirurgica Imperatore Palpatine]], Vader venne rimesso a nuovo, con una temibile armatura nera e nuove braccia e gambe cibernetiche. Appena fu pronto, chiese a Palpatine dove fosse Padmé. Fingendosi rattristato, Sidious gli disse che, nella sua ira, egli l'aveva uccisa. Infuriato come non mai, Vader distrusse l'intera sala, struggendosi per quanto aveva fatto. Palpatine sorrise: nella rabbia e nella sofferenza, era sorto un nuovo [[Signore dei Sith]].
  
 
===Imperatore della Galassia===
 
===Imperatore della Galassia===
====Organizzazione imperiale====
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====L'oscurantismo====
Non appena divenuto [[Imperatore Galattico|Imperatore]], Palpatine avviò l'[[imperializzazione]] e, nel frattempo, ricompensò i vecchi amici che lo avevano fedelmente servito.  
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[[Immagine: Palpatine_35.jpg|250px|thumb|left|L'Imperatore Palpatine.]]
 
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Non appena divenuto Imperatore, Palpatine ricompensò i vecchi amici che lo avevano fedelmente servito. [[Mas Amedda]], suo assistente personale, divenne [[Gran Vizir]], restando quindi suo principale consigliere. Numerosi altri alleati divennero i primi membri del [[Consiglio Imperiale]]. [[Wilhuff Tarkin]] divenne prima [[Moff]], quindi [[Gran Moff]] con il compito di soggiogare l'[[Orlo Esterno]]. Inoltre, Palpatine approvò la costruzione della [[Morte Nera]], una stazione da battaglia di gigantesche dimensioni che avrebbe dovuto tenere a bada, nel terrore, tutti gli oppositori del Nuovo Ordine.
[[Sate Pestage]], suo assistente personale e portavoce, divenne [[Gran Vizir]], restando quindi suo principale consigliere. Numerose persone, come [[Mas Amedda]], [[Sly Moore]], [[Janus Greejatus]], [[Sim Aloo]] e altri, divennero i primi membri della [[Cerchia Stretta dell'Imperatore]]. A [[Crueya Vandron]] venne affidata la direzione della nuova [[Commissione per la Preservazione del Nuovo Ordine]] e dell'[[Ufficio di Sicurezza Imperiale]]. [[Armand Isard]], che aveva ben servito Palpatine come [[Direttore dei Servizi Segreti Repubblicani]], venne posto a capo dei [[Servizi Segreti Imperiali]]. [[Wilhuff Tarkin]] divenne prima [[Moff]] del [[settore di Seswenna]], quindi [[Gran Moff]] del [[Sovrasettore Esterno]].
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Inoltre, Palpatine approvò la costruzione della [[Morte Nera]], una stazione da battaglia di gigantesche dimensioni che avrebbe dovuto tenere a bada, nel terrore, tutti gli oppositori del [[Nuovo Ordine]]. Altre armi vennero costruite sotto il suo regno, come l'<i>[[Eye of Palpatine]]</i>, cui venne assegnata la caccia dei [[Jedi]].
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Politicamente, egli spogliò il [[Senato Imperiale]] di ogni reale potere e sottomise tutte le istituzioni di governo alla sua volontà. In ciò venne assistito dalla [[Coalizione del Progresso]] della [[COMPNOR]], incaricata di far sì che tutto il governo imperiale eseguisse la volontà di Palpatine. Per implementare il suo dominio di terrore, inoltre, Palpatine istituì l'[[Alta Cultura Umana]], un concetto [[Umanocentrismo|umanocentrico]] che gli permise di perseguitare e schiavizzare le popolazioni non-umane.
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====I tempi dell'oscurantismo====
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[[Immagine: Palpatine_24.jpg|250px|left|thumb|Palpatine, Imperatore della Galassia.]]
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Il primo atto di Palpatine fu quello di sbarazzarsi degli oppositori più in vista e, al contempo, dare una parvenza democratica al suo regime. Trasformando l'[[Impero Galattico|Impero]] in uno stato di polizia, Palpatine fece arrestare numerosi senatori — specialmente i membri della [[Delegazione dei Duemila]] —, epurò i vertici delle [[Forze Armate Imperiali|Forze Armate]] e si sbarazzò di gran parte dei vecchi burocrati repubblicani che potevano rappresentare anche solamente un fastidio.
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Soprattutto, egli affidò a [[Darth Vader]] la conduzione della [[Grande Purga Jedi]], istituendo anche l'[[Inquisitorio]] per assisterlo. La distruzione di tutti i Jedi rimasti era imperativa per Palpatine, in quanto anche pochi di loro avrebbero potuto scatenare insurrezioni e rivolte contro la sua autorità. Inoltre, nominò Vader [[Comandante Supremo delle Forze Imperiali]], incaricandolo quindi anche del comando diretto delle spedizioni di conquista imperiali e della soppressione delle rivolte scatenate dai [[Resti della CSI]].
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Palpatine volle subito rendere chiaro alla [[Galassia]] che il suo dominio non era in discussione. Per fare questo, promosse azioni efferate quali la [[distruzione di Caamas]], il [[Massacro di Ghorman]] e altri eccidi del genere. Furono questi terribili eventi a convincere i suoi oppositori, fra cui [[Mon Mothma]] e [[Bail Organa]], che non si poteva più sperare in un risolvimento pacifico della questione, ma si doveva prendere le armi.
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Segretamente, Palpatine cominciò a fortificare i mondi del [[Nucleo Profondo]], in particolare [[Byss]], dove costruì una [[Cittadella dell'Imperatore|cittadella]] per sé. Questi mondi, contaminati dal [[lato oscuro]], gli fornivano costante potenza e gli permisero di allungare la sua vita. Allo stesso tempo, compì frequenti visite segrete su [[Korriban]] per ricevere consiglio dagli antichi [[Signore dei Sith|Signori dei Sith]] del passato. Nel corso dei numerosi anni del suo regno, scrisse il <i>[[Compendio del Lato Oscuro]]</i>, un'opera il cui obiettivo era spiegare interamente le arti delle tenebre.
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Palpatine si circondò inoltre di [[Adepti del Lato Oscuro]], tecnicamente non [[Sith]], ma alcuni dei quali erano tanto potenti da poter ambire a quel titolo. È incerto se Palpatine volesse infrangere la [[Regola dei Due]], sostenendo che la distruzione dell'[[Ordine Jedi]] l'avesse resa obsoleta, o se intendesse realmente creare un esercito di [[Jedi Oscuri]] al servizio dei due [[Signore Oscuro dei Sith|Signori Oscuri dei Sith]].
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====La nascita della Ribellione====
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[[Immagine: Palpatine_26.jpg|thumb|]]
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Poco dopo la nascita dell'Impero, Palpatine aveva inviato [[Darth Vader|Vader]] ad uccidere un [[Maestro Jedi]] su [[Kashyyyk]], [[Kento Marek]]. Vader aveva compiuto la sua missione, ma aveva anche adottato suo figlio, [[Galen Marek|Galen]], per addestrarlo, renderlo il suo apprendista segreto e utilizzarlo per, un giorno, rovesciare Palpatine — sotto un certo aspetto, come Sidious aveva fatto in passato con [[Darth Maul]]. Palpatine finse di ignorare l'esistenza di Galen per quindici anni, benché ne fosse perfettamente cosciente, quando finalmente “scoprì” dell'apprendista segreto; a questo punto, circondò l'<i>[[Executor]]</i> di Vader con una [[Flotta di Palpatine|flotta]] di navi da guerra. Accusandolo di tradimento, gli ordinò di dimostrare la sua lealtà uccidendo Galen. Vader, sapendo di non potersi opporre all'Imperatore, scagliò il suo apprendista nello spazio aperto.
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Tuttavia, all'insaputa di Palpatine, Vader lo recuperò e lo curò. Sei mesi dopo, inviò Galen ad assemblare un esercito per opporsi all'Imperatore ed il giovane riuscì a trovare [[Bail Organa]], [[Mon Mothma]] e altri. Improvvisamente, Vader li catturò e rivelò a Galen che era solo un mezzo per smascherare il loro tradimento; questi, deluso, abbandonò i [[Sith]] e si unì alla ribellione nascente. Portato a bordo della [[Morte Nera]] in costruzione con gli altri ribelli, Galen e [[Rahm Kota]] sconfissero Vader in duello e affrontarono Palpatine.
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Da tempo, Sidious era deluso di [[Darth Vader|Vader]]; quel mezzo uomo-mezzo macchina non era più l'apprendista che aveva desiderato, né poteva più essere il [[Sith]] che Palpatine voleva per succedergli e proseguire il loro retaggio. Vedendo in Galen l'apprendista che aspettava, lo spinse a dare il colpo di grazia al suo vecchio maestro e ad unirsi a lui. Ma Galen, completamente redendo, rifiutò e affrontò Palpatine, dando modo agli altri ribelli di fuggire. Il potere dell'Imperatore era troppo anche per lui e rimase ucciso dall'incontro. Tuttavia, Palpatine non trovò nessuna gioia nella sua morte: da un lato aveva perso un potenziale apprendista, dall'altro sapeva che la sua morte avrebbe ispirato i ribelli a scatenare un'insurrezione generale contro di lui.
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Infatti, poco dopo, l'[[Alleanza Ribelle]] trasmise a Palpatine una [[Dichiarazione di Ribellione]] e scatenò la [[Guerra Civile Galattica]].
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====Tradimenti====
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Poco dopo lo scoppio della [[Guerra Civile Galattica]], Palpatine divenne bersaglio del tradimento di due ufficiali imperiali: il [[Gran Moff]] [[Trachta]] e il [[Moff]] [[Kalast]].
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[[Trachta]], convinto che l'Impero non potesse essere governato da due servitori di un'antica religione ormai scomparsa, aveva radunato un gruppo di cospiratori per usurpare Palpatine e Vader. A questo scopo, aveva creato un esercito di [[Stormtroopers]] a lui leali. Tuttavia, una lotta di potere fra i cospiratori e le capacità dei due Signori dei Sith fecero fallire il piano.
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Trasformando l'Impero in uno stato di polizia, Palpatine spogliò il [[Senato Imperiale]] di ogni reale potere e sottomise tutte le istituzioni di governo alla sua volontà, sbarazzandosi di gran parte dei vecchi burocrati repubblicani che potevano rappresentare anche solamente un fastidio. Soprattutto, egli affidò a [[Darth Vader]] la conduzione della [[Grande Purga Jedi]], istituendo anche l'[[Inquisitorio]] per assisterlo. La distruzione di tutti i Jedi rimasti era imperativa per Palpatine, in quanto anche pochi di loro avrebbero potuto scatenare insurrezioni e rivolte contro la sua autorità.
  
[[Kalast]] tentò di passare all'[[Alleanza Ribelle]] trasmettendole i codici segreti della [[Morte Nera]]. Catturato, venne interrogato e ucciso da Palpatine in persona.
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La Galassia non poté però sopportare a lungo il regime tirannico di Darth Sidious e numerose cellule e gruppi ribelli si unirono per formare un'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica]], meglio nota come Alleanza Ribelle, che si oppose al suo dominio.
  
===La Guerra Civile Galattica===
 
 
====La Morte Nera====
 
====La Morte Nera====
Finalmente, la [[Morte Nera]] fu completata. Con quell'incredibile strumento di distruzione nelle sue mani, Palpatine era certo di avere in pugno le sorti della [[Guerra Civile Galattica]], nonché di potersi sbarazzare degli ultimi rimasugli della [[Vecchia Repubblica]]. Infatti, poco dopo il varo dell'arma, egli proclamò pubblicamente lo [[scioglimento del Senato Imperiale]], ufficialmente "per la durata dell'emergenza", di fatto stabilmente. Quindi, approvò la [[distruzione di Alderaan]], ordita da [[Wilhuff Tarkin|Tarkin]] per colpire al cuore l'[[Alleanza Ribelle]]. Subito dopo la tragedia, Palpatine compì un discorso pubblico nel quale condannò i Ribelli quali resposabili di un "tremendo attentato terroristico", dicendo che ciò si sarebbe potuto evitare se [[Alderaan]] avesse accettato la protezione imperiale. Agli [[Alderaaniani]] sopravvissuti, Palpatine offrì [[Byss]]; di fatto, però, quando vi si recarono ne consumò lentamente le energie vitali, o li trasformò in schiavi ammattiti e senza cervello.
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{{Quote|Come fa l'Imperatore a mantenere il controllo senza burocrazia?<br>I governatori regionali ora hanno il controllo diretto dei loro territori. La paura terrà in buon ordine i sistemi locali. La paura di questa super arma offensiva.|[[Cassio Tagge]] e [[Wilhuff Tarkin]]|Star Wars Episodio IV: Una nuova speranza}}
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Finalmente, la Morte Nera fu completata. Con quell'incredibile strumento di distruzione nelle sue mani, Palpatine era certo di avere in pugno le sorti della [[Guerra Civile Galattica]], nonché di potersi sbarazzare degli ultimi rimasugli della [[Vecchia Repubblica]]. Infatti, poco dopo il varo dell'arma, egli proclamò pubblicamente lo [[scioglimento del Senato Imperiale]]. Quindi, approvò la [[distruzione di Alderaan]], ordita da Tarkin per colpire al cuore l'Alleanza Ribelle. Nella successiva [[Battaglia di Yavin]], però, una squadra di piloti ribelli, con alla testa il giovane [[Luke Skywalker]], riuscì ad avere la meglio e a distruggere la stazione da battaglia, massacrando gran parte del suo equipaggio. Questa volta, forse la prima nella sua vita, Palpatine non riuscì a trovare alcun vantaggio dalla sconfitta.
  
[[Wilhuff Tarkin|Tarkin]], dopo molti tentativi, riuscì a scoprire che la base ribelle segreta si trovava su [[Yavin 4]]. Intenzionato a sferrare il colpo di grazia alla Ribellione, portò là la [[Morte Nera]]. Nella successiva [[Battaglia di Yavin]], però, una squadra di piloti ribelli, con alla testa il giovane [[Luke Skywalker]], riuscì ad avere la meglio e a distruggere la stazione da battaglia, massacrando gran parte del suo equipaggio. Questa volta, forse la prima nella sua vita, Palpatine non riuscì a trovare alcun vantaggio dalla sconfitta.
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L'ira di Palpatine fu catastrofica. Vader, che l'Imperatore ritenne personalmente responsabile per la catastrofe, fu continuamente umiliato con compiti di basso conto, come una missione diplomatica presso gli [[Hutt]], per poi essere nuovamente incaricato di dare la caccia ai Ribelli. Frattanto, Palpatine nominò [[Cassio Tagge]] nuovo [[Gran Generale]] e lo incaricò di conquistare l'Orlo Esterno in attesa del completamento della [[seconda Morte Nera]].
 
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L'ira di Palpatine fu catastrofica. Chi ne patì maggiormente le pene fu [[Bevel Lemelisk]], capo progettista imperiale e creatore della [[Morte Nera]]. Subito dopo la <i>debacle</i> di [[Battaglia di Yavin|Yavin]], Lemelisk era fuggito su [[Hefi]], temendo per la propria vita; i [[Servizi Segreti Imperiali|Servizi Segreti]] lo rintracciarono facilmente e lo indirizzarono a [[Coruscant]] per un incontro con l'Imperatore. Lemelisk, speranzoso che egli non avesse ancora saputo della distruzione della [[Morte Nera]], si recò al cospetto di Palpatine e tentò di sviare l'argomento. Ma l'Imperatore lo zittì subito.
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Nel suo sadismo, Palpatine aveva ideato una tremenda punizione per Lemelisk: lo imprigionò e lo fece lacerare e divorare da un branco di [[scarabei piranha]]. L'ingegnere patì sofferenze indicibili prima di esalare l'ultimo respiro. Tuttavia, Palpatine aveva ancora bisogno di lui: quindi, fece recuperare il suo cervello e, usando un'antica conoscenza [[Jedi]], lo trasferì in un clone. Quindi, gli disse che avrebbe dovuto correggere l'errore della [[Morte Nera]]; ad ogni suo fallimento, sarebbe stato punito in modo diverso e sempre più sofferente, quindi sarebbe stato fatto "risorgere", per far ricominciare il ciclo, finché non avesse completato il compito assegnatogli.
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====Un altro Skywalker====
 
====Un altro Skywalker====
 
{{Quote|Abbiamo un nuovo nemico: il giovane Ribelle che ha distrutto la Morte Nera. E io sono assolutamente convinto che questo ragazzo sia il figlio di Anakin Skywalker.|Palpatine|Star Wars Episodio V: L'Impero colpisce ancora}}
 
{{Quote|Abbiamo un nuovo nemico: il giovane Ribelle che ha distrutto la Morte Nera. E io sono assolutamente convinto che questo ragazzo sia il figlio di Anakin Skywalker.|Palpatine|Star Wars Episodio V: L'Impero colpisce ancora}}
[[Immagine: Palpatine_27.jpg|250px|left|thumb|Palpatine e Lord Vader discutono di Luke Skywalker.]]
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[[Immagine: Palpatine_27.jpg|350px|left|thumb|Palpatine e Lord Vader discutono di Luke Skywalker.]]
L'[[Alleanza Ribelle]], di per sé, non era un pericolo, ma poteva anzi essere rivolta in un vantaggio: la sua presenza avrebbe dato un'ulteriore giustificazione all'[[Impero Galattico|Impero]] per mantenere una flotta e un esercito in costante stato di guerra e per prolungare all'infinito la legge marziale, finanche per rafforzare la dittatura. Ma, come Palpatine scoprì poco tempo dopo la [[Battaglia di Yavin]], i Ribelli disponevano di un alleato prezioso: [[Luke Skywalker]]. Benché l'esistenza sua e di [[Leia Organa Solo|Leia Organa]], sua sorella, fosse stata tenuta nascosta per impedire che l'Imperatore si scagliasse su di loro, ora questi capì che [[Anakin Skywalker]] aveva dei figli. Non doveva assolutamente permettere che padre e figli si ricongiungessero.
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Come Palpatine scoprì poco tempo dopo la Battaglia di Yavin, i Ribelli disponevano di un alleato prezioso: Luke Skywalker. Benché l'esistenza sua e di [[Leia Organa Solo|Leia Organa]], sua sorella, fosse stata tenuta nascosta per impedire che l'Imperatore si scagliasse su di loro, ora questi capì che [nakin Skywalker aveva dei figli. Non doveva assolutamente permettere che padre e figli si ricongiungessero.
  
Poco tempo dopo la [[Battaglia di Hoth]], Palpatine contattò [[Darth Vader]], il quale, a capo della sua [[Flotta della Morte]], stava dando la caccia ai Ribelli fuggiti. L'Imperatore rivelò al suo apprendista prostrato davanti a lui che avevano un nuovo nemico: [[Luke Skywalker]], suo figlio. Vader finse di non crederlo possibile, ma Palpatine non si fece ingannare e gli ordinò di ucciderlo. Prevedibilmente, Vader propose di convertirlo al [[lato oscuro]], pianificando segretamente di allearsi a lui per rovesciare Palpatine; l'Imperatore accettò entusiasta, ma a sua volta stava tessendo la propria trama. Luke non sarebbe stato un'arma per Vader, ma per lui: sarebbe stato finalmente l'apprendista che andava cercando.
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Poco tempo dopo la [[Battaglia di Hoth]], Palpatine contattò Darth Vader, il quale, a capo della sua [[Flotta della Morte]], stava dando la caccia ai Ribelli fuggiti. L'Imperatore rivelò al suo apprendista prostrato davanti a lui che avevano un nuovo nemico: suo figlio. Vader finse di non crederlo possibile, ma Palpatine non si fece ingannare e gli ordinò di ucciderlo. Prevedibilmente, Vader propose di convertirlo al [[lato oscuro]], pianificando segretamente di allearsi a lui per rovesciare Palpatine; l'Imperatore accettò entusiasta, ma a sua volta stava tessendo la propria trama. Luke non sarebbe stato un'arma per Vader, ma per lui: sarebbe stato finalmente l'apprendista che andava cercando.
 
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====Patti criminali====
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Progettando la costruzione di una [[seconda Morte Nera]], Palpatine contattò il Principe [[Xizor]], capo del [[Sole Nero]], per ricevere assistenza. In particolare, Xizor era anche a capo della società [[Xizor Trasporti Interstellari]], che sarebbe stata particolarmente utile all'[[Impero Galattico|Impero]] per trasportare merci e materiali a [[Endor]], dove stava venendo costruita la nuova stazione da battaglia. Approfittandone, Xizor tentò di porre Palpatine contro [[Darth Vader|Vader]], rivelandogli la posizione di un cantiere navale ribelle, proponendogli la distruzione della [[Gilda dei Cacciatori di Taglie]] e la cessione dei piani della [[Morte Nera]] ai Ribelli — tutto nonostante le obiezioni di Vader. Alla fine, però, Palpatine, divertito dalla lotta fra i due, sostenne il suo apprendista quando disintegrò completamente Xizor e le sue forze.
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====L'esilio dei Profeti del Lato Oscuro====
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I [[Profeti del Lato Oscuro]] erano maghi oscuri capaci di prevedere il futuro utilizzando il [[lato oscuro]] della [[La Forza|Forza]], fondati in passato da [[Darth Millenial]] e, ad un certo punto, sottomessi da Darth Sidious. Subito dopo la fondazione dell'[[Impero Galattico]], essi erano andati a formare l'[[Ordine Segreto dell'Impero]], servendo unicamente l'Imperatore ed i suoi scopi.
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Visto che progettava di intrappolare e distruggere definitivamente la Ribellione ad [[Endor]], Palpatine convocò il [[Supremo Profeta del Lato Oscuro|Supremo Profeta]] [[Kadann]] a [[Coruscant]] per ricevere consiglio. Giunto presso l'Imperatore, Kadann gli disse che lo scontro ad [[Endor]] avrebbe riportato equilibrio nella [[La Forza|Forza]], quindi sarebbe stata la sua rovina. Ma Palpatine non aveva previsto queste cose, era assolutamente sicuro della sua vittoria e, in sé, negò del tutto la possibilità di una sconfitta (probabilmente, spaventato anche dall'entità che avrebbe assunto). Giudicando Kadann uno sciocco e un incapace, Palpatine lo cacciò. A seguito di questo incontro, molti [[Profeti del Lato Oscuro]] abbandonarono l'Impero, mentre una minoranza rimase con Palpatine.
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====Congiure e tradimenti====
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Nel corso della [[Guerra Civile Galattica]], Palpatine fu continuamente bersaglio di tradimenti e tentativi di usurpazione. Nonostate il fallimento del colpo di Stato di [[Trachta]], ci furono altri che tentarono di riuscire laddove il [[Gran Moff]] aveva fallito.
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Il primo fu uno scienziato, il dottor [[Raygar]]. Questi riuscì ad ottenere da Palpatine il permesso per recarsi sulla [[luna boscosa di Endor]] e recuperare un antico artefatto mistico, la [[gemma solare]], posseduta dai nativi [[Ewok]]. Vi riuscì senza troppa difficoltà e informò l'Imperatore, che partì immediatamente per la luna per recuperare personalmente l'oggetto. Ma Raygar, affascinato dal potere che emanava, decise di tentare di utilizzarlo per distruggere Palpatine e divenire il nuovo [[Imperatore Galattico]]. Quindi, si preparò a colpire lo shuttle imperiale in avvicinamento, ma fu attaccato da un gruppo di [[Ewok]] capitanato da [[Wicket W. Warrick]], che danneggiò irremediabilmente l'arma. Raygar, arrestato, venne processato per tradimento e giustiziato.
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Il secondo tradimento venne dal [[Grand'Ammiraglio]] [[Demetrius Zaarin]]. Questi, da sempre un uomo ambizioso, vide la sua occasione di ascesa al potere quanto completò lo sviluppo degli innovativi [[TIE Defender]]. Sfruttando le sue nuove creazioni, inviò le sue forze ad abbordare lo [[Star Destroyer]] <i>[[Majestic]]</i>, dove si trovava Palpatine; catturato, l'Imperatore venne condotto a bordo del vascello di Zaarin, il <i>[[Glory (Imperial)|Glory]]</i>. Come le truppe di Zaarin abbiano fatto a catturare Palpatine, resta un mistero; è probabile che l'Imperatore si sia fatto catturare per testare le capacità e la fedeltà dei suoi sottoposti. Per non ripetere l'errore di circa 23 anni prima, [[Darth Vader]] circondò e attaccò subito la flotta di Zaarin, aiutato dall'[[Ammiraglio]] [[Thrawn]]. Il [[Signore Oscuro dei Sith|Signore Oscuro]] recuperò Palpatine, mentre Thrawn inseguì Zaarin e lo annientò poco dopo.
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===La trappola di Endor===
 
===La trappola di Endor===
[[Immagine: Palpatine_28.jpg|250px|thumb|Palpatine tenta di spingere Luke a cedere al lato oscuro.]]
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{{Quote|Tu, come tuo padre, ora sei mio.|Palpatine a [[Luke Skywalker]]|Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi}}
La [[Battaglia di Endor]] doveva essere la trappola che avrebbe annientato l'[[Alleanza Ribelle]]. Ma, soprattutto, per Palpatine sarebbe stato lo scontro in cui si sarebbe sbarazzato di [[Darth Vader]] e avrebbe preso il giovane [[Luke Skywalker]] come nuovo apprendista.
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[[Immagine: Palpatine_28.jpg|310px|thumb|Palpatine tenta di spingere Luke a cedere al lato oscuro.]]
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La [[Battaglia di Endor]] doveva essere la trappola che avrebbe annientato l'Alleanza Ribelle. Ma, soprattutto, per Palpatine sarebbe stato lo scontro in cui si sarebbe sbarazzato di Darth Vader e avrebbe preso il giovane Luke Skywalker come nuovo apprendista. Per tendere la trappola alla Ribellione, l'Imperatore lasciò trapelare che si sarebbe recato di persona a sovrintendere i cantieri della nuova stazione da battaglia in orbita sulla [[luna boscosa di Endor]]. Come previsto, la flotta ribelle si organizzò per lanciare un duro colpo. Ma Palpatine aveva fatto i suoi calcoli: non solo il [[superlaser]] era perfettamente operativo, ma una immensa flotta imperiale era stata posizionata per circondare quella ribelle.
  
Mentre si trovava in pellegrinaggio su [[Korriban]], Palpatine venne attaccato dalla [[Squadriglia Renegade]], che riuscì a rubare un datapad nel quale si indicava che si sarebbe recato a sovrintendere la costruzione della [[Morte Nera]] presso la [[luna boscosa di Endor]]. Come previsto, la flotta ribelle si organizzò per lanciare un duro colpo. Ma Palpatine aveva fatto i suoi calcoli: non solo il [[superlaser]] era perfettamente operativo, ma una immensa flotta imperiale era stata posizionata per circondare quella ribelle.
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La battaglia cominciò come da programmi e tutto andò a favore degli Imperiali. Poi, finalmente, Vader portò Luke al suo cospetto. Qui, Palpatine cominciò la sua opera di seduzione, portandolo sempre più vicino al lato oscuro. Luke lo attaccò, ma fu sviato in uno scontro con Vader. Convintosi che suo padre potesse essere redento alla luce, Luke scelse di non combattere, ma quando Vader ipotizzò che Leia avrebbe potuto essere convertita al [[lato oscuro]], lo attaccò furente, riuscendo ad atterrarlo.
 
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La battaglia cominciò come previsto e tutto andò a favore degli Imperiali, aiutati anche da Palpatine che, dalla sua sala del trono, avviò una [[Meditazione da Battaglia]] per assicuarsi che le cose andassero per il verso giusto. Poi, finalmente, Vader portò Luke al suo cospetto. Qui, Palpatine cominciò la sua opera di seduzione, portandolo sempre più vicino al [[lato oscuro]]. Luke lo attaccò, ma fu sviato in uno scontro con Vader. Convintosi che suo padre potesse essere redento alla luce, Luke scelse di non combattere, ma quando Vader ipotizzò che [[Leia Organa Solo|Leia]] avrebbe potuto essere convertita al [[lato oscuro]], lo attaccò furente, riuscendo ad atterrarlo.
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Palpatine stava per vedere realizzato il proprio progetto più ambizioso: Luke troneggiava su Vader che, con una mano mozzata, giaceva a terra, ormai privo di forze e di difese. Con voce sibilante ma allo stesso tempo convincente, Palpatine spinse Luke a sferrare il colpo di grazia e a prendere il posto di suo padre al suo fianco. Ma Luke rifiutò; spense la propria [[spada laser]] e si pose davanti all'Imperatore, dichiarandogli di essere finalmente divenuto uno [[Jedi]] completo.
 
Palpatine stava per vedere realizzato il proprio progetto più ambizioso: Luke troneggiava su Vader che, con una mano mozzata, giaceva a terra, ormai privo di forze e di difese. Con voce sibilante ma allo stesso tempo convincente, Palpatine spinse Luke a sferrare il colpo di grazia e a prendere il posto di suo padre al suo fianco. Ma Luke rifiutò; spense la propria [[spada laser]] e si pose davanti all'Imperatore, dichiarandogli di essere finalmente divenuto uno [[Jedi]] completo.
[[Immagine: Palpatine_29.jpg|left|thumb|La fine dell'Imperatore.]]
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[[Immagine: Palpatine_29.jpg|250px|left|thumb|La fine dell'Imperatore.]]
Palpatine era letteralmente su tutte le furie. Tralasciò completamente la battaglia, concentrandosi solo su quel luogo: nulla era più importante, nulla contava più di quanto stava accadendo nella sala del trono. In un impeto di rabbia, Palpatine scagliò su Luke diverse scariche di [[Fulmini di Forza]], fino a renderlo in punto di morte. Ormai pronto a colpire nuovamente — e, questa volta, letalmente —, Palpatine si era dimenticato di quello che aveva portato [[Anakin Skywalker]] a divenire [[Darth Vader]]: il suo estremo bisogno di proteggere quelli a cui teneva. Ora, la situazione era riversata al contrario. Un redento Anakin Skywalker afferrò Palpatine prima che potesse finire Luke e lo scagliò nel nucleo della sala. L'Imperatore morì dopo un ultimo grido disperato, ma anche mentre precipitava verso la rovina, aveva una sola convinzione: nemmeno gli Skywalker, nemmeno la morte, lo avrebbero sconfitto.
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Palpatine era letteralmente su tutte le furie. In un impeto di rabbia, Palpatine scagliò su Luke diverse scariche di [[Fulmini di Forza]], fino a renderlo in punto di morte. Ormai pronto a colpire nuovamente — e, questa volta, letalmente —, Palpatine si era dimenticato di quello che aveva portato Anakin Skywalker a divenire Darth Vader: il suo estremo bisogno di proteggere quelli a cui teneva. Ora, la situazione era riversata al contrario. Un redento Anakin Skywalker afferrò Palpatine prima che potesse finire Luke e lo scagliò nel nucleo della sala. L'Imperatore morì dopo un ultimo grido disperato e con lui precipitarono nella rovina il suo Impero e i Sith.
 
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===Il demone risorge===
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[[Immagine: Palpatine_30.jpg|250px|thumb|Palpatine risorto.]]
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Palpatine aveva combattuto molti nemici nel corso della sua vita, ma ne aveva vinto uno in particolare: la morte. Nonostante i differenti insegnamenti [[Sith]], Darth Sidious voleva vivere per sempre e governare in eterno sul suo [[Impero Galattico]]. Durante le [[Guerre dei Cloni]], egli aveva catturato la scienziato capo [[Kaminoano|kaminoana]] [[Ko Sai]] e l'aveva costretta a creare dei suoi cloni. Quindi, si era concentrato nello studio del [[trasferimento spirituale]] e alla fine era riuscito ad apprendere questo ambito potere. Nella sua [[Cittadella dell'Imperatore|cittadella]] su [[Byss]], egli aveva fatto costruire una fabbrica di clonazione per sé stesso, sorvegliata da fedeli Jedi Oscuri. Certo, non era arrivato alla somma conoscenza di [[Darth Plagueis]], ma avrebbe avuto un'eternità intera per raggiungerla.
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Subito dopo la sua morte ad [[Endor]], Palpatine non riuscì a reincarnarsi, ma vagò da spirito etereo per qualche tempo, riuscendo finalmente a impossessarsi del corpo di un suo [[Braccio dell'Imperatore]], [[Jeng Droga]]. Quindi, chiamò [[Sate Pestage]] a recuperarlo; questi raccolse il corpo di Droga e lo portò su [[Byss]], dove Palpatine poté reincarnarsi in un suo clone. Risorto, cominciò a preparare la propria vendetta. Tuttavia, come testimoniò presto, i corpi clonati erano soggetti al deterioramento causato dal [[lato oscuro]] e si decomponevano presto. Ma era un problema di poco conto: un modico prezzo da pagare per l'immortalità.
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Non potendo rivelarsi subito, in quanto necessitava di riprendersi spiritualmente e di radunare nuove forze, Palpatine attese, guardando l'[[Impero Galattico|Impero]] frammentarsi rapidamente e la [[Nuova Repubblica]] divenire il nuovo governo galattico dominante. E rimase a guardare anche quando il [[Grand'Ammiraglio]] [[Thrawn]] lanciò la sua [[Campagna di Thrawn|campagna]] contro la Repubblica per restaurare il potere imperiale. Non vi sono delle spiegazioni certe sul perché Palpatine non aiutò [[Thrawn]]; probabilmente, considerava la sua incursione come un ottimo attacco propedeutico per il suo ritorno, oppure — benché avesse sempre sinceramente tenuto in alta considerazione il Grand'Ammiraglio — temeva anche che avrebbe potuto rappresentare una minaccia per il suo potere.
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===Il ritorno di Palpatine===
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[[Immagine: Palpatine_14.jpg|thumb|left|Il risorto Imperatore Palpatine.]]
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[[Thrawn]] fu ad un passo dall'ottenere la vittoria, quando venne tradito ed ucciso dalla sua guarda del corpo, [[Rukh]]. Nonostante la sua morte e la disintegrazione delle sue forze, la [[Cerchia Stretta dell'Imperatore]] e alcuni ufficiali militari, incoraggiati dal suo esempio, unirono le forze e sferrarono un [[Quarta Battaglia di Coruscant (Guerra Civile Galattica)|poderoso attacco]] contro [[Coruscant]], riuscendo addirittura a riconquistare la capitale galattica. Tuttavia, poco dopo si combatterono fra di loro, in una fratricida lotta di potere.
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====La conversione di Luke Skywalker====
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{{Quote|Grazie alla Forza, sei diventato molto potente dall'ultima volta che ci siamo incontrati... Come me, del resto!|Palpatine a Luke Skywalker|Star Wars: Dark Empire I}}
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Palpatine era ormai pronto a rivelarsi. Usando una [[Tempesta di Forza (buco nero)|Tempesta di Forza]], trascinò su [[Byss]] nientemeno che [[Luke Skywalker]]. Qui si rivelò a lui, mostrandogli che il [[lato oscuro]] poteva permettere anche l'immortalità. Sapendo che l'oscurità stava insinuandosi al suo interno, e non trovando altro modo per sconfiggerla se non combattendola con le sue stesse armi, Luke si inginocchiò davanti all'Imperatore, divenendo suo apprendista.
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Ritenendo di avere ormai la vittoria in pugno, Palpatine scatenò l'[[Operazione Mano Ombra]]. Le sue armate attraversarono la [[Galassia]], travolgendo quelle della [[Nuova Repubblica]] e riconquistando numerosi pianeti. Appena saputo della sua resurrezione, moltissimi ufficiali tornarono al suo servizio.
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Ma Palpatine stava venendo ingannato. Luke, nominato [[Comandante Supremo delle Forze Imperiali]], si adoperò per sabotare le operazioni belliche imperiali. Avendolo notato di per sé, e avvertito anche da alcuni ufficiali, Palpatine lo contrattaccò silenziosamente, cercando di minimizzare le perdite, anche se fallì quando Luke riuscì a trasformare la [[Prima Battaglia di Mon Calamari (Guerra Civile Galattica)|Battaglia di Dac]] in una importante vittoria repubblicana. Tuttavia, questo non aveva importanza: ciò che contava era solo convertire Luke al [[lato oscuro]], com'era avvenuto per suo padre.
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Ad un certo punto, [[Leia Organa Solo|Leia Organa]] raggiunse [[Byss]] per liberare il fratello, ma venne catturata a sua volta. Palpatine la condusse nelle sue stanze, mostrandole un antico [[Holocron Jedi]] e tentando di convertire lei al [[lato oscuro]], per poter usufruire del suo [[Anakin Solo|bambino]] non ancora nato come successivo corpo per ospitare la sua mente. Leia, inorridita, riuscì a fuggire e, aiutata da Luke, lasciò il pianeta. Quindi, Skywalker affrontò Palpatine, assistendo ad un suo [[trasferimento spirituale]] e tentando di distruggere tutti i cloni mentre il suo spirito ancora vagava nel nulla. L'Imperatore riuscì comunque a reincarnarsi e sconfisse Luke a duello; questi, capendo che la sua forza derivava solo da sua sorella, non poté che arrendersi.
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Poco dopo, Palpatine attaccò [[Pinnacle]] — dove si trovava il quartier generale repubblicano —, ordinando che Leia ed il suo holocron fossero portati a bordo del suo <i>[[Eclipse]]</i>, o avrebbe distrutto il pianeta. Leia salì a bordo e Luke poté far scattare la sua trappola: sfruttando la forza concessagli dalla presenza di sua sorella, affrontò e sconfisse Palpatine. Questi, intenzionato a distruggere i due, richiamò una [[Tempesta di Forza (buco nero)|Tempesta di Forza]], ma i due Skywalker riuscirono ad attingere al [[lato chiaro]] per separare [[la Forza]] da Palpatine, facendogli perdere il controllo della tempesta, che presto divorò l'<i>[[Eclipse]]</i>, con l'Imperatore al suo interno.
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====L'ultimo clone====
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[[Immagine: Palpatine_34.jpg|thumb|Palpatine progetta la riconquista della Galassia.]]
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Qualche giorno dopo la [[Seconda Battaglia di Balmorra (Guerra Civile Galattica)|Battaglia di Balmorra]], Palpatine riemerse, reincarnatosi nel suo ultimo clone. Ancora una volta, egli riprese il suo piano di riconquista galattica, questa volta agevolato da un temibile [[Cannone Galattico]], assai più potente della [[Morte Nera]].
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Mentre sempre più pianeti cadevano nuovamente sotto il giogo imperiale, Palpatine venne tradito da uno dei suoi [[Protettore del Sovrano|Protettori]], [[Carnor Jax]]: questi, corrompendo il medico imperiale, riuscì a sabotare il clone dell'Imperatore, determinandone un deterioramento più rapido. Palpatine tentò di clonare altri corpi, ma il medico sabotò anche questi. Ormai a corto di idee, l'Imperatore si recò su [[Korriban]] per chiedere aiuto agli antichi [[Signore dei Sith|Signori dei Sith]] del passato. Il responso che gli fu dato era che la sua unica speranza di salvezza stava nel trasferirsi nel corpo dell'appena nato [[Anakin Solo]].
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Per adempiere a questo obiettivo, Palpatine si recò su [[Onderon]], dove si era nascosta la famiglia Solo. Mentre le sue forze distraevano i [[Jedi]], l'Imperatore aggredì Leia e fu sul punto di ucciderla, quando sopraggiunsero [[Rayf Ysanna]] ed [[Empatojayos Brand]] in suo soccorso. Palpatine uccise Ysanna senza difficoltà, ma venne colpito a tradimento da [[Han Solo]], che gli sparò un colpo di [[blaster]] alla schiena. Ormai morente, tentò di trasferirsi in Anakin, ma venne intercettato da Brand, che lo assorbì in sé. Quindi, l'anziano Jedi morì, portando Palpatine con sé nelle profondità della [[La Forza|Forza]], dove i [[Jedi]] del passato si sarebbero assicurati che la sua oscura presenza non potesse più risorgere e fosse condannata ad una perennità di follia e assolute tenebre.
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Darth Sidious, considerato da molti il più grande [[Signore Oscuro dei Sith]] di tutti i tempi, morì definitivamente.
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==Eredità==
 
==Eredità==
Il nome di Palpatine fu sempre considerato sinonimo di oppressione, terrore e dispotismo. Il suo regno causò miliardi di morti in tutta la [[Galassia]] e fu senza alcun dubbio il più sanguinario dopo millenni. Ci furono ancora suoi fanatici sostenitori, ma vennero sempre perseguitati e il loro numero andò scemando nel tempo. Benché i [[Resti dell'Impero]] e il [[Nuovo Impero]] continuarono ad aderire ai principi del suo [[Nuovo Ordine]], entrambi i governi lo rimodellarono molto, eliminandone i tratti più estremistici — come l'[[umanocentrismo]] — e tentando di distaccarlo sempre più dalla memoria di Palpatine. La figura del moderato e progressista [[Gilad Pellaeon]] fu spesso usata in contrapposizione al crudele e tirannico Palpatine.
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Il nome di Palpatine, l'ultimo Signore Oscuro dei Sith, fu sempre considerato sinonimo di oppressione, terrore e dispotismo. Il suo regno causò miliardi di morti in tutta la [[Galassia]] e fu senza alcun dubbio il più sanguinario dopo millenni. L'Impero tentò inizialmente di tenere nascosta la sua morte, ma le notizie trapelarono in fretta e il regime tirannico dovette infine arrendersi e firmare il [[Concordato Galattico]] con la [[Nuova Repubblica]], prima di soccombere definitivamente. Anni più tardi, una nuova organizzazione, il [[Primo Ordine]], guidato da un altro praticante del lato oscuro - il [[Leader Supremo]] [[Snoke]] - avrebbe raccolto l'eredità di Palpatine tentando di imporre un nuovo ordine imperiale alla Galassia.
 
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Più di un decennio dopo la sua morte definitiva, il [[Secondo Imperio]] tentò di usare certe sue proiezioni olografiche per fingere una sua resurrezione, anche se successivamente si scoprì l'inganno.
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Nel [[40 ABY]], il [[Nuovo Ordine Jedi]] recuperò l'[[Holocron di Telos]], in cui Palpatine aveva trasmesso praticamente tutto il suo sapere e di cui era divenuto guardiano.
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{{Apertura}}
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{{Successioni
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|title=[[Signore Oscuro dei Sith]] con [[Darth Plagueis]]
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|years=?—[[32 BBY]]]
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|before=[[Darth Plagueis]] con [[Darth Tenebrous]]
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|after=Lui stesso con [[Darth Maul]]
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}}
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{{Successioni
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|title=[[Senatore]] del [[Settore di Chommell]]
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|years=[[52 BBY|52]]—[[32 BBY]]
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|before=[[Vidar Kim]]
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|after=[[Janus Greejatus]]
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}}
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{{Successioni
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|title=[[Signore Oscuro dei Sith]] con [[Darth Maul]], [[Darth Tyranus]] e [[Darth Vader]]
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|years=[[32 BBY]]—[[11 ABY]]
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|before=Lui stesso con [[Darth Plagueis]]
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|after=[[Lumiya]]
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}}
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{{Successioni
+
|title=[[Cancelliere Supremo]]
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|years=[[32 BBY|32]]—[[19 BBY]]
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|before=[[Finis Valorum]]
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|after=<i>Nessuno</i>
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}}
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{{Successioni
+
|title=[[Imperatore Galattico]]
+
|years=[[19 BBY]]—[[4 ABY]]
+
|before=<i>Nessuno</i>
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|after=[[Sate Pestage]] (reggente)
+
}}
+
{{Successioni
+
|title=[[Imperatore Galattico]]
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|years=[[10 ABY|10]]—[[11 ABY]]
+
|before=[[Ars Dangor]] (reggente)
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|after=[[Carnor Jax]]
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}}
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{{Chiusura}}
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==Poteri e abilità==
 
==Poteri e abilità==
{{Quote|Io SONO il lato oscuro!|Palpatine|Star Wars: Dark Empire I}}
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{{Quote|Tu non sottovalutare i poteri dell'Imperatore.|[[Yoda]] a [[Luke Skywalker]]|Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi}}
[[Immagine: Palpatine_33.jpg|250px|left|thumb|Palpatine scaglia una scarica di Fulmini di Forza.]]
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[[Immagine: Palpatine_33.jpg|300px|left|thumb|Palpatine scaglia una scarica di Fulmini di Forza.]]
 
Darth Sidious fu sicuramente uno dei [[Signore dei Sith|Signori dei Sith]] più potenti di sempre, ma il suo potere principale non risiedeva nella [[La Forza|Forza]] in quanto tale, ma piuttosto nella sua innata capacità di manipolare gli altri e costringerli a fare — o a divenire — quello che lui voleva. Fu questo che gli permise di ascendere al potere e che, a lungo andare, gli consentì di conseguire la vendetta dei [[Sith]], sottomettendo il suo ultimo e migliore apprendista, [[Darth Vader]].
 
Darth Sidious fu sicuramente uno dei [[Signore dei Sith|Signori dei Sith]] più potenti di sempre, ma il suo potere principale non risiedeva nella [[La Forza|Forza]] in quanto tale, ma piuttosto nella sua innata capacità di manipolare gli altri e costringerli a fare — o a divenire — quello che lui voleva. Fu questo che gli permise di ascendere al potere e che, a lungo andare, gli consentì di conseguire la vendetta dei [[Sith]], sottomettendo il suo ultimo e migliore apprendista, [[Darth Vader]].
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[[File:Palpatine_36.jpg|thumb|200px|right|La spada laser di Darth Sidious.]]
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Palpatine era esperto praticamente in tutti i campi del [[lato oscuro]] della Forza, che sapeva padroneggiare perfettamente e letalmente. Nonostante l'aspetto da vecchio debole e lento, Palpatine era un eccellente spadaccino, in grado di duellare in tutti gli stili da combattimento con [[spada laser]]. Il suo stile consisteva spesso nello stare inizialmente sulla difensiva, per ingannare e stancare l'avversario, quindi sfogare tutta la sua forza al momento opportuno.
  
Palpatine era esperto praticamente in tutti i campi del [[lato oscuro]] della [[La Forza|Forza]], che sapeva padroneggiare perfettamente e letalmente. Era capace di usare la [[Meditazione da Battaglia]] e aveva imparato il complicato potere del [[trasferimento spirituale]]. Era un talentuoso utilizzatore dei [[Fulmini di Forza]], nonché l'unico utilizzatore conosciuto della [[Tempesta di Forza (buco nero)|Tempesta di Forza]]. Inoltre, nel tempo era riuscito ad apprendere l'arte di prevedere il futuro, anche se le visioni che riceveva erano sempre incomplete e mai del tutto chiare. In ogni caso, egli era sicuro che le sue pianificazioni avrebbero dato i loro frutti, in quanto le preparava nei minimi dettagli, senza tralasciare alcun particolare.
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Sidious era inoltre sicuro che le sue pianificazioni avrebbero dato i loro frutti, in quanto le preparava nei minimi dettagli, senza tralasciare alcun particolare.
 
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Nonostante l'aspetto da vecchio debole e lento, Palpatine era un eccellente spadaccino, in grado di duellare in tutti gli stili da combattimento con [[spada laser]]. Il suo stile consisteva spesso nello stare inizialmente sulla difensiva, per ingannare e stancare l'avversario, quindi sfogare tutta la sua forza al momento opportuno. In tutta la sua vita, sembra che furono solo tre le persone che riuscirono a sconfiggerlo in duello: [[Mace Windu]], [[Galen Marek]] e [[Luke Skywalker]]. Bisogna però notare che Windu forse vinse "per abbandono", mentre Skywalker ricevette il supporto spirituale di [[Leia Organa Solo|Leia]].
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==Tratti e personalità==
 
==Tratti e personalità==
{{Quote|L'Imperatore non è indulgente quanto me.|Darth Vader|Star Wars Episodio VII: Il ritorno dello Jedi}}
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[[Immagine: Palpatine_31.jpg|250px|thumb|left|L'Imperatore in tutta la sua furia.]]
[[Immagine: Palpatine_31.jpg|200px|thumb|L'Imperatore in tutta la sua furia.]]
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Darth Sidious era una persona decisamente ambiziosa, ma che aveva fatto della pazienza la sua arma principale. Pazientemente, Sidious scalò i vertici della [[Repubblica Galattica]] e, sempre pazientemente, la trasformò in [[Impero Galattico|Impero]]. Per tutta la dutara della sua vita, egli matenne una parvenza pubblica di uomo mite e accogliente, tanto da [[Cancelliere Supremo|Cancelliere]] quanto da [[Imperatore Galattico|Imperatore]]. Inizialmente, il suo volto esprimeva fiducia e sicurezza; dopo lo scontro con [[Mace Windu]], in cui il [[Signore dei Sith]] mostrò il suo vero volto, era un orribile segno del nuovo signore della galassia, ma anche una maschera di debolezza che fece effettivamente venire a galla molti suoi nemici.
 
Darth Sidious era una persona decisamente ambiziosa, ma che aveva fatto della pazienza la sua arma principale. Pazientemente, Sidious scalò i vertici della [[Repubblica Galattica]] e, sempre pazientemente, la trasformò in [[Impero Galattico|Impero]]. Per tutta la dutara della sua vita, egli matenne una parvenza pubblica di uomo mite e accogliente, tanto da [[Cancelliere Supremo|Cancelliere]] quanto da [[Imperatore Galattico|Imperatore]]. Inizialmente, il suo volto esprimeva fiducia e sicurezza; dopo lo scontro con [[Mace Windu]], in cui il [[Signore dei Sith]] mostrò il suo vero volto, era un orribile segno del nuovo signore della galassia, ma anche una maschera di debolezza che fece effettivamente venire a galla molti suoi nemici.
  
[[File:Palpatine_36.jpg|thumb|200px|left|La spada laser di Darth Sidious.]]Palpatine era un sincero amante delle arti. In tutta la sua vita, raccolse opere d'ogni tipo, in particolare sculture e libri, nonché una gran quantità di [[holocron]]. I suoi uffici erano sempre decorati con statue antiche raccolte nei suoi numerosi viaggi; quando era [[senatore]] e poi [[Cancelliere Supremo|Cancelliere]], usò le statue anche come nascondiglio per i suoi artefatti [[Sith]].
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Palpatine era un sincero amante delle arti. In tutta la sua vita, raccolse opere d'ogni tipo, in particolare sculture e libri, nonché una gran quantità di [[holocron]]. I suoi uffici erano sempre decorati con statue antiche raccolte nei suoi numerosi viaggi; quando era [[senatore]] e poi [[Cancelliere Supremo|Cancelliere]], usò le statue anche come nascondiglio per i suoi artefatti [[Sith]].
 
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Gran parte del pensiero di Palpatine è espresso nel suo <i>[[Compendio del Lato Oscuro]]</i>. Egli riteneva davvero che un governo retto dai Sith fosse il migliore auspicabile per la galassia, in quanto solo il suo pugno di ferro avrebbe potuto assicurare l'ordine contro chi voleva portare il caos. Per lui, tutti gli esseri privi della sensibilità alla [[La Forza|Forza]] erano inferiori e incapaci di ottenere le loro aspirazioni, qualunque esse fossero. Solo gli utilizzatori della [[La Forza|Forza]], saggi e potenti, potevano governare la massa di insensibili alla Forza; a loro volta, solo i Sith potevano governare, in quanto più saggi e potenti di tutti in assoluto. Infine, Palpatine arrivò a considerarsi narcisisticamente il salvatore della galassia, in quanto fu l'unico ad implementare nella pratica questa idea.
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==Dietro le quinte==
 
==Dietro le quinte==
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===Dibattimenti===
 
===Dibattimenti===
 
====Sfigurato o smascherato?====
 
====Sfigurato o smascherato?====
[[Immagine: Palpatine_32.jpg|left|thumb|Palpatine colpito dai suoi stessi fulmini di Forza.]]
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[[Immagine: Palpatine_32.jpg|left|250px|thumb|Palpatine colpito dai suoi stessi fulmini di Forza.]]
 
Un dibattito che a lungo ha attraversato il fandom starwarsiano ha riguardato la scena dell'[[Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith|Episodio III]] in cui il volto di Palpatine, verso cui [[Mace Windu]] deflette i [[Fulmini di Forza]], viene deturpato orribilmente. A questo proposito, si sono opposte due teorie.
 
Un dibattito che a lungo ha attraversato il fandom starwarsiano ha riguardato la scena dell'[[Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith|Episodio III]] in cui il volto di Palpatine, verso cui [[Mace Windu]] deflette i [[Fulmini di Forza]], viene deturpato orribilmente. A questo proposito, si sono opposte due teorie.
  
Una possibilità presa in considerazione è quella secondo cui il volto di Palpatine sarebbe stato solamente sfigurato dai [[Fulmini di Forza]] che lo colpiscono. A sostegno di questa teoria vi è il fatto che, in Senato, Palpatine afferma di essere stato <i>"lasciato sfigurato e deforme"</i>, nonché il fatto che <i>[[Star Wars Dark Nest III: The Swarm War|Dark Nest III: The Swarm War]]</i> rivela che certi poteri della [[La Forza|Forza]] possono lasciare certe ferite di questo tipo, ma non permanenti. Tale teoria è però molto labile, in quanto il discorso al Senato è evidentemente tenuto per impressionare i senatori, inoltre Xizor afferma in <i>[[Star Wars: L'ombra dell'Impero|L'ombra dell'Impero]]</i> che <i>"qualcosa"</i> (evidentemente il lato oscuro) sta divorando Palpatine dall'interno. È inoltre da denotare il fatto che Luke, benché lungamente esposto ai Fulmini nell'[[Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi|Episodio VI]], non ne sia deformato.
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Una possibilità presa in considerazione è quella secondo cui il volto di Palpatine sarebbe stato solamente sfigurato dai [[Fulmini di Forza]] che lo colpiscono. A sostegno di questa teoria vi è il fatto che, in Senato, Palpatine afferma di essere stato <i>"lasciato sfigurato e deforme"</i>. Tale teoria è però molto labile, in quanto il discorso al Senato è evidentemente tenuto per impressionare i senatori, inoltre Luke, benché lungamente esposto ai Fulmini nell'[[Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi|Episodio VI]], non ne rimane deformato.
  
L'altra teoria afferma che il volto deformato e ingrigito è il vero volto di Palpatine, il volto del [[Signore Oscuro dei Sith]], tenuto nascosto con una qualche [[alchimia Sith]] per mantenere un'apparenza normale e dignitosa. I Fulmini avrebbero quindi semplicemente smascherato Sidious, rivelando il suo vero volto. Questa teoria è supportata dal fatto che in <i>[[Star Wars: Knights of the Old Republic|Knights of the Old Republic]]</i>, quando il giocatore intraprende la via del lato oscuro, vede gradualmente deformarsi i volti dei personaggi. La storia <i>[[Sithisis]]</i> sostiene apertamente questa teoria. Infine, la teoria dello smascheramento fu praticamente canonizzata del tutto da <i>[[Star Wars: The Complete Visual Dictionary]]</i>, pubblicato nel settembre 2006. Questo spiegherebbe anche perché Palpatine appare più giovane nell'[[Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith|Episodio III]] anziché nell'[[Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni|Episodio II]].
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L'altra teoria afferma che il volto deformato e ingrigito è il vero volto di Palpatine, il volto del [[Signore Oscuro dei Sith]], tenuto nascosto con una qualche alchimia per mantenere un'apparenza normale e dignitosa. I Fulmini avrebbero quindi semplicemente smascherato Sidious, rivelando il suo vero volto. Infine, la teoria dello smascheramento fu praticamente canonizzata del tutto da <i>[[Star Wars: The Complete Visual Dictionary]]</i>, pubblicato nel settembre 2006. Questo spiegherebbe anche perché Palpatine appare più giovane nell'[[Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith|Episodio III]] anziché nell'[[Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni|Episodio II]].
  
 
====Il nome di Palpatine====
 
====Il nome di Palpatine====
[[Immagine: Palpatine_35.jpg|thumb|Palpatine a bordo della [[seconda Morte Nera]].]]
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[[Immagine: Palpatine_24.jpg|250px|right|thumb|Palpatine, Imperatore della Galassia.]]
 
Fin dalle prime apparizioni di Palpatine, i fan si chiesero quale fosse il suo nome proprio. Attualmente, benché il personaggio sia stato notevolmente ampliato e approfondito, manca ancora di un nome comune. Quando gli furono chieste spiegazioni sul suo sito personale, nel 2003, [[Steve Sansweet]] (direttore della redazione contenuti della [[LucasFilm]]) rispose affermando che non sarebbe una novità se nell'universo di <i>Star Wars</i> (così come nella nostra Terra reale)  
 
Fin dalle prime apparizioni di Palpatine, i fan si chiesero quale fosse il suo nome proprio. Attualmente, benché il personaggio sia stato notevolmente ampliato e approfondito, manca ancora di un nome comune. Quando gli furono chieste spiegazioni sul suo sito personale, nel 2003, [[Steve Sansweet]] (direttore della redazione contenuti della [[LucasFilm]]) rispose affermando che non sarebbe una novità se nell'universo di <i>Star Wars</i> (così come nella nostra Terra reale)  
 
ci fossero persone con un unico nome. Palpatine, almeno fino ad oggi, rientra in questa categoria.
 
ci fossero persone con un unico nome. Palpatine, almeno fino ad oggi, rientra in questa categoria.
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I fan hanno comunque dato adito a molte speculazioni sul suo nome comune. Dominante fu per molto tempo l'idea che si chiamasse "Cos Palpatine", in quanto [[George Lucas]] intendeva chiamarlo, nelle prime bozze dei primi film della Saga, "Cos Dashit". Successivamente si diffuse, da fonte ignota, il nome "Dantius Palpatine". Quindi, circolò "Ethril Palpatine", che pare essere il più vicino alla realtà, in quanto stava per essere inserito nell'<i>[[Episode I: The Visual Dictionary]]</i>, ma Lucas lo eliminò. Altri due nomi sono "Albert" ed "Augustus". Sarcasticamente, alcuni fan gli hanno dato il nome "Frank", dal momento che nell'[[Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma|Episodio I]] Palpatine dice: <i>"I must be <b>frank</b>, Your Majesty..."</i> ("Devo essere '''franco''', Vostra Maestà...").
 
I fan hanno comunque dato adito a molte speculazioni sul suo nome comune. Dominante fu per molto tempo l'idea che si chiamasse "Cos Palpatine", in quanto [[George Lucas]] intendeva chiamarlo, nelle prime bozze dei primi film della Saga, "Cos Dashit". Successivamente si diffuse, da fonte ignota, il nome "Dantius Palpatine". Quindi, circolò "Ethril Palpatine", che pare essere il più vicino alla realtà, in quanto stava per essere inserito nell'<i>[[Episode I: The Visual Dictionary]]</i>, ma Lucas lo eliminò. Altri due nomi sono "Albert" ed "Augustus". Sarcasticamente, alcuni fan gli hanno dato il nome "Frank", dal momento che nell'[[Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma|Episodio I]] Palpatine dice: <i>"I must be <b>frank</b>, Your Majesty..."</i> ("Devo essere '''franco''', Vostra Maestà...").
  
===="Non era la prima volta che morivo"====
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Il nome canonico "Sheev" fu finalmente conferito dal romanzo ''[[Tarkin (romanzo)|Tarkin]]'' del 2014, scritto da [[James Luceno]].
In <i>[[Dark Empire]]</i>, Palpatine afferma che, ad [[Endor]], <i>"non era la prima volta"</i> che moriva. Ciò lascerebbe pensare che fosse morto più volte anche prima della sua presa del potere o durante il suo stesso regno. Il suo corpo originale, lasciava intendere Palpatine, era stato corroso dal [[lato oscuro]] molto tempo prima. [[Leland Chee]], responsabile dell'[[Holocron continuity database]], ha dichiarato sul sito della <i>[[DarkHorse Comics]]</i> che la [[Battaglia di Endor]] era la prima morte di Palpatine e che, mentre i cloni effettivamente degeneravano in quanto non in grado di contenere il potere del lato oscuro, il suo corpo originale era forte abbastanza da resistergli.
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==Presente in==
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[[Immagine:Palpatine_25.jpg|thumb|right|Palpatine come apparso in ''[[Star Wars: Clone Wars (serie TV)|Clone Wars]]''.]]
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*''[[Star Wars: Darth Plagueis]]''
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*''[[Star Wars: The Rise and Fall of Darth Vader]]''
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*''[[Jedi Council: Acts of War]]'' {{C|come Darth Sidious}}
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*''[[The Monster]]'' {{solocit}}
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*''[[Star Wars: Darth Maul]]'' {{C|come Darth Sidious}}
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*''[[Cloak of Deception]]''
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*''[[Episode I Adventures 1: Search for the Lost Jedi]]''
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*''[[Episode I Adventures 2: The Bartokk Assassins]]''
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*''[[Episode I Adventures 3: The Fury of Darth Maul]]'' 
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*''[[Jango Fett: Open Seasons]]'' {{C|come Darth Sidious}}
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*''[[Marked]]'' {{C|come Darth Sidious}}
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*''[[Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma]]''
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**[[Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma (romanzo)|Romanzo di ''Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma'']]
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**[[Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma (fumetto)|Fumetto di ''Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma'']]
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*''[[Darth Maul: Shadow Hunter]]''
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*[[Star Wars Republic]]
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**''[[Star Wars Republic: Emissaries to Malastare]]'' {{solocit}}
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**''[[Star Wars Republic: Twilight]]'' {{C|come Darth Sidious}}
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**''[[Star Wars Republic: The Hunt for Aurra Sing]]'' {{solocit}}
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**''[[Star Wars Republic: Darkness]]'' {{solocit}}
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**''[[Star Wars Republic: The Devaronian Version]]'' {{Flash}} {{C|come Darth Sidious}}
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**''[[Star Wars Republic: The Battle of Jabiim]]'' {{Ologramma}}
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**''[[Star Wars Republic: Honor and Duty]]''
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**''[[Star Wars Republic 49: Sacrifice]]'' {{C|come Darth Sidious}}
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**''[[Star Wars Republic 50: The Defense of Kamino]]'' {{C|come Darth Sidious}}
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**''[[Star Wars Republic 61: Dead Ends]]''
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**''[[Star Wars Republic 63: Striking from the Shadows]]''
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**''[[Star Wars Republic 64: Bloodlines]]''
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**''[[Star Wars Republic: The Dreadnaughts of Rendili]]''
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**''[[Star Wars Republic: Trackdown]]''
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**''[[Star Wars Republic: Into the Unknown]]'' {{solocit}}
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**''[[Star Wars Republic 78: Loyalties]]''
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*''[[Rogue Planet]]'' {{solocit}} 
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*''[[Jedi Quest: Path to Truth]]''
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*[[Jedi Quest (fumetti)|serie a fumetti ''Jedi Quest'']] 
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*''[[Outbound Flight (romanzo)|Outbound Flight]]''  
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*''[[Jedi Quest: The Master of Disguise]]'' {{solocit}}
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*''[[Jedi Quest: The False Peace]]''
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*''[[Jedi Quest: The Final Showdown]]'' {{solocit}}
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*''[[Most Precious Weapon]]'' {{solocit}}
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*''[[Jedi: Shaak Ti]]'' {{solocit}}
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*''[[Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni]]''
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**[[Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni (romanzo)|Romanzo di ''Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni'']]
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**[[Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni (fumetto)|Fumetto di ''Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni'']]
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*{{CW|7}} {{C|come ologramma di Darth Sidious}}
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*''[[Republic Commando: Hard Contact]]'' {{solocit}}
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*''[[Odds]]'' {{Ologramma}}
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*{{LFC|Twi'light Storm}} {{solocit}}
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*{{CW|1}}
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*''[[Star Wars: The Clone Wars (film)|''Star Wars: The Clone Wars'' film]] / ''[[Star Wars: The Clone Wars (romanzo)|romanzo]] /''[[Star Wars: The Clone Wars (romanzo per ragazzi)|romanzo per ragazzi]]
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*''[[The Clone Wars: Prelude]]'' {{Ologramma}}
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*''[[The Clone Wars: Shakedown]]''
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*''[[The Clone Wars: Procedure]]''
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*''[[Star Wars: The Clone Wars Volume 1: Shipyards of Doom]]''
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*''[[The Clone Wars: Agenda]]''
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*''[[HoloNet News — A Galaxy Divided]]'' {{solocit}}
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*{{TCW|Rising Malevolence}} {{Ologramma}}
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*''[[The Clone Wars: Transfer]]''
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*''{{TCW|Cloak of Darkness}}'' {{C|come Darth Sidious}} {{Ologramma}}
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*''[[The Cestus Deception]]'' 
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*''[[The Hive]]'' {{solocit}}
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*''[[The Eyes of Revolution]]'' {{Ologramma}}
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*''[[Hero of Cartao]]''
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*''[[The Capture of Imperial Hazard]]'' {{solocit}}
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*''[[Republic Commando: True Colors]]'' {{solocit}}
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*''[[Jedi: Yoda]]''
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*''[[The Package]]''
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*''[[Shatterpoint (romanzo)|Shatterpoint]]''
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*''[[MedStar II: Jedi Healer]]'' {{solocit}}
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*''[[Secrets of the Jedi]]''
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*''[[Star Wars: Obsession]]''
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*{{LFC|Decision: Coruscant}}
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*{{LFC|Destruction}}
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*{{CW|22}} {{C|come ologramma sia di Palpatine sia di Darth Sidious}}
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*{{CW|23}}
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*{{CW|24}}
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*''[[Order 66: A Republic Commando Novel]]'' {{solocit}}
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*''[[Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith]]'' {{PrimaId|Darth Sidious}}
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*''[[The Last One Standing]]'' {{solocit}}
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*''[[Star Wars: Purge]]''
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*{{Journal|7|Mist Encounter}} {{solocit}} 
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*''[[Evasive Action: Reversal of Fortune]]''
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*''[[Star Wars Dark Times 11: Vector, Part 5]]'' {{solocit}}
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*[[Evasive Action]]
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*''[[Star Wars Journal: The Fight for Justice]]'' {{solocit}}
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*''[[Interlude at Darkknell]]'' {{solocit}}
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**''[[Star Wars Empire 31: The Price of Power]]'' {{solocit}}
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**''[[Star Wars Empire: A Little Piece of Home]]'' {{solocit}}
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*''[[Shadows in the Force]]''
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*''[[Star Wars Episodio V: L'Impero colpisce ancora]]'' {{Ologramma}} 
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**[[Star Wars Episodio V: L'Impero colpisce ancora (romanzo)|Romanzo di ''Star Wars Episodio V: L'Impero colpisce ancora'']] {{Prima}} {{Ologramma}}
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*''[[L'Ombra dell'Impero (fumetto)|L'Ombra dell'Impero]]''
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*''[[The Final Trap]]'' {{Ologramma}}
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*''[[Star Wars 42: The Empire Strikes Back: To Be a Jedi]]'' {{Ologramma}}
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*''[[Tales of the Bounty Hunters]]'' 
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*''[[Star Wars: Ewoks]]'' 
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**{{Ewoks|Battle for the Sunstar}} {{solocit}}
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*''[[L'ombra dell'Impero (romanzo)|L'ombra dell'Impero]]''
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*{{Journal|14|No Disintegrations, Please}} {{solocit}}
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*''[[Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi]]''
+
**[[Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi (romanzo)|Romanzo di ''Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi'']]
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*''[[Tales from Jabba's Palace]]'' 
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*''[[X-wing: Rogue Leader]]'' {{solocit}}
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*''[[The Truce at Bakura]]'' {{solocit}}
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*''[[Slave Ship]]'' {{Flash}}
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*''[[X-wing Rogue Squadron: Requiem for a Rogue]]'' {{solocit}}
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*''[[Mara Jade: A Night on the Town]]'' {{Flash}}
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*''[[Star Wars: Return of the Jedi 2: The Emperor Commands]]''
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*''[[Handoff]]'' {{solocit}} 
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*[[Boba Fett (fumetto)]]
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*''[[Children of the Jedi]]'' {{solocit}}
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*''[[L'arma segreta (romanzo)|L'arma segreta]]'' {{Flash}} 
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*''[[Murder in Slushtime]]'' {{solocit}}
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*''[[The New Rebellion]]'' {{solocit}}
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*[[Junior Jedi Knights]]
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*[[Young Jedi Knights]]
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*''[[Dark Tide I: Onslaught]]'' {{solocit}} 
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*''[[Edge of Victory I: Conquest]]'' {{solocit}} 
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*''[[Edge of Victory II: Rebirth]]'' {{Visione|[[Luke Skywalker]]}}
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*[[Legacy of the Force]] {{solocit}}
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*[[Millennium Falcon (romanzo)|''Millennium Falcon'']] {{solocit}}
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*[[Star Wars: Legacy]]
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*''[[Star Wars Legacy 8: Allies]]'' {{solocit}} {{C|come Darth Sidious}}
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*''[[Star Wars Legacy 27: Into the Core]]'' {{solocit}}
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===Videogiochi===
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[[File:Palpatine_Rebellion.jpg|thumb|right|Palpatine nel videogioco ''[[Star Wars: Rebellion (videogioco)|Star Wars: Rebellion]]''.]]
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*''[[Star Wars: Galactic Battlegrounds]]''
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*''[[Star Wars Galaxies]]''
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*''[[Star Wars: Battlefront II]]''
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*''[[Star Wars: Bounty Hunter]]''
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*''[[Star Wars: L'Impero in guerra]]''
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*''[[Star Wars: L'Impero in guerra: l'esercito dei corrotti]]''
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*''[[Star Wars: Rebellion (videogioco)|Star Wars: Rebellion]]''
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*''[[Star Wars: TIE Fighter]]''
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*''[[Shadows of the Empire (videogioco)|Shadows of the Empire]]''
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*''[[Star Wars: Rogue Squadron III: Rebel Strike]]''
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*''[[Star Wars: Il potere della Forza (videogioco)|Star Wars: Il potere della Forza]]''
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===Presenze non canoniche===
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*''[[LEGO Star Wars: Il Videogioco]]''
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*''[[LEGO Star Wars II: La Trilogia Classica]]''
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*''[[LEGO Star Wars: La Saga Completa]]''
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*''[[Hate Leads to Lollipops]]''
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*''[[Nameless]]''
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*''[[Force Fiction]]''
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*''[[Failing Up With Jar Jar Binks]]''
+
*''[[Tag & Bink: Revenge of the Clone Menace]]''
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*''[[Old Wounds]]'' {{solocit}}
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*''[[A Death Star Is Born]]''
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*''[[Tag & Bink Are Dead]]'' {{solocit}}
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*''[[Prey]]'' {{Am}} {{solocit}}
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*''[[The Secret Tales of Luke's Hand]]''
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==Fonti==
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*[[Star Wars: Return of the Jedi (toy line)|''Star Wars: Return of the Jedi'' toy line]]
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*[[Star Wars: The Power of the Force (1995)|''Star Wars: The Power of the Force'' (1995)]]
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*[[Star Wars: Shadows of the Empire (toy line)|''Star Wars: Shadows of the Empire'' toy line]]
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*[[Star Wars: Expanded Universe (toy line)|''Star Wars: Expanded Universe'' toy line]]
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*[[Star Wars: Episode I (toy line)|''Star Wars: Episode I'' toy line]]
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*''[[Star Wars: The Roleplaying Game, First Edition]]''
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*''[[Star Wars Sourcebook]]''
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*''[[LEGO Star Wars II: La Trilogia Classica]]''
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*''[[The Secrets of Star Wars: Shadows of the Empire]]''
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*''[[Star Wars: The Visual Dictionary]]''
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*''[[Star Wars Roleplaying Game]]''
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*''[[The Essential Chronology]]''
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*{{DB|character|palpatine|Palpatine}}
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*{{DB|character|darthsidious|Darth Sidious}}
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*{{DB|character|janusgreejatus|Janus Greejatus}}
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*''[[The Emperor's Pawns]]''
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*''[[Attack of the Clones: The Visual Dictionary]]''
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*''[[The New Essential Guide to Characters]]''
+
*{{InsiderCite|65|Who's Who in Star Wars Galaxies}}
+
*{{FFCite|61}}
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*''[[Inside the Worlds of Star Wars Trilogy]]'' {{C|First explicitly revealed as Darth Sidious}}
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*''[[Star Wars Miniatures: Rebel Storm]]''
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*''[[Star Wars Miniatures: Clone Strike]]''
+
*''[[Star Wars Episode III Revenge of the Sith: Illustrated Screenplay]]''
+
*''[[Revenge of the Sith: The Visual Dictionary]]''
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*''[[Vader: The Ultimate Guide]]''
+
*''[[Star Wars: The Ultimate Visual Guide]]''
+
*''[[Star Wars: Complete Locations]]''
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*''[[The New Essential Chronology]]''
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*''[[Evil Never Dies: The Sith Dynasties]]''
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*''[[The New Essential Guide to Droids]]''
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*''[[Star Wars: The Complete Visual Dictionary]]''
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*''[[Strangers Among Us: The Aliens Who Built the Galactic Empire]]''
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*''[[The Clone Wars: The Visual Guide]]''
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*{{InsiderCite|88|Heritage of the Sith}}
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*{{GamerCite|5|University of Sanbra Guide to Intelligent Life: The Chiss}} {{solocit}}
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*{{Hnn|45|news/13228_1.html|Ando, Sy Myrth Secede}} {{solocit}}
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*{{Hnn|46|news/1337_1.html|Palpatine Sets Army Vote Date}}
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*{{Hnn|49|news/13328_1.html|Palpatine forms Loyalist Committee}}
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*{{Hnn|54|news/1352_2.html|Rodian Senator Uncovers Loyalist-Separatist Ties}} {{solocit}}
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*{{Hnn|55|news/1359_4.html|Senator Farr Named to Loyalist Committee}} {{solocit}}
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*{{Hnn|56|news/13516_1.html|BREAKING NEWS: Amidala Alive}}
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*{{Hnn|56|news/13516_3.html|Loyalist Committee Split on Vote}} {{solocit}}
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*{{InsiderCite|79|Death in the Catacombs}} {{solocit}}
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*{{InsiderCite|6|Republic HoloNet News Core Edition 14:3:22}}
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*{{InsiderCite|68|Republic HoloNet News Core Edition 14:7:02}}
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*{{InsiderCite|70|Republic HoloNet News Core Edition 14:9:04}}
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*{{InsiderCite|71|Republic HoloNet News Core Edition 14:10:03}} {{solocit}}
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*{{InsiderCite|76|CIS Shadowfeed Dispatch 15:3:21 Edition}} {{solocit}}
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*{{InsiderCite|79|Republic HoloNet News Special Inaugural Edition 16:5:24}}
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*{{WizardsCite|url=default.asp?x=starwars/article/BtT1|text=Behind the Threat: The Sith, Part 1: Portrayal|int=Behind the Threat: The Sith}}
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*''[http://starwarsgalaxies.station.sony.com/players/news_archive.vm?id=67382&month=082007 Serving the Empire]'' on the [http://starwarsgalaxies.station.sony.com official ''Star Wars Galaxies'' website]
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*''[http://starwarsgalaxies.station.sony.com/players/news_archive.vm?id=67761 Calling on All Artists]'' on the [http://starwarsgalaxies.station.sony.com official ''Star Wars Galaxies'' website]
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*''[http://starwarsgalaxies.station.sony.com/players/news_archive.vm?id=67814&month=062008 Empire Day]'' on the [http://starwarsgalaxies.station.sony.com official ''Star Wars Galaxies'' website]
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*''[[Star Wars: The Official Figurine Collection 55]]'' {{C|''Vast Territory: Galactic Regions''}}
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*''[[The Complete Star Wars Encyclopedia]]''
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*[[Star Wars Galaxies Trading Card Game]]: ''[[Squadrons Over Corellia]]''
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}}
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==Note e riferimenti==
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{{reflist}}
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==Collegamenti esterni==
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*{{WP|Palpatine}}
+
*{{Imdb|url=character/ch0000024/|text=Chancellor Palpatine}}
+
*{{CUSWEID|18795|Palpatine}}
+
*{{SW|url=kids/games/what_is_this/2007/07/what_is_this20070706.html|text=Power Smile}}
+
*[http://domuspublica.net/index.php/Something%20Wicked%20This%20Way%20Comes Something Wicked This Way Comes—The Life and Times of Palpatine the Undying]
+
  
 
[[Categoria: Personaggi maschili]]
 
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[[Categoria: Senatori della Repubblica Galattica]]
 
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[[Categoria: Cancellieri Supremi della Repubblica Galattica]]
 
[[Categoria: Imperatori Galattici]]
 
[[Categoria: Imperatori Galattici]]
 
[[Categoria: Signori Oscuri dei Sith]]
 
[[Categoria: Signori Oscuri dei Sith]]
[[Categoria: Signori dei Sith della stirpe di Darth Bane]]
 
[[Categoria: Naboo]]
 
[[Categoria: Famiglia Palpatine]]
 
 
== Intestazione ==
 

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Questo articolo riguarda la versione Canone di questo soggetto.Clicca qui per leggere la versione Legends.
"Tutto quanto procede come avevo previsto."
―Palpatine[fonte]
Palpatine 1.jpg
Sheev Palpatine (Darth Sidious)
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Naboo

Nascita

Circa 65 anni prima della formazione dell’Impero Galattico

Morte

Sulla Seconda Morte Nera, durante la Battaglia di Endor

Descrizione fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschio

Altezza

1.73 m

Capelli

Rossi, poi grigi

Occhi

Azzurri; gialli (da Sith)

Equipaggiamento
Arma prediletta

Spada laser dalla lama cremisi

Informazioni storiche e politiche
Affiliazione
Maestri conosciuti

Darth Plagueis

Apprendisti conosciuti

Sheev Palpatine fu l'Imperatore del più potente regime tirannico di cui la galassia abbia mai avuto testimonianza, tutto ciò nonostante le sue radici fossero estremamente umili, appartenenti a un pianeta pacifico quale Naboo. Con il nome di Darth Sidious, fu il primo Signore Oscuro dei Sith dopo circa mille anni a regnare sulla stragrande maggioranza della Galassia. Creò l'Impero Galattico sulle ceneri della Vecchia Repubblica, dopo avere orchestrato le Guerre dei Cloni a questo scopo. Quindi, regnò quasi del tutto incontrastato finché l'Alleanza Ribelle non gli si ribellò, scatenando la Guerra Civile Galattica. Morì durante la Battaglia di Endor.


Biografia

Vita iniziale

"Il mio mentore mi ha insegnato tutto sulla Forza... Anche la natura del lato oscuro."
―Palpatine ad Anakin Skywalker[fonte]
Sheev Palpatine, Senatore di Naboo

Sheev Palpatine nacque su Naboo circa 84 anni prima della Battaglia di Yavin, fin da ragazzo intraprese la carriera politica e arrivò a rappresentare il suo pianeta natale al Senato Galattico della Repubblica. Fu allora che poté toccare con mano i ferventi battibecchi e corruzione che minavano alle radici della Repubblica Galattica. A un certo punto della sua vita, Palpatine incontrò Darth Plagueis, un Signore Oscuro dei Sith ossessionato dall’immortalità, che lo scelse come apprendista ribattezzandolo Darth Sidious. Maestro e apprendista lavorarono insieme per scoprire i segreti dell’immortalità attraverso la manipolazione dei midi-chlorian. Sfortunatamente per Plagueis, nonostante avesse ottenuto un potere e una conoscenza del lato oscuro tali da essere in grado di usare la Forza per creare la vita e prevenire la morte, Sidious dopo aver appreso da lui tutto ciò che sapeva, lo uccise mentre dormiva.

In gran segreto, Sidious si dedicò all'esecuzione dell'antico piano dei Sith ordito quasi mille anni prima da Darth Bane: soppiantare la Repubblica con un Impero e distruggere l’Ordine dei Jedi, i nemici giurati dei Sith. Alla ricerca di un apprendista, si recò su Dathomir dove incontrò Madre Talzin, leader del culto delle Sorelle della notte. Il Signore dei Sith promise alla strega che l'avrebbe presa come apprendista e braccio destro, e che insieme avrebbero potuto unire il potere del lato oscuro della Forza con la sua magia. Ma non era questo il vero piano di Sidious: egli aveva riscontrato un immenso potenziale nella Forza nel figlio appena nato di Madre Talzin, uno Zabrak affiliato al culto, così tradì la strega e rapì il piccolo per farlo suo apprendista, ribattezzandolo Darth Maul. Negli anni che seguirono Darth Sidious addestrò il suo nuovo allievo in maniera brutale per renderlo una vera e propria arma al servizio dei Sith, considerandone la prodezza e le abilità euristiche fuori del comune, come un bene ineguagliabile per i suoi piani.

Mentre addestrava il giovane Zabrak, Sidious, entrò in contatto con il Maestro Dooku, un Jedi il cui disgusto per la corruzione della Repubblica era in continuo aumento. Per questo aveva lasciato l’Ordine dei Jedi rientrando in possesso delle sue ricchezze e del titolo di Conte di Serenno. Sidious lo convinse a convertirsi al lato oscuro e lo fece suo apprendista ribattezzandolo Darth Tyranus contravvenendo di fatto alla Regola dei Due.

In quel periodo il Maestro Jedi Sifo-Dyas, avuto il sentore di una prossima guerra, aveva commissionato la creazione di un’armata per la Repubblica ai clonatori di Kamino, all’insaputa del Consiglio Jedi. Su ordine di Sidious, Darth Tyranus fece in modo di toglierlo di mezzo per prenderne il posto come committente: approfittando di una missione di negoziato con il Sindacato dei Pyke su Oba Diah che il Cancelliere Finis Valorum aveva affidato al Maestro Jedi, Tyranus pagò i Pyke perché abbattessero la nave del Jedi. Infine per eliminare ogni traccia, cancellò tutte le informazioni su Kamino e sulla missione dalla memoria degli Archivi Jedi. Ora si trattava di trovare una matrice genetica per i cloni, e Tyranus ingaggiò il cacciatore di taglie Jango Fett su una delle lune di Bogden. In ultimo, ai Kaminoani venne ordinato di impiantare nel cervello di ogni clone un bio-chip contenente un protocollo che avrebbe assicurato la loro totale obbedienza a Darth Sidious quando sarebbe arrivato il momento giusto.

La crisi di Naboo

L’invasione di Naboo

"Finalmente ci riveleremo ai Jedi. Finalmente ci vendicheremo."
Darth Maul al suo maestro[fonte]
Darth Sidious presenta Darth Maul ai Neimoidiani.

Al momento opportuno Sheev Palpatine cominciò ad agire direttamente per attuare il piano di Darth Bane. Il primo obiettivo era rovesciare il Cancelliere Supremo della Repubblica Valorum, che non aveva più potere politico e considerava Palpatine un prezioso amico e alleato. Nelle vesti di Darth Sidious, contattando via ologramma il Vicerè della Federazione dei Mercanti, Nute Gunray a cui ordinò di assediare con lei sue navi il pianeta Naboo in segno di protesta contro la tassazione delle rotte commerciali verso sistemi stellari esterni, imposta dal Senato. Dato che il maggiore organo di rappresentanza della Repubblica rimase inattivo, Valorum inviò segretamente due Cavalieri Jedi—il Maestro Qui-Gon Jinn e il suo Padawan Obi-Wan Kenobi—come ambasciatori, per negoziare con Nute Gunray.

Gunray e il capitano Daultay Dofine contattarono Sidious per informarlo dell’arrivo dei due ambasciatori Jedi ordinò. Il Sith, dopo aver liquidato Dofine che alla vista dei Jedi voleva abbandonare il piano, ordinò al Vicerè di procedere con l’invasione del pianeta e di eliminare i due Jedi; quando Gunray chiese se si trattasse di un’azione legale, Sidious rispose che lui l’avrebbe resa tale. I Neimoidiani eseguirono gli ordini del Signore dei Sith, ma i Jedi scamparono all’attentato e lasciarono la nave della Federazione nascondendosi su una nave da sbarco. Chiusa la comunicazione con il Vicerè, Palpatine venne contattato dalla Regina Amidala di Naboo, riguardo la negazione da parte del Vicerè di aver ricevuto gli ambasciatori del Cancelliere Supremo. Palpatine si finse preoccupato a questa rivelazione, ma la trasmissione venne interrotta, e i Naboo capirono che sarebbero stati invasi da un momento all’altro.

L’armata droide della Federazione atterrò sul pianeta e in un giorno, occupò la capitale Theed e le regioni circostanti. Amidala e il suo seguito furono catturati e Nute Gunray le propose di firmare un trattato che avrebbe dato un’aria di legittimità all’invasione. Tuttavia, i Jedi la liberarono, riuscendo a forzare il blocco a bordo dell’astronave reale.

Quando Gunray informò Sidious della fuga di Amidala, il Signore dei Sith presentò loro Darth Maul, che incaricò di ritrovare e catturare la regina. Dato che la nave era stata danneggiata nella fuga Amidala ordinò di atterrare su Tatooine, un pianeta desertico dell’Orlo Esterno, per poterla riparare. Maul si accertò della posizione della regina, e assicurò il suo maestro che la sua ricerca in quel mondo scarsamente popolato sarebbe durata poco. Sidious ordinò al suo apprendista di uccidere prima i Jedi e, una volta morti di catturare la regina. Maul partì per Tatooine, ma fallì la missione: la Regina e i Jedi sfuggirono al Sith e fecero rotta per Coruscant.

La caduta di Valorum

"Entrano i burocrati, i veri signori della Repubblica. E alle dipendenze della Federazione del Commercio, potrei aggiungere. E qui, il potere del cancelliere Valorum si dissolve per sempre."
―Sheev Palpatine alla Regina Amidala[fonte]
Il Senatore Palpatine convince la Regina Amidala a proporre il Voto di Sfiducia per il Cancelliere Valorum

Il Senatore Palpatine incontrò la Regina Amidala nei suoi appartamenti a Galactic City. Ella intendeva sottoporre la sua questione al Cancelliere in persona, prima che al Senato. Il Senatore le disse che il Senato era da tanto che non aveva più a cuore il bene comune della galassia, e che Valorum, infamato da accuse di corruzione, era senza potere contro di esso. A quel punto, Palpatine le offì due scelte: avrebbe potuto proporre un Voto di Sfiducia per la leadership del Cancelliere Valorum, costringendolo a dimettersi e a indire le elezioni per un nuovo Cancelliere che fosse in grado di controllare i burocrati; oppure avrebbe potuto portare il suo caso di fronte alla giustizia, il che significava dilatare enormemente i tempi. Volendo intervenire il prima possibile per salvare il suo popolo, Amidala optò per la prima.

Durante la tanto attesa assemblea al Senato, il rappresentante della Federazione dei Mercanti Lott Dod si oppose fermamente alle dichiarazioni di Palpatine e di Amidala, e chiese la formazione di un comitato per indagare sulle loro accuse, mentre il Presidente del Senato Mas Amedda manteneva Valorum incatenato dalla procedura, costringendolo a concedere alla Federazione i suoi diritti. Oltraggiata, Amidala propose il Voto di Sfiducia, e fu accolta dall’applauso di centinaia di Senatori, lasciando Valorum sbalordito.

Il posto vacante portò alla nomina di Palpatine come candidato Cancelliere supremo insieme a Bail Antilles di Alderaan e Ainlee Teem di Malastare. Quando annunciò la sua nomina ad Amidala, la regina dichiarò la sua intenzione di tornare su Naboo per reclamarlo alla Federazione con ogni mezzo a sua disposizione. Palpatine si dimostrò preoccupato e cercò di malavoglia a convincerla a rimanere su Coruscant. Ma ella partì comunque per il suo pianeta, e il Consiglio dei Jedi mandò Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi al suo seguito.

La Battaglia di Naboo

"Sterminateli subito. Tutti quanti."
―Darth Sidious a Nute Gunray[fonte]
Sheev Palpatine presenzia al funerale di Qui-Gon Jinn su Naboo

Sidious ordinò ai Nemoidiani su Naboo di uccidere Amidala al suo arrivo, e mandò Darth Maul con loro per accertarsi che eseguissero i suoi ordini, e per occuparsi dei Jedi. Even while he managed the election on Coruscant, he made time to go over the Neimoidians' progress. Contro ogni aspettativa apprese che non solo Amidala era sfuggita a Gunray ma che aveva anche stretto un’alleanza con i Gungan che avevano assembrato un esercito nelle paludi per cotrastare l’avanzata dell’armata droide nelle Grandi Praterie. Dubitando che sarebbe durata più di cinque minuti, Sidious approvò il piano di Gunray di affrontare i Gungan sul campo.

Infine, Palpatine vinse le elezioni e divenne il nuovo Cancelliere Supremo. Tuttavia, l’armata della Federazione su Naboo venne sconfitta e Gunray fu catturato dalle forze di Amidala. Darth Maul venne ucciso da Obi-Wan Kenobi, ma non prima di aver ucciso Qui-Gon Jinn, al cui funerale Palpatine partecipò, assistendo compiaciuto alla discussione dei Maestri Jedi Yoda e Mace Windu se il Sith ucciso da Kenobi fosse stato il Maestro o l’apprendista. Palpatine inoltre seppe che i Naboo avevano ottenuto la loro vittoria grazie all’inaspettato intervento di Anakin Skywalker, un giovane schiavo che Qui-Gon Jinn aveva liberato durante la sosta su Tatooine, molto potente nella Forza, e che credeva fosse il Prescelto che avrebbe portato equilibrio nella Forza, di cui parlava un’antica profezia Jedi. Dopo molti dubbi e discussioni, il Consiglio decise che il giovane sarebbe stato addestrato da Kenobi. Palpatine si congratulò personalmente con il Jedi durante la celebrazione della vittoria su Naboo, e disse ad Anakin che la sua carriera sarebbe stata osservata con "grande interesse".

Verso la guerra

La minaccia Separatista

"Non permetterò che questa Repubblica, che si regge salda da mille anni, si spacchi in due. La mia trattativa non fallirà."
―Il Cancelliere Sheev Palpatine dichiara di non volere la guerra.[fonte]
Sheev Palpatine, Cancelliere della Repubblica, all'epoca della Crisi Separatista


Negli anni successivi, il nuovo Cancelliere Sheev Palpatine si guadagnò la reputazione di mite servitore del bene comune tanto che rimase al potere ben oltre il secondo mandato consentito dalla legge, per volere del Senato stesso, mentre nell’ombra continuava a tramare per far scoppiare un conflitto che minasse la stabilità della Repubblica. Per suo ordine, il Conte Dooku continuava a trascinare interi sistemi stellari e corporazioni galattiche nel neonato movimento separatista.

Dieci anni dopo la battaglia di Naboo per far fronte alla minaccia separatista il Senato Galattico indisse un’assemblea straordinaria per votare un atto che consentisse la creazione di un esercito della Repubblica. La Senatrice Amidala giunta a Coruscant per partecipare alla votazione subì un attentato da cui uscì illesa, ma il Cancelliere rimandò l’assemblea e assegnò alla sua protezione Obi-Wan Kenobi e il suo Padawan Anakin Skywalker. In seguito a un secondo attentato fallito, Anakin Skywalker divenne la guardia del corpo della Senatrice Amidala. In quel periodo il rapporto del giovane con il Cancelliere Palpatine si approfondì: in diverse occasioni, Palpatine lodava Skywalker come lo Jedi più dotato che avesse mai incontrato, dicendo che avrebbe potuto superare in potenza anche Yoda, il Gran Maestro del Consiglio Jedi. Skywalker dal canto suo ammirava il Cancelliere Palpatine ascoltava grandemente i suoi consigli.

Nel frattempo Obi-Wan Kenobi, indagando sugli attentati, giunse dapprima su Kamino, dove scoprì scoprì l’armata clone commissionata da Sifo-Dyas, poi su Geonosis dove si infiltrò in una roccaforte Separatista e scoprì il Conte Dooku in combutta con i leader di diverse corporazioni intergalattiche che finanziavano la creazione di un esercito di droidi. Tra essi c’era anche il Vicerè Nute Gunray della Federazione dei Mercanti, il mandante degli attentati. Kenobi comunicò al Consiglio Jedi e al Cancelliere Palpatine quanto aveva scoperto ma fu fatto prigioniero dai Geonosiani.

Poteri di emergenza

" È stato con grande riluttanza che ho accettato questa carica. Io amo la democrazia. Io amo la Repubblica. I poteri che mi conferite saranno da me rimessi al risolversi di questa crisi. E come primo decreto, in accordo alle mie nuove funzioni, ordino la fondazione di un grande esercito della Repubblica per contrastare le crescenti minacce dei separatisti."
―Il Cancelliere Sheev Palpatine, accetta i poteri di emergenza[fonte]
Il Cancelliere Sheev Palpatine accetta "riluttante" i poteri speciali.

Grazie alla testimonianza di Kenobi il Cancelliere aveva ora la scusa per forzare la mano del Senato. Durante un meeting notturno nel suo ufficio, alla presenza di alcuni membri del Consiglio Jedi e del Comitato dei Lealisti, per discutere come far fronte a un imminente attacco separatista, apparve però chiaro che il Senato, anche a fronte di una tale minaccia, non avrebbe appoggiato la creazione di un esercito, finché i Separatisti non fossero passati all’azione. Dopo un interminabile dibattito, Mas Amedda suggerì che il Senato avrebbe dovuto garantire al Cancelliere Palpatine dei poteri di emergenza, così che potesse approvare immediatamente la creazione dell’esercito.

Fu Jar Jar Binks il Gungan che rappresentava Naboo in assenza di Amidala, a proporre la mozione davanti al Senato. Questa venne accolta dagli applausi di innumerevoli Senatori che acclamarono il nome di Binks. A quel punto il Cancelliere Palpatine accettò i poteri con finta riluttanza promettendo che li avrebbe rimesse al Senato una volta che la minaccia Separatista fosse finita. Come primo decreto, ordinò la fondazione di un esercito per la Repubblica. Il suo piano per scatenare la guerra era quasi compiuto.

Le Guerre dei Cloni

L’inizio della guerra

"La Forza è con noi, Maestro Sidious."
"Bentornato, Lord Tyranus. Hai fatto un buon lavoro."
"Ho una bella notizia da darvi. La guerra è cominciata."
"Magnifico. Tutto sta andando secondo i piani."
―Darth Tyranus fa rapporto a Darth Sidious nella zona industriale di Coruscant.[fonte]
Darth Sidious e Darth Tyranus si incontrano su Coruscant dopo la Battaglia di Geonosis.

Mace Windu e molti altri Jedi piombarono su Geonosis per liberare Obi-Wan Kenobi che stava per essere giustiziato insieme a Skywalker e alla Senatrice Amidala, giunti anch’essi per salvarlo. Quando l’armata dei droidi era ormai prossima alla vittoria, arrivò il Maestro Yoda con la nuova armata di cloni che sbaragliò l’esercito separatista. La Repubblica vinse la battaglia.

Dooku dopo aver affrontato i Jedi fuggì dal pianeta eludendo le forze repubblicane e raggiunse l’ultimo posto che chiunque avrebbe potuto pensare—Coruscant, il cuore della Repubblica stessa. Raggiunto il covo segreto di Darth Sidious, nella zona industriale. Tyranus assicurò al suo maestro che il loro tanto atteso complotto si era finalmente messo in moto con l’inizio della guerra. Sidious era soddisfatto e si congratulò con il suo apprendista. Infine, Tyranus lasciò i progetti segreti dell’arma suprema progettata dai Geonosiani al suo maestro, perché non cadessero nelle mani dei Jedi.

Il Cancelliere Sheev Palpatine osserva le nuove truppe.

Poco tempo dopo il Cancelliere Palpatine, insieme ad altri capi del Senato, ispezionò personalmente le nuove truppe che partivano per il fronte: le Guerre dei Cloni erano finalmente cominciate.

Manipolatore del conflitto

Nella sua doppia veste di Cancelliere della Repubblica e di Signore Oscuro dei Sith segretamente a capo delle armate separatiste, Palpatine avrebbe potuto controllare l'andamento del conflitto secondo i suoi scopi, indirizzandolo verso i propri loschi obiettivi. Sarebbero stati molti gli episodi delle Guerre dei Cloni influenzati direttamente dal burattinaio Palpatine per il proprio tornaconto.

Quanto le senatrici Amidala per la Repubblica e Mina Bonteri per il Senato Separatista avviarono trattative per una possibile pace, Sidious e Tyranus si misero subito all'opera per far naufragare il progetto. Dooku fece sabotare il generatore di potenza di Coruscant, in un palese attacco separatista che comportò il contrattacco della Repubblica. Bonteri stessa rimase uccisa e non solo le trattative fallirono, ma il Senato della Repubblica passò addirittura una nuova legge per il rafforzamento militare della Repubblica. La fine della guerra era rimandata.

Qualcosa di simile avvenne quando Palpatine convinse il Senato ad eleggere Rush Clovis nuovo capo del Clan Bancario Intergalattico per evitarne la bancarotta. Il Clan era però un sostenitore dei separatisti e Dooku costrinse Clovis ad alzare i tassi d'interesse per la Repubblica, che rispose occupando Scipio e portando il Clan Bancario direttamente sotto il controllo dell'Ufficio del Cancelliere Supremo.

Sidious affronta Maul e Savage Opress.

In altri momenti, Sidious ordinò l'assassinio di Asajj Ventress, divenuta ormai pericolosa, e l'alleanza della Confederazione dei Sistemi Indipendenti con l'Impero Schiavistico Zygerriano.

Ad un certo punto, Darth Maul tornò nella galassia, rivelando di essere sopravvissuto allo scontro con Kenobi. Sidious decise di prendere la questione direttamente nelle proprie mani: volò personalmente a Mandalore, che Maul aveva soggiogato, e affrontò il suo ex apprendista, sconfiggendolo e portandolo via con sé dopo avere ucciso il suo allievo, Savage Opress. Qualche tempo dopo, Maul fu liberato dai super commando Mandaloriani, ma questo giocò ancora una volta a favore di Sidious, in quanto lo Zabrak non fece altro che portare il Signore Oscuro dritto da Talzin, come lui voleva. Dopo aver sconfitto Dooku, posseduto da Talzin, Sidious la affrontò e, con l'aiuto di Grievous, la uccise, mettendo fine alla sua minaccia. Maul riuscì però a fuggire.

Sidious e Tyranus effettuano il rituale contro Yoda.

Mentre il conflitto era ancora in corso, Sidious ebbe anche un primo scontro con Yoda quando questi si mise a indagare su Sifo-Dyas. Quando il Maestro Jedi si recò su Moraband, Sidious e Tyranus unirono le forze per produrre un'illusione di Forza che prese la forma di Sifo-Dyas e tentò di convincere Yoda a cedere al lato oscuro. Yoda non cedette. L'illusione allora mutò, costringendo Yoda a scegliere fra inseguire e catturare il Signore Oscuro dei Sith in fuga, o soccorrere Anakin Skywalker e salvarlo da morte certa. Ancora una volta, Yoda si rifiutò di cedere alla lusinga, rinunciando a scoprire l'identità dell'acerrimo nemico dei Jedi pur di respingere il lato oscuro.

La Battaglia di Coruscant

Palpatine alla fine della guerra.
"È tempo di compiere le ultime mosse."
―Darth Sidious[fonte]

Man mano che la fine della guerra si avvicinava, Palpatine inviò gran parte delle flotte poste in difesa dei Mondi del Nucleo e di Coruscant ad attaccare Saleucami, Felucia e Mygeeto. Approfittandone, il generale Grievous lanciò un coraggioso attacco alla capitale galattica, rapendo Palpatine e imprigionandolo a bordo della propria ammiraglia, l'Invisibile Hand.

Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi vennero incaricato di liberarlo. I due raggiunsero il vascello separatista e riuscirono ad arrivare fino al ponte sul quale Palpatine era tenuto prigioniero. In quel momento, però, i due vennero raggiunti da Dooku, che li sfidò a duello. Tramortì Kenobi, ma venne atterrato da Skywalker. Ciò che Dooku credeva — ciò che Sidious gli aveva detto — era che sarebbe stato condotto su Coruscant, dove avrebbe addossato le colpe della guerra a Grievous e dove, insieme al suo maestro, avrebbero convertito Skywalker al lato oscuro, costruendo insieme un Nuovo Ordine sulle ceneri del governo repubblicano. Ma Dooku aveva dimenticato la Regola dei Due. Sotto il suo sguardo incredulo, Palpatine convinse Anakin a giustiziarlo. Quindi, i Jedi riportarono Palpatine sano e salvo alla Città Galattica; Sidious aveva finalmente cominciato a far sprofondare Anakin nella palude del lato oscuro, anche se non si era aspettato che Kenobi sarebbe sopravvissuto alla battaglia. Ma avrebbe risolto anche quella questione.

Via la maschera

"Potere! Illimitato potere!."
―Darth Sidious[fonte]
Palpatine rivela ad Anakin di essere un Sith.

Man mano che la guerra si avviava alla sua conclusione, i Jedi divennero sempre più sospettosi di Palpatine, ma ciò non gli importava: egli era ormai riuscito a legare indissolubilmente Anakin a sé stesso, sfruttando la sua crescente insofferenza verso l'Ordine. Nominandolo suo rappresentante personale, riuscì a farlo eleggere nel Consiglio Jedi, ma senza la carica di Maestro, cosa che lo infuriò non poco. Avendo saputo dal capitano Panaka di Naboo del suo matrimonio con Padmé, ed essendo al corrente dei suoi incubi, Palpatine lo plasmò col suo odio verso i Jedi, gli raccontò la storia di Darth Plagueis e infine si rivelò a lui; solo il lato oscuro, egli disse, avrebbe potuto salvare Padmé da morte certa.

Confuso e titubante, inizialmente Anakin si convinse che la sua fedeltà stava verso l'Ordine e informò Mace Windu del fatto che Palpatine era il Signore Oscuro dei Sith. Windu, Saesee Tiin, Agen Kolar e Kit Fisto si recarono nel suo ufficio, dove lo dichiararono in arresto, dicendogli che il Senato avrebbe deciso la sua sorte. Palpatine si rifiutò ed estrasse una spada laser, accusandoli di tradimento e attaccandoli. Tiin, Kolar e Fisto caddero dopo pochissimo tempo, mentre Windu continuò a resistere.

Sidious contro Windu.

Ma Anakin, temendo per la sorte della sua amata, fece ritorno all'ufficio. Proprio mentre stava per entrare, Windu disarmò e atterrò Palpatine, puntandogli contro la spada laser. La scena che Anakin si trovò davanti fu quella di Windu che minacciava un Palpatine apparentemente disarmato, il quale poté dire ad Anakin che le cose stavano come lui aveva sospettato: i Jedi avevano tramato contro la Repubblica ed ora volevano prendere il potere. Quindi, attaccò Windu con una scarica di Fulmini di Forza, ma fu inutile; i fulmini, riflessi dalla spada laser di Windu, gli deformarono la maschera che portava da tempo, rivelando il suo vero volto da Signore dei Sith.

Windu si preparò a sferrare il colpo di grazia. Anakin, sapendo che Palpatine era l'unico modo che avesse per salvare Padmé, gli tagliò un braccio, impedendogli di colpire. Così, accantonando l'apparenza di vecchio debole e senza più forte, Palpatine attaccò nuovamente Windu e lo scagliò fuori dalla finestra dell'ufficio, uccidendolo. Quindi, fu lui a sferrare il colpo di grazia su Anakin: questi si inchinò ai suoi piedi, affidandosi ai suoi insegnamenti e convertendosi al lato oscuro. Così, Palpatine lo proclamò trionfante Darth Vader.

Sorge un Nuovo Ordine

"Ancora una volta i Sith saranno i padroni della Galassia, e sarà sempre pace."
―Darth Sidious[fonte]
Darth Sidious smascherato.

Ora i Jedi andavano tutti distrutti se la vittoria dei Sith voleva dirsi completa, quindi il Signore Oscuro ordinò al suo nuovo apprendista di sferrare un poderoso attacco contro il Tempio Jedi e massacrarne gli occupanti. Alla testa della 501esima Legione, Vader penetrò nelle sale di quella che fino a poco tempo prima era stata la sua casa, sterminando tutti i Jedi con cui aveva precedentemente convissuto, senza eccezione: maestri, Padawan, vecchi e bambini, tutti caddero sotto la sua lama o le fucilate dei soldati clone.

Mentre avveniva il massacro al Tempio, Palpatine trasmise a tutti i comandanti cloni l'Ordine 66. In tutta la Galassia, i Jedi vennero uccisi dai loro stessi soldati; innumerevoli eroi delle Guerre dei Cloni, come Ki-Adi-Mundi e Aayla Secura, vennero uccisi a sangue freddo.

"La Repubblica verrà riorganizzata, trasformandosi nel primo Impero Galattico".

Poco dopo, Palpatine si recò al Tempio per vedere i frutti del lavoro del suo apprendista. Trovò Darth Vader nella Sala delle Mille Fontane, di fianco al corpo di Cin Drallig e di altri prominenti Jedi. Vader si inchinò al suo maestro, che si complimentò con lui per il lavoro svolto e lo inviò su Mustafar, per eliminare i membri del Consiglio Separatista. Qui, Vader compì un altro massacro, uccidendo Nute Gunray e gli altri leader separatisti, trasmettendo quindi un ordine di smobilitazione a tutte le Forze Armate della CSI.

Mentre ciò avveniva, Palpatine convocò una sessione straordinaria del Senato Galattico. Davanti a tutti i senatori della Repubblica — notevolmente impressionati dal suo disgustoso aspetto e memori del suo volto indulgente e benigno —, Palpatine denunciò il complotto dei Jedi per rovesciare il Senato. Palpatine andò oltre: denunciando la corruzione e l'instabilità della Repubblica, proclamò la nascita di un governo più stabile, più sicuro, più ordinato: il primo Impero Galattico. La Proclamazione del Nuovo Ordine venne accolta da un'ovazione, mentre Palpatine demoliva le ultime libertà repubblicane e si proclamava Imperatore Galattico a vita. L'opposizione, messa a tacere, si trovò alle strette e votò a suo favore.

L'ultima resistenza dei Jedi

"Ora di Jedi non ce ne sono più!
Non se qualcosa da dire in proposito io ho.
"
―Darth Sidious e Yoda[fonte]
Scontro fra luce e oscurità.

Yoda e Obi-Wan Kenobi, scampati all'Ordine 66, decisero di tentare l'ultima resistenza: Yoda avrebbe affrontato Palpatine, mentre Kenobi avrebbe redento, o ucciso, Darth Vader. Yoda raggiunse Palpatine nel suo ufficio ai piedi dell'Aula di Gran Convocazione e lì lo affrontò a duello. I due, rispettivamente campioni del lato chiaro e del lato oscuro, lottarono a lungo, ma i loro poteri si eguagliavano, senza che nessuno dei due riuscisse effettivamente a prevalere. Alla fine, Yoda, capendo che Sidious non poteva essere sconfitto in duello, fuggì aiutato da Bail Organa. Palpatine ordinò alle sue truppe di trovarlo, ma non prese ulteriori disposizioni: avvertiva infatti che il suo apprendista era in pericolo.

Sidious si precipitò su Mustafar, dove trovò Darth Vader menomato, languente, scottato dalla lava e in punto di morte. Ma era vivo. Palpatine ordinò che fosse messo d'urgenza in una capsula medica, quindi riportato a Coruscant: certo, ora sarebbe divenuto una metà macchina, avendo bisogno di sistemi tecnologici per continuare a vivere, ma sarebbe stato molto più potente e nessuno dei Jedi rimasti avrebbe potuto opporsi a lui. E, inoltre, Palpatine non voleva che Vader morisse, altrimenti non avrebbe mai potuto scoprire il segreto di Darth Plagueis.

Presso il Centro di Ricostruzione Chirurgica Imperatore Palpatine, Vader venne rimesso a nuovo, con una temibile armatura nera e nuove braccia e gambe cibernetiche. Appena fu pronto, chiese a Palpatine dove fosse Padmé. Fingendosi rattristato, Sidious gli disse che, nella sua ira, egli l'aveva uccisa. Infuriato come non mai, Vader distrusse l'intera sala, struggendosi per quanto aveva fatto. Palpatine sorrise: nella rabbia e nella sofferenza, era sorto un nuovo Signore dei Sith.

Imperatore della Galassia

L'oscurantismo

L'Imperatore Palpatine.

Non appena divenuto Imperatore, Palpatine ricompensò i vecchi amici che lo avevano fedelmente servito. Mas Amedda, suo assistente personale, divenne Gran Vizir, restando quindi suo principale consigliere. Numerosi altri alleati divennero i primi membri del Consiglio Imperiale. Wilhuff Tarkin divenne prima Moff, quindi Gran Moff con il compito di soggiogare l'Orlo Esterno. Inoltre, Palpatine approvò la costruzione della Morte Nera, una stazione da battaglia di gigantesche dimensioni che avrebbe dovuto tenere a bada, nel terrore, tutti gli oppositori del Nuovo Ordine.

Trasformando l'Impero in uno stato di polizia, Palpatine spogliò il Senato Imperiale di ogni reale potere e sottomise tutte le istituzioni di governo alla sua volontà, sbarazzandosi di gran parte dei vecchi burocrati repubblicani che potevano rappresentare anche solamente un fastidio. Soprattutto, egli affidò a Darth Vader la conduzione della Grande Purga Jedi, istituendo anche l'Inquisitorio per assisterlo. La distruzione di tutti i Jedi rimasti era imperativa per Palpatine, in quanto anche pochi di loro avrebbero potuto scatenare insurrezioni e rivolte contro la sua autorità.

La Galassia non poté però sopportare a lungo il regime tirannico di Darth Sidious e numerose cellule e gruppi ribelli si unirono per formare un'Alleanza per la Restaurazione della Repubblica, meglio nota come Alleanza Ribelle, che si oppose al suo dominio.

La Morte Nera

"Come fa l'Imperatore a mantenere il controllo senza burocrazia?
I governatori regionali ora hanno il controllo diretto dei loro territori. La paura terrà in buon ordine i sistemi locali. La paura di questa super arma offensiva.
"
Cassio Tagge e Wilhuff Tarkin[fonte]

Finalmente, la Morte Nera fu completata. Con quell'incredibile strumento di distruzione nelle sue mani, Palpatine era certo di avere in pugno le sorti della Guerra Civile Galattica, nonché di potersi sbarazzare degli ultimi rimasugli della Vecchia Repubblica. Infatti, poco dopo il varo dell'arma, egli proclamò pubblicamente lo scioglimento del Senato Imperiale. Quindi, approvò la distruzione di Alderaan, ordita da Tarkin per colpire al cuore l'Alleanza Ribelle. Nella successiva Battaglia di Yavin, però, una squadra di piloti ribelli, con alla testa il giovane Luke Skywalker, riuscì ad avere la meglio e a distruggere la stazione da battaglia, massacrando gran parte del suo equipaggio. Questa volta, forse la prima nella sua vita, Palpatine non riuscì a trovare alcun vantaggio dalla sconfitta.

L'ira di Palpatine fu catastrofica. Vader, che l'Imperatore ritenne personalmente responsabile per la catastrofe, fu continuamente umiliato con compiti di basso conto, come una missione diplomatica presso gli Hutt, per poi essere nuovamente incaricato di dare la caccia ai Ribelli. Frattanto, Palpatine nominò Cassio Tagge nuovo Gran Generale e lo incaricò di conquistare l'Orlo Esterno in attesa del completamento della seconda Morte Nera.

Un altro Skywalker

"Abbiamo un nuovo nemico: il giovane Ribelle che ha distrutto la Morte Nera. E io sono assolutamente convinto che questo ragazzo sia il figlio di Anakin Skywalker."
―Palpatine[fonte]
Palpatine e Lord Vader discutono di Luke Skywalker.

Come Palpatine scoprì poco tempo dopo la Battaglia di Yavin, i Ribelli disponevano di un alleato prezioso: Luke Skywalker. Benché l'esistenza sua e di Leia Organa, sua sorella, fosse stata tenuta nascosta per impedire che l'Imperatore si scagliasse su di loro, ora questi capì che [nakin Skywalker aveva dei figli. Non doveva assolutamente permettere che padre e figli si ricongiungessero.

Poco tempo dopo la Battaglia di Hoth, Palpatine contattò Darth Vader, il quale, a capo della sua Flotta della Morte, stava dando la caccia ai Ribelli fuggiti. L'Imperatore rivelò al suo apprendista prostrato davanti a lui che avevano un nuovo nemico: suo figlio. Vader finse di non crederlo possibile, ma Palpatine non si fece ingannare e gli ordinò di ucciderlo. Prevedibilmente, Vader propose di convertirlo al lato oscuro, pianificando segretamente di allearsi a lui per rovesciare Palpatine; l'Imperatore accettò entusiasta, ma a sua volta stava tessendo la propria trama. Luke non sarebbe stato un'arma per Vader, ma per lui: sarebbe stato finalmente l'apprendista che andava cercando.

La trappola di Endor

"Tu, come tuo padre, ora sei mio."
―Palpatine a Luke Skywalker[fonte]
Palpatine tenta di spingere Luke a cedere al lato oscuro.

La Battaglia di Endor doveva essere la trappola che avrebbe annientato l'Alleanza Ribelle. Ma, soprattutto, per Palpatine sarebbe stato lo scontro in cui si sarebbe sbarazzato di Darth Vader e avrebbe preso il giovane Luke Skywalker come nuovo apprendista. Per tendere la trappola alla Ribellione, l'Imperatore lasciò trapelare che si sarebbe recato di persona a sovrintendere i cantieri della nuova stazione da battaglia in orbita sulla luna boscosa di Endor. Come previsto, la flotta ribelle si organizzò per lanciare un duro colpo. Ma Palpatine aveva fatto i suoi calcoli: non solo il superlaser era perfettamente operativo, ma una immensa flotta imperiale era stata posizionata per circondare quella ribelle.

La battaglia cominciò come da programmi e tutto andò a favore degli Imperiali. Poi, finalmente, Vader portò Luke al suo cospetto. Qui, Palpatine cominciò la sua opera di seduzione, portandolo sempre più vicino al lato oscuro. Luke lo attaccò, ma fu sviato in uno scontro con Vader. Convintosi che suo padre potesse essere redento alla luce, Luke scelse di non combattere, ma quando Vader ipotizzò che Leia avrebbe potuto essere convertita al lato oscuro, lo attaccò furente, riuscendo ad atterrarlo.

Palpatine stava per vedere realizzato il proprio progetto più ambizioso: Luke troneggiava su Vader che, con una mano mozzata, giaceva a terra, ormai privo di forze e di difese. Con voce sibilante ma allo stesso tempo convincente, Palpatine spinse Luke a sferrare il colpo di grazia e a prendere il posto di suo padre al suo fianco. Ma Luke rifiutò; spense la propria spada laser e si pose davanti all'Imperatore, dichiarandogli di essere finalmente divenuto uno Jedi completo.

La fine dell'Imperatore.

Palpatine era letteralmente su tutte le furie. In un impeto di rabbia, Palpatine scagliò su Luke diverse scariche di Fulmini di Forza, fino a renderlo in punto di morte. Ormai pronto a colpire nuovamente — e, questa volta, letalmente —, Palpatine si era dimenticato di quello che aveva portato Anakin Skywalker a divenire Darth Vader: il suo estremo bisogno di proteggere quelli a cui teneva. Ora, la situazione era riversata al contrario. Un redento Anakin Skywalker afferrò Palpatine prima che potesse finire Luke e lo scagliò nel nucleo della sala. L'Imperatore morì dopo un ultimo grido disperato e con lui precipitarono nella rovina il suo Impero e i Sith.

Eredità

Il nome di Palpatine, l'ultimo Signore Oscuro dei Sith, fu sempre considerato sinonimo di oppressione, terrore e dispotismo. Il suo regno causò miliardi di morti in tutta la Galassia e fu senza alcun dubbio il più sanguinario dopo millenni. L'Impero tentò inizialmente di tenere nascosta la sua morte, ma le notizie trapelarono in fretta e il regime tirannico dovette infine arrendersi e firmare il Concordato Galattico con la Nuova Repubblica, prima di soccombere definitivamente. Anni più tardi, una nuova organizzazione, il Primo Ordine, guidato da un altro praticante del lato oscuro - il Leader Supremo Snoke - avrebbe raccolto l'eredità di Palpatine tentando di imporre un nuovo ordine imperiale alla Galassia.

Poteri e abilità

"Tu non sottovalutare i poteri dell'Imperatore."
Yoda a Luke Skywalker[fonte]
Palpatine scaglia una scarica di Fulmini di Forza.

Darth Sidious fu sicuramente uno dei Signori dei Sith più potenti di sempre, ma il suo potere principale non risiedeva nella Forza in quanto tale, ma piuttosto nella sua innata capacità di manipolare gli altri e costringerli a fare — o a divenire — quello che lui voleva. Fu questo che gli permise di ascendere al potere e che, a lungo andare, gli consentì di conseguire la vendetta dei Sith, sottomettendo il suo ultimo e migliore apprendista, Darth Vader.

La spada laser di Darth Sidious.

Palpatine era esperto praticamente in tutti i campi del lato oscuro della Forza, che sapeva padroneggiare perfettamente e letalmente. Nonostante l'aspetto da vecchio debole e lento, Palpatine era un eccellente spadaccino, in grado di duellare in tutti gli stili da combattimento con spada laser. Il suo stile consisteva spesso nello stare inizialmente sulla difensiva, per ingannare e stancare l'avversario, quindi sfogare tutta la sua forza al momento opportuno.

Sidious era inoltre sicuro che le sue pianificazioni avrebbero dato i loro frutti, in quanto le preparava nei minimi dettagli, senza tralasciare alcun particolare.

Tratti e personalità

L'Imperatore in tutta la sua furia.

Darth Sidious era una persona decisamente ambiziosa, ma che aveva fatto della pazienza la sua arma principale. Pazientemente, Sidious scalò i vertici della Repubblica Galattica e, sempre pazientemente, la trasformò in Impero. Per tutta la dutara della sua vita, egli matenne una parvenza pubblica di uomo mite e accogliente, tanto da Cancelliere quanto da Imperatore. Inizialmente, il suo volto esprimeva fiducia e sicurezza; dopo lo scontro con Mace Windu, in cui il Signore dei Sith mostrò il suo vero volto, era un orribile segno del nuovo signore della galassia, ma anche una maschera di debolezza che fece effettivamente venire a galla molti suoi nemici.

Palpatine era un sincero amante delle arti. In tutta la sua vita, raccolse opere d'ogni tipo, in particolare sculture e libri, nonché una gran quantità di holocron. I suoi uffici erano sempre decorati con statue antiche raccolte nei suoi numerosi viaggi; quando era senatore e poi Cancelliere, usò le statue anche come nascondiglio per i suoi artefatti Sith.

Dietro le quinte

Cos Dashit

Inizialmente, nelle prime bozze di Star Wars, il personaggio di Palpatine era chiamato "Cos Dashit" (poi "Son Hhat"), ed era l'Imperatore dell'Impero Galattico, Console del Tribunale Supremo e Signore di Alderaan (poi di Granicus). Si trattava di un debole vecchio raggrinzito senza alcun potere nella Forza, asceso al potere dopo la caduta dei Jedi. Darth Vader, membro del Tribunale Supremo, progettava di usurparlo.

Dibattimenti

Sfigurato o smascherato?

Palpatine colpito dai suoi stessi fulmini di Forza.

Un dibattito che a lungo ha attraversato il fandom starwarsiano ha riguardato la scena dell'Episodio III in cui il volto di Palpatine, verso cui Mace Windu deflette i Fulmini di Forza, viene deturpato orribilmente. A questo proposito, si sono opposte due teorie.

Una possibilità presa in considerazione è quella secondo cui il volto di Palpatine sarebbe stato solamente sfigurato dai Fulmini di Forza che lo colpiscono. A sostegno di questa teoria vi è il fatto che, in Senato, Palpatine afferma di essere stato "lasciato sfigurato e deforme". Tale teoria è però molto labile, in quanto il discorso al Senato è evidentemente tenuto per impressionare i senatori, inoltre Luke, benché lungamente esposto ai Fulmini nell'Episodio VI, non ne rimane deformato.

L'altra teoria afferma che il volto deformato e ingrigito è il vero volto di Palpatine, il volto del Signore Oscuro dei Sith, tenuto nascosto con una qualche alchimia per mantenere un'apparenza normale e dignitosa. I Fulmini avrebbero quindi semplicemente smascherato Sidious, rivelando il suo vero volto. Infine, la teoria dello smascheramento fu praticamente canonizzata del tutto da Star Wars: The Complete Visual Dictionary, pubblicato nel settembre 2006. Questo spiegherebbe anche perché Palpatine appare più giovane nell'Episodio III anziché nell'Episodio II.

Il nome di Palpatine

Palpatine, Imperatore della Galassia.

Fin dalle prime apparizioni di Palpatine, i fan si chiesero quale fosse il suo nome proprio. Attualmente, benché il personaggio sia stato notevolmente ampliato e approfondito, manca ancora di un nome comune. Quando gli furono chieste spiegazioni sul suo sito personale, nel 2003, Steve Sansweet (direttore della redazione contenuti della LucasFilm) rispose affermando che non sarebbe una novità se nell'universo di Star Wars (così come nella nostra Terra reale) ci fossero persone con un unico nome. Palpatine, almeno fino ad oggi, rientra in questa categoria.

Nonostante la risposta di Sansweet, ci sono ancora dei dubbi riguardo il suo nome comune, dettati soprattutto dal fatto che tutti gli altri Naboo conosciuti possiedono anche un nome comune: Padmé Naberrie, Sio Bibble, ecc. Nonostante questo, ad oggi Palpatine resta con un solo nome.

I fan hanno comunque dato adito a molte speculazioni sul suo nome comune. Dominante fu per molto tempo l'idea che si chiamasse "Cos Palpatine", in quanto George Lucas intendeva chiamarlo, nelle prime bozze dei primi film della Saga, "Cos Dashit". Successivamente si diffuse, da fonte ignota, il nome "Dantius Palpatine". Quindi, circolò "Ethril Palpatine", che pare essere il più vicino alla realtà, in quanto stava per essere inserito nell'Episode I: The Visual Dictionary, ma Lucas lo eliminò. Altri due nomi sono "Albert" ed "Augustus". Sarcasticamente, alcuni fan gli hanno dato il nome "Frank", dal momento che nell'Episodio I Palpatine dice: "I must be frank, Your Majesty..." ("Devo essere franco, Vostra Maestà...").

Il nome canonico "Sheev" fu finalmente conferito dal romanzo Tarkin del 2014, scritto da James Luceno.